Vorrei vendere la casa a un figlio invece di donarla,perchè l'acquisto da parte del figlio dà maggiori garanzie rispetto alla donazione. C'è comunque un particolare non insignificante: mio figlio non ha i soldi per pagar-
mela, perchè davanti al notaio l'acquirente deve esibire un assegno pari al valore commerciale della casa da
consegnare al venditore. I soldi comunque glieli darei io,sul suo conto corrente,e mi verrebbero restituiti
con l'assegno a saldo della compravendita. Si configura un reato in una operazione del genere? So che il
passaggio di proprietà tramite compravendita è più oneroso della donazione,dunque fin quì nessuna frode,
semmai il contrario. Ho già detto che sia io che mio figlio preferiamo la compravendita perchè dà maggiori
garanzie rispetto alla donazione senza introdurre gli stessi vincoli che fanno capo alla donazione.
Sentiti pareri diversi,c'è gente (commercialisti ed altri esperti)che argomentano che quanto esposto sopra
espone al ''reato'' di finta vendita che potrebbe essere perseguito anche con processo penale,annullamento
della vendita e grosse penalità a seguire. Questo è quanto,perchè l'agenzia entrate di competenza potrebbe
seguire a ritroso il cammino del denaro dal padre al conto del figlio e considerare questo illecito con le con-
seguenze descritte,che vorremmo accuratamente evitare,non essendo nostra intenzione di compiere azioni
fiscalmente illegali,o illegali per altri motivi. Ci è stato anche detto che dipenderà dall'agenzia entrate di
competenza e dal funzionario che esaminerà la cosa. Davvero c'è tanta discrezionalità? Dopo aver esposto
tutto quanto crediamo sia utile,aspettiamo ''lumi'' da gente esperta nella materia con indicazioni che servano
veramente a trarci fuori da questo ''pantano'' senza commettere sbagli poi molto onerosi. Grazie mille per
i validi consigli e per l'ospitalità. Vittbol.
mela, perchè davanti al notaio l'acquirente deve esibire un assegno pari al valore commerciale della casa da
consegnare al venditore. I soldi comunque glieli darei io,sul suo conto corrente,e mi verrebbero restituiti
con l'assegno a saldo della compravendita. Si configura un reato in una operazione del genere? So che il
passaggio di proprietà tramite compravendita è più oneroso della donazione,dunque fin quì nessuna frode,
semmai il contrario. Ho già detto che sia io che mio figlio preferiamo la compravendita perchè dà maggiori
garanzie rispetto alla donazione senza introdurre gli stessi vincoli che fanno capo alla donazione.
Sentiti pareri diversi,c'è gente (commercialisti ed altri esperti)che argomentano che quanto esposto sopra
espone al ''reato'' di finta vendita che potrebbe essere perseguito anche con processo penale,annullamento
della vendita e grosse penalità a seguire. Questo è quanto,perchè l'agenzia entrate di competenza potrebbe
seguire a ritroso il cammino del denaro dal padre al conto del figlio e considerare questo illecito con le con-
seguenze descritte,che vorremmo accuratamente evitare,non essendo nostra intenzione di compiere azioni
fiscalmente illegali,o illegali per altri motivi. Ci è stato anche detto che dipenderà dall'agenzia entrate di
competenza e dal funzionario che esaminerà la cosa. Davvero c'è tanta discrezionalità? Dopo aver esposto
tutto quanto crediamo sia utile,aspettiamo ''lumi'' da gente esperta nella materia con indicazioni che servano
veramente a trarci fuori da questo ''pantano'' senza commettere sbagli poi molto onerosi. Grazie mille per
i validi consigli e per l'ospitalità. Vittbol.