La collazione interessa poco alla banca. Collazione che potrebbe anche essere oggetto di dispensa, fatta espressamente nell’atto di donazione, e in tal caso sarebbe irrevocabile, o nel testamento. Dispensa che tuttavia sarebbe valida ed efficace solo nei limiti della quota disponibile.la banca nel concedere un mutuo non accetta di porre l'ipoteca su un immobile donato perché potrebbe essere soggetto a collazione
Alla banca interessa invece che l'immobile ipotecato potrebbe essere oggetto dell'azione di riduzione e della successiva azione di restituzione.
Sarebbe una banca poco "furba". Dato che quella dichiarazione sarebbe una rinuncia alla facoltà di esperire l'azione di riduzione.La banca, in alternativa, potrebbe chiedere l'intervento nel contratto di mutuo delle parti interessate che dichiarano di non avere alcuna pretesa sull'immobile interessato.
E quell'azione è irrinunciabile, durante la vita del de cuius:
a) sia per l’inattualità del diritto (avendo in quel momento il legittimario solo
un’aspettativa di fatto non tutelata);
b) sia perché la rinuncia all’azione comporta una rinuncia in tutto o in parte
alla quota di legittima e quindi, se fatta prima dell’apertura della successione, sarebbe un patto successorio, espressamente vietato dall'art. 458 c.c.