tabavill

Nuovo Iscritto
Impresa
Recentemente ho ceduto un'attività commerciale situata in un locale, di cui non sono proprietario. Il nuovo titolare ha lamentato, un paio di mesi dopo il rogito, di aver rilevato che alcune vetrine del negozio e la porta principale non sono a norma di legge e mi ha richiesto di pagarne la sostituzione con altre, rispettose delle vigenti normative. L'intervento di un vetraio ha completato la situazione, poichè il professionista ha redatto un preventivo di circa 5.000 euro. Premetto che ho rilevato l'attività 8 anni fa e non ho approfondito la questione con il precedente titolare, come invece è stato fatto nei miei confronti. Sarebbe opportuno rivolgersi ad un professionista della sicurezza dell'ambiente di lavoro, prima di dare l'avvio ai lavori di vetreria? A chi spetta il sostenimento di qualsiasi spesa, in questo caso? Grazie
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Chi ha acquistato l'ha fatto dopo avere visionato l'immobile ed averlo trovato di suo gradimento. Poi a seconda dell'attività che uno ci deve svolgere deve adeguare il locale alle prescrizioni del settore. E non è detto che siano a carico del locatore-proprietario.
 

tabavill

Nuovo Iscritto
Impresa
Grazie per il riscontro. Mi chiedo se l'azione di un legale (che mi attendo) nei miei confronti possa constringermi al pagamento di ogni tipo di intervento per la messa in sicurezza di vetrine fisse e scorrevoli, porta a vetri ecc. che, per l'intera mia permanenza nel negozio come titolare (e locatore dei muri), non sono mai stati sostituiti.
 

Franz

Membro Attivo
Impresa
i vetri a norma sono una questione tra proprietario ed affittuario......il nuovo affittuario può fare causa solo al proprietario, dato che i vetri sarebbero di sua proprietà
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
la questione non è semplice perché il postante ha venduto non solo la licenza (oggi non si potrebbe più vendere solo quella) ma tutta l'attività d'azienda che si svolgeva in determinati locali. Ora se per svolgere quella attività ci volevano delle vetri e vetrine particolari è il venditore che vende l'attività d'azienda che deve avere le carte a posto.
D'altra parte l' art. 2555 del c.c. stabilisce che l'azienda è il complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio della impresa.
Diverso è il discorso se i vetri e le vetrine non rispettano il regolamento edilizio comunale per cui qualsia attività potrebbe essere bloccata dall' ufficio tecnico comunale.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
D'altra parte l' art. 2555 del c.c. stabilisce che l'azienda è il complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio della impresa.
Come spieghi che si cerchi di vendere aziende come Alitalia o come le banche venete addirittura a 1 Euro ? Chi compra un'azienda si presume che sia in grado di valutare "cosa compra" e un vetro rotto o non adeguato non può certo essere considerato un "vizio occulto".
Per me sono solo "affari di chi compra".
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Chi ha acquistato l'attività ha avuto la possibilità di visionare lo stato dell'immobile nel suo complesso, trovandolo idoneo. A meno che quello che lamenta non fosse un vizio occulto al tipo di attività svolta precedentemente, non può pretendere di scaricare sul vecchio gestore eventuali migliorie o nuove imposizioni previste dalle norme attuali.
 

tabavill

Nuovo Iscritto
Impresa
Credo che occorra fare una distinzione tra i vetri in questione: si parlerebbe così di vetri relativi a vetrine interne, dove è collocata merce in esposizione, e vetri di porte d'ingresso e di vetrine esterne. Mentre i primi sono incorporati nell'arredamento del negozio, siano essi scorrevoli o apribili con pomelli o chiave, gli altri non farebbero parte di un vero e proprio arredo interno, ma costituirebbero la "struttura" esterna del negozio. Se sulla prima tipologia di vetri si può pensare all'accettazione, da parte del subentrante, in sede di contratto di compravendita, sulla seconda categoria di vetri (porta d'ingresso, ecc.) non è pensabile un'accettazione "visto e piaciuto", poichè si tratta di componenti della struttura dell'attività commerciale, come le serrande esterne o altre chiusure esterne. Non posso credere di essere tenuto al pagamento delle spese di "messa a norma" della seconda tipologia di vetri. Qualcuno concorda con questa riflessione?
 

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