etma

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera, sono il proprietario di un appartamento regolarmente locato con contratto concordato 3 +2 e cedolare secca.
Il contratto decorre dal 1 aprile 2017. Quindi nell'aprile 20 ho fatto proroga di due anni e poi nel 22 ho prorogato di tre anni, quindi fino al 2025.
Leggendo alcuni interventi su questo forum ho scoperto che le proroghe sono sempre di due anni.
Come devo regolarmi?
 
Bella domanda: provo a rispondere a buonsenso: la proroga biennale suppongo sia il tempo minimo.
Non credo sia vietata una proroga più lunga. Quindi ritengo che nel tuo caso sia ormai stabilità e valida la proroga al 2025.
 
Dove è vietata?
Art. 2, comma 5, quarto periodo della legge n. 431/1998, come "autenticamente interpretata" dall'art. 19-bis del D.L. n. 34/2019, convertito dalla legge n. 58/2019.
In mancanza della comunicazione ivi prevista, il contratto è rinnovato tacitamente, a ciascuna scadenza, per un ulteriore biennio.
 
Vado a memoria: la interpretazione autentica ha “solo” specificato che la “proroga per ugual periodo” era da interpretarsi con un biennio, e non con la durata iniziale di 3, dove la lettura prevalente era quella di considerarla la durata di riferimento.
Ma la logica della 431 è di stabilire le durate minime: così che è lecito ipotizzare per i concordati anche il 4+2, 6+2, ecc; e se al locatore garba prorogare col consenso del conduttore di 3,4 ecc anni, dove sarebbe il problema?
Del resto la interpretazione autentica è arrivata con ampio ritardo: forse che per il passato qualcuno ha costretto a rivedere le scadenze?
Lo potrebbe pensare solo un burocrate col paraocchi
 

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