Guarda che ti sbagli in merito ai conteggi per la messa all'asta. Le due eredità si confondono e formano un'unica quota di possesso. Quindi non è corretto scomputare tale parte.
Tovrn ti ripeto che sto solo riportando ciò che è accaduto; quando ci è arrivata comunicazione scritta della conferma dell'inizio pratiche per la messa all'asta segnalandoci il nominativo del notaio, vi era anche il specificato il prezzo di partenza che interrogando il notaio incaricato, questo ci rispose che il tale prezzo (risultato da perizia ctu) era decurtato della parte già ereditata dell'altro famigliare.
A questo punto viste le tue considerazioni che qui nessuno smentisce, stai rafforzando la mia l'ipotesi di un grossolano errore commesso dall'avvocato che si è "dimenticato" di unificare le 2 quote.
Aggiunto dopo 16 minuti :
premetto che non sono avvocato ma, mi permetto di entrare nella discussione per proporre una riflessione a posteriori a seguito di quello che ho letto...
1) come è possibile entrare in Tribunale con tempi biblici con un soggetto con cui non si può ragionare pensando di costringerlo davanti ad un giudice perchè cosa vuole lui è chiaro ma non altrettanto cosa volete voi fratelli A e B
(vendere, assegnare ad A o B il bene???)
2) come è possibile non aver monitorato i passi (vedi usufrutto alla moglie) di un soggetto simile
3) mancato chiarimento eredità da parte di padre e poi di madre che pur essendo divise si unificano in sede di apporzionamento delle quote quindi non vedo il problema
io fossi in te cercherei di vendere all'asta
di far dichiarare nullo l'atto di vendita dell'ususfrutto alla moglie visto che lì non ha la residenza
e prendere la tua quota e 'scappare più lontano possibile!'
... dopo aver saldato la parcella dell'avvocato (magari comprensive di Spocchia)
guarda che le prime persone di cui devi verificare l'operato sono proprio gli avvocati che hanno tutto l'interesse di tenerti alla corda per decenni
quello che si deve fare è il seguente:
accordarsi per tariffa minima (in caso di soccombenza o tempi biblici etc)
accordo privato a parte con percentuale in base ad un parametro che ritieni importante ai fini della soluzione della controversia.
(PS in ultima istanza prenderei in debita considerazione anche la possibilità di una interdizione per il fratello ...delirante)
1) come non è chiaro?? noi vogliamo vendere innanzitutto oppure farci assegnare la casa,liquidare il terzo incomodo e vendere tranquillamente il bene.
2) non capisco che intendi dire per monitorato.
3) qui me lo state dicendo voi che era possibile unificare le quote; la domanda allora è: perchè l'avvocato non l'ha fatto e addirittura ha mandato tutto all'asta....è incoerente quindi si presume di un errore da pare sua che vuole coprire visto che non si è degnato di dirci nulla in merito.
L'avvocato non è stato capace di far dichiarare nullo l'usufrutto e ancora nessuno qui in questo forum mi ha dato conferma se sia possibile o meno. Il fattore residenza da quel che so non ha valore per chiedere l'estinzione dell'usufrutto io piuttosto azzarderei la mancata manutenzione della cosa che ne ha prodotto un grave decadimento...ma io non sono un avvocato.
Tariffa accordata 10 anni fa....10.000 euro
Aggiunto dopo 6 minuti :
tipico trucco per impedire la vendita.Questo viene tentato spesso ed è compito del notaio fare istanza al G.perchè la domanda venga stralciata.Ed il G.con provvedimento ad hoc elimina l'usufrutto illegalmente richiesto.
Ho avuto già casi del genere ed anche per una mia personale pratica è successo.
Gatta
Scusami Gatta, in che modo il notaio può può fare istanza al giudice per lo stralcio? Voglio dire, quali parametri fanno si che il notaio dopo richiesta intervenga? Perchè se fosse così facile mi trasformo in Hulk dalla rabbia e faccio polpette dell'avvocato!