Fermi tutti, vorrei spiegare bene la questione, che forse non si e' capita molto bene. Mio padre compro' il terreno quando la prima moglie era viva. Poi nel 1964 mori. Nel 1967 si sposo' con mia madre, la quale aveva da parte un bel gruzzolo di soldi, dati dalla liquidazione che aveva ricevuto e dagli stipendi avendo lavorato come domestica di una famiglia agiata, del paese in cui viveva mio padre. Con quei soldi pagarono il progetto e fecero edificare le prime stanze di quella casa, il resto e' poi stato fatto successivamente, per cui il sottoscritto, da solo, dopo la morte di nostro padre, ha pagato tutto quanto era da pagare per il condono edilizio.
Ora passiamo alle due sorellastre, che sono andate via di casa quasi subito dopo il matrimonio, piu' o meno 3 anni dopo, e si sono fatte rivedere praticamente dopo la morte di nostro padre, anche se a onor del vero, con una avevamo ripreso i contatti una 15ina di anni dopo essersene andate, e ogni tanto, tipo 5 / 6 anni veniva a farci visita.
Questo e' quanto.
Ora mi dite cosa c'e' da donare e a chi, se c'e' un accordo di partizione equa tra tutti gli eredi ? i primi due sono piu' forti nelle quote solo per ragioni di legge per cui chi costruisce su un terreno altrui, il proprietario resta quello del terreno?
Insomma, sto dicendo che se non fosse stato per mia madre la casa non si costruiva.
L'unico sbaglio di mia madre e' stato di dare retta a mio padre e mettere tutto quello possedeva nella costruzione della casa in quel terreno. Diverso, molto diverso, sarebbe stato se fosse stata edificata su un altro terreno, comprato nel secondo matrimonio in comunione dei beni.
E poi, altra domanda: una volta venduta la casa, incassati gli assegni come devono essere, con quell'accordo in scrittura privata. Perche' secondo voi alla morte delle mie sorelle, gli eredi potrebbero, anche dopo anni fare questioni sulla partizione legittima avvenuta tempo prima in accordo? Se fosse una donazione gratuita lo posso capire, ma qui si dice : per ogni parte si incassa la stessa cifra, senza discussioni di sorta ( es. ma loro erano proprietari solo di meta' terreno, la casa e' stata costruita dopo con mia madre, non si fanno questioni e si divide tutto per 5).
Una donazione e' qualcosa di ottenuto gratuitamente, mentre in cambio delle loro parti si incassano una certa cifra. Non sono d'accordo che ci sia donazione in questo caso.
Se invece siete convinti che cosi facendo la donazione, anche se in parte, sia da contemplare. Allora, vi chiedo, quale dovrebbe essere la soluzione legale affinche' ( magari usando un cavillo o un sotterfugio o qualsiasi altro modo legale) non si contempli una ben che minima donazione?
Attendo vostre preziose risposte. Grazie.