il testamento fatto presso un notaio se non è pubblicato ma l'ha semplicemente conservato il notaio?
Se si intende il testamento olografo depositato presso un notaio, rimane sempre un testamento olografo. Quindi alla morte del depositante, chiunque sia a conoscenza del luogo in cui trovasi la scheda testamentaria può recarsi presso il notaio depositario per procedere alla pubblicazione del testamento.
Se invece si intende il testamento pubblico, quindi redatto dal notaio, dopo la morte del testatore non si procede alla pubblicazione (è già "pubblico") ma il testamento pubblico viene passato dal fascicolo degli atti a causa di morte alla raccolta degli atti tra vivi, e in conseguenza è sottoposto alla registrazione ai fini fiscali.
 
Vai alla cancelleria del tribunale, come ti ho già scritto, e potrai visionare di persona il testamento, così da toglierti ogni dubbio.
Nessuno lo verrà a sapere.
Chiedo scusa, ma andando su:
dice che:
«Attenzione: non possono rilasciarsi a soggetti diversi dagli eredi rinuncianti e/o accettanti copie degli atti. Non possono, altresì, rilasciarsi copie dei testamenti»,

quindi, dato che non sarò stato nominato nemmeno nell’eventuale copia farlocca di quel testamento, significa che non ho nemmeno diritto a visionarlo?
Inoltre ad un certo punto testuale è riportata la seguente frase:
«INVIO DI TESTAMENTI E RICHIESTE DI CERTIFICATI VIA PEC

Si comunica che dal 17.06.2024 è attiva la PEC dell'Ufficio
(successioni.tribunale.roma@giustiziacert.it) dove potranno essere inviati solo testamenti e richieste di certificati».

Quindi significa che ora si può richiedere di visionare un testamento anche per posta elettronica certificata? Sìempre che, come scrivevo prima, io abbia diritto a quell’accesso…

«
 
Il testamento non sarebbe stato nullo, ma valido ed efficace. I legittimari avrebbero potuto agire in riduzione per ottenere le quote loro riservate.
Giusto, sono andato a riguardare la e-mail che mi inviò l’avvocato: «All’epoca, se suo fratello avesse disposto integralmente del suo patrimonio in favore di quella che -solo in epoca successiva- sarebbe diventata sua moglie acquisendo un titolo giuridico all’eredità, il testamento sarebbe stato impugnabile per violazione della legittima da parte vostra o dei vostri genitori».
Però non credo proprio anche da parte mia… Va be’..,
Comunque in tutto ciò mi ha contattato il secondo avvocato dicendo che è da svariati giorni che sta tentando di mettersi in contatto telefonico con me per definire la questione. Quasi quasi provo per e-mail a spiegargli che ho saputo che la quota disponibile, quanta essa sia e quali siano i beni, è rilevata sui beni alla morte e non quando venne scritto il testamento e vediamo se è cosa mi risponde (dato che, a differenza del primo avvocato, questo s’era mostrato molto sicuro sulla questione…).
 

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