Luigi Criscuolo

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e uno spazio aperto
allora: la cisterna è nuova ed è del tipo sigillata superiormente; avete fatto una disinfezione preliminare della cisterna; l'autoclave pesca dalla cisterna; il problema dell'inquinamento da colibatteri persiste; non rimane altro che controllare sia l'attacco della tubazione di adduzione alla cisterna che il percorso della tubazione medesima.
Può essere che la tubazione di adduzione dell'acqua potabile che ti serve abbia delle fessure che quando non prelievi acqua, per il carico idrostatico (tu abiti al secondo piano la cisterna sarà sopra al sesto piano), inumidiscano le pareti del cunicolo in cui passa assieme ai tubi di scarico, perdenti, dei servizi igienici, oppure inumidisca le pareti dei medesimi scarichi delle latrine con cui sono a contatto.
Quando tu apri il rubinetto la depressione generata nel tubo può richiamare all'interno del medesimo l'acqua dispersa, che nel frattempo si è contaminata, così tu ti trovi acqua inquinata.
Concludendo: ti serve una perizia tecnica che attesti la necessità di sostituire la tubazione di adduzione di acqua potabile nel tuo appartamento, l'analisi chimica batteriologica all'imbocco della tua cisterna e all'uscita da tutti i rubinetti. Con questi documenti puoi fare un esposto all'ASL e all'ARPA della tua regione; dovrai mandare il tutto in copia al tuo padrone di casa.
Tieni presente un principio: mentre le spese di manutenzione sono a carico dell'inquilino le spese di sostituzione sono a carico del proprietario dell' appartamento. Quindi potrai chiedere al proprietario il rimborso di tutti i costi che hai sopportato per rendere potabile l'acqua, comprese quelle tecniche legali. Potrai anche chiedere la risoluzione del contratto con addebito dei danni che hai subito e dovrai subire per il repentino cambiamento della abitazione. Se ti interessa rimanere nell'appartamento potrai chiedere una congrua riduzione del canone di affitto sino a quando il problema non sarà risolto.
Potresti anche considerare l'installazione di un apparato ad osmosi inversa per rimuovere la carica batteriologica, ma anche tutte le caratteristiche organolettiche dell'acqua. Il costo della installazione e sopratutto della manutenzione le detrarrai dall'affitto concordato.
Mi è venuta in mente un'altra possibile causa: hai controllato, l'isolamento dello scalda acqua?
 
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Gianco

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Comunque se l'impianto è in pressione con l'autoclave, qualsiasi lesione permette solo la fuoruscita dell'acqua. Contrariamente se fosse per caduta, in alcuni punti del percorso, potrebbe essere in depressione e quindi aspirare .
 

Luigi Criscuolo

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Le cisterne sonoa piano terra
che bello: ecco perché hai una autoclave personale. A Roma, dove ci sono ancora, le cisterne per la riserva d'acqua sono sul tetto: l'autoclave che pompa acqua sul tetto è una per tutti. Non rimane che pensare che il tubo dell'acqua passa dentro la colonna di scarico dei gabinetti.
Credo che se vuoi seriamente venire a capo del tuo problema devi affidarti ad un idraulico con i contro...fiocchi. Tanti auguri.
 

Gianco

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Professionista
Se il serbatoio fosse interrato potrebbe essere al di sotto della quota della falda, inquinata da scarichi fognari. Allora sarebbe possibile che, se ci fosse una lesione nell'involucro della cisterna, sarebbe facile l'infiltrazione. Mentre se un tubo in pressione passasse dentro una fogna, fintanto che è in pressione non permette infiltrazioni.
Il sistema di alimentazione, vuoi per evitare sovraccarichi sulle coperture, che per fornire una pressione sufficiente a tutti i condomini, da 1,2 atm in su, si realizza una capiente riserva generalmente interrata, che viene alimentata con un minimo di pressione nella rete pubblica e con un autoclave mantiene in pressione di esercizio tutta la colonna montante dell'edificio. Nei vecchi fabbricati non dotati di idonea cisterna e con impianti autonomi per ogni unità immobiliare si sistema un serbatoio dimensionate per l'esigenze della famiglia, dai 200 litri in su, e con un piccolo autoclave si alimenta l'impianto idrico all'occorrenza. Questo sistema si adotta laddove l'acqua è razionata e sovente la pressione non è sufficiente.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Questo sistema si adotta laddove l'acqua è razionata e sovente la pressione non è sufficiente.
siccome @Lusy scrive da Palermo,città nota per la carenza d'acqua, io per primo avevo ipotizzato la presenza di serbatoi di riserva. Comunque tutto il tuo ultimo intervento non contribuisce a capire come l'acqua che esce dai rubinetti della postante iniziale sia inquinata da coli batteri dopo che l'analisi del Gestore Idrico al contatore e nel serbatoio sono negative; dopo che @Lusy ha provveduto al cambio del serbatoio e alla disinfezione dello stesso.
Non voglio aprire una discussione inutile ma se nella rete c'è una perdita, nel cosiddetto "polmone" la pressione scende e si attiva la pompa che riporta il contenitore in pressione alla pressione stabilita. Quindi la postante dovrebbe avere un consumo anomalo di corrente visto le continue ripartenze.
Qui il problema e individuare come e dove avviene la contaminazione da coliformi, che deve essere massiva visto che provoca cattivi odori. Per questo ho suggerito a @Lusy di rivolgersi ad un idraulico noi possiamo fare solo supposizioni.
 

Dimaraz

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Valido il principio di @Gianco ma escluderei la cisterna proprio per tale ragionamento (che sia in pressione da acquedotto o perché a valle di un autoclave eventuali "crepe" non permetterebbero ingresso ma fuoriuscita... e comunque ha spiegato che il serbatoio è nuovo.
 

Luigi Criscuolo

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Valido il principio di @Gianco
io non ho questa certezza.
Quando in un circuito idraulico c'è una pressione P2 ma c'è una piccola perdita, la fuoriuscita del liquido provoca una diminuzione di pressione nel serbatoio polmone e quando la pressione scende a P1 il pressostato fa ripartire la pompa, che riporta la pressione nel circuito alla pressione P2 ed il liquido continua ad uscire dalla perdita. Fino a qui, penso, siamo tutti d'accordo.
Ma quando si apre un rubinetto il prelievo dell'acqua, che deve per forza essere maggiore della perdita, crea una depressione a valle del punto perdita: questa depressione richiama parte del fluido che era uscito dalla perdita fino a quando nel serbatoio polmone si restaura la pressione P2 in tutti il circuito. Se rientra liquido contaminato, la contaminazione viaggia fino ai punti di uscita e, se si chiude il prelievo, rimane nei tubi trovando alloggio nelle incrostazioni calcaree presenti all'interno delle tubazioni. In questo caso specifico, se l'acqua entra nello scaldabagno, l'acqua calda a 40°/60° crea un ambiente prolifico per cui i batteri che si moltiplicano a dismisura.
 

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