Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Non ho più fatto interventi anche se seguo con attenzione i vostri contributi. Materia complessa. Sto imparando. In un palazzo a Reggio Em costruito nel 1980 fortunatamente è stato possibile installare i contatori individuali per acqua calda e per teleriscaldamento. Il vantaggio si è dimostrato enorme perchè così i singoli condomini, oltre a pagare solo il proprio, fanno un contratto individuale col gestore: in certi palazzi per colpa della morosità di molti è stato chiuso il riscaldamento a tutto il palazzo, quindi anche a chi aveva sempre pagato.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Il Tribunale di Milano , con un provvedimento d’urgenza risalente al 24 ottobre 2013 (causa 72656/13), ha imposto a un amministratore di condominio di ripristinare immediatamente il riscaldamento nell’ abitazione del condomino moroso. Un provvedimento che pone in essere un principio basilare: non si può far prevalere la pur legittima tutela dell’interesse economico sui diritti fondamentali delle persone: infatti, la sospensione del servizio del riscaldamento durante i mesi invernali, arriva a ledere il diritto costituzionale alla salute.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Capisco il tuo ragionamento: ma è da dimostrare che i circuiti ad anello per ogni singolo alloggio costino meno delle colonne montanti.
Non mi è mai capitato di fare o di vedere impianti con circuito ad anello. Hanno logica in un appartamento con tanti punti di prelievo, motivo per cui l'apporto diventa doppio. Lo stesso risultato si può ottenere aumentando la portata con l'adozione di un diametro della condotta maggiore, che potrebbe essere rastremata man mano che diminuiscono i punti di prelievo. Il vantaggio è che l'alimentazione parte direttamente dal gruppo di misura ed arriva all'immobile con una sola condotta.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Hai ragione: ho sbagliato. In Piemonte e Liguria per l'acqua potabile avevamo un unico punto di ingresso con sottocontatore.
In Liguria anche il riscaldamento di ogni appartamento aveva un unico punto di prelievo, e parlavo di anello poichè per questo occorre anche un ritorno: in realtà nemmeno questo era un anello vero e proprio: il ritorno non era individuale ma collettivo, o meglio non accessibile. Per questa ragione il termotecnico aveva escluso l'utilizzo di un contacalorie ogni appartamento, ed optato per i ripartitori: avrebbe dovuto porre il misuratore sulla mandata ad alta temperatura invece che sul ritorno.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
se è successo è colpa dell'amministratore che doveva comunicare i dati identificativi dei morosi.
Non solo. A Reggio Emilia si è lasciato che alcune vie vicine alla Stazione diventassero terra di nessuno con una concentrazione altissima di gente menefreghista: perché pagare? Perchè pagare gli affitti se si può stare almeno due anni gratuitamente nelle case, tanto lo sfratto prima non arriva? Perchè pagare il riscaldamento tanto lo pagheranno tutti gli altri suddividendoselo? Ma quando a pagare restano in pochi contro tanti che non pagano (e che magari intanto spariscono per andare a colpire altrove), la cosa scoppia. I proprietari tentano di avere giustizia e non la ottengono, gli amministratori non sanno dove sbattere la testa.

Questo per esempio è del marzo 2015

Zona stazione, Iren stacca il riscaldamento a 400 famiglie
Debiti per due milioni: stop alla forniture in otto condomini tra via Turri e via Paradisi. Al freddo anche chi ha sempre pagato
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
è colpa dell'amministratore
Sto studiando i verbali del passato del condominio alla cui assemblea mi sono offerta di andare la settimana prossima. Ci sono storie allucinanti. Per esempio una proprietaria cinese e il suo inquilino cinese non hanno da tempo pagato le spese condominiali. Spariti e irreperibili tutti e due, l'amministratore si trova davanti a questa situazione: partire con l'azione legale significa anticipare delle spese che solo con la vendita dell'immobile potrebbero forse essere recuperate. Ma al tempo stesso l'immobile è gravato da ipoteche a favore dell'Agenzia delle Entrate per un valore superiore a quello dell'immobile. Ottenere un pignoramento costa e i tempi sono lunghissimi e forse l'Agenzia delle Entrate prenderebbe tutto. Ci sono pagine, nei verbali, di disperati resoconti di costi che gli altri condomini dovrebbeo anticipare senza la sicurezza di riuscire a riprenderli (un condominio che intanto sta pagando ai gestori le spese dei morosi). Non ho un grande feeling nei confronti degli amministratori ma in queste situazioni (e sono tante) di arrogante strafottenza mi sembrano impotenti
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
l'amministratore si trova davanti a questa situazione: partire con l'azione legale significa anticipare delle spese che solo con la vendita dell'immobile potrebbero forse essere recuperate.
vedi in questi casi l'amministratore dovrebbe rassegnare le sue dimissioni irrevocabili e segnalare alla magistratura la vacanza di un amministratore: ci penserà l'amministratore giudiziale che dialogando con il giudice che lo ha nominato porterà più rapidamente all'asta le case dei morosi. Vedi che dopo le prime due vendite gli altri si mettono in riga: chiederanno un piano di rientro e faranno di tutto per rispettarlo.
Non capisco che senso abbia rimanere a fare l'amministratore di un condominio subissato dai debiti; forse perché il suo compenso è assicurato?
 

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