Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Anche a te, se gli stai simpatico, in realtà pensavo a Titina.
In effetti avevo cominciato la frase con "Titina....". Poi l'ho cambiata e non si capiva più. Va beh :confuso:
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Certe volte capisco perchè Abele avrebbe dovuto uccidere Caino e non viceversa. Questo fratello, ha la moralità sotto i tacchi? Bisognerebbe che Titina consultasse un avvocato per vedere se, caso mai, fosse possibile intervenire sulla successione e sulle quote. Se lei era piccola non poteva davvero decidere nulla ma affidarsi ai fratelli che (normalmente) tendono a proteggere l'elemento debole della famiglia. E maggiormente se lei è la "piccoletta". Siamo sicuri che sia tutto perduto? Titina, facci sapere le date: Quanti anni hai, quanti ne avevi quando mamma è morta. Facci sapere quali documenti puoi vantare sulla manutenzione della casa, sulle bollette, sulle tasse ecc. ecc. Vogliamo aiutarti!
 
J

JERRY48

Ospite
Se il comproprietario ha la disponibilità della cosa comune, corrispondente alla detenzione esclusiva e qualificata dell'immobile, non occorre il consenso dell'altro fratello.

E' proprio questo il dilemma: il comproprietario non ha la disponibilità della cosa comune (in questo caso immobile) pur essendo proprietario al 50% e quindi detentore a tutti gli effetti di quella quota in quanto ci sta vivendo Titina la sorella ed ha dalla sua parte il secondo fratello, comproprietario e quindi con gli stessi diritti e per l'affitto ci vuole il consenso anche suo.
Concordo su tutto per l'usucapione . Titina non può avere nessun titolo per usucapire la casa.
 
J

JERRY48

Ospite
Potresti tentare con il fratello che sta dalla tua parte che ti ceda la sua quota (anche perchè te l'aveva promessa) e poi sarà un problema farti sloggiare dalla casa per l'altro fratello.
 

titina

Membro Ordinario
PER JERRY 48. OK PER IL FRATELLO CHE MI DONA IL 50% E L'ALTRO PER VIE LEGALI PUO' SEMPRE CHIEDERMI IL PIGIONE PER META' VISTO CHE NON INTENDE DONARE?
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Se l'altro fratello ci sta, correte dal notaio per la donazione del suo 50%, con due testimoni che non siano vostri parenti. Poi, come ti hanno suggerito, guarda bene tra tutte le carte in casa per vedere che prove ci possono essere sia del fatto che era stata mamma a dare i soldi per l'acquisto della casa, sia di spese da te sostenute (anche se all'inizio dici di non avere niente... guarda bene in fondo ai cassetti ;) )
Non fare più niente senza farti fare ricevuta
 
J

JERRY48

Ospite
PER JERRY 48. OK PER IL FRATELLO CHE MI DONA IL 50% E L'ALTRO PER VIE LEGALI PUO' SEMPRE CHIEDERMI IL PIGIONE PER META' VISTO CHE NON INTENDE DONARE?

Allora, bisogna tener presente che:

il comproprietario può far uso del bene comune, purchè non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri compartecipi di farne parimenti uso (art. 1102 c.c.). Ciò premesso, nel caso di specie essendo comproprietaria dopo la donazione del 50%, è evidente che l’utilizzo esclusivo dell’immobile da parte tua lederebbe il paritetico diritto dell'altro fratello che si vedrebbe privato di fatto del bene comune. Pertanto, sarebbe opportuno la formalizzazione di un accordo scritto che eventualmente preveda il pagamento di una quota parte di indennità (non affitto) – liberamente determinata tra le parti - per l’occupazione esclusiva da parte tua comproprietaria. Diversamente, l’immobile dovrà considerarsi accessibile, in qualsiasi momento, da parte dell'altro comproprietario, a nulla rilevando la eventuale presenza di soggetti terzi che, comunque, potranno far uso del bene nel limite riconosciuto al comproprietario – loro dante causa.
Concordo col consiglio di Elisabetta48.
 

piola75

Membro Junior
Professionista
Però scusate se non vi è nessun atto che giustifichi il suo stare stabilmente in quel luogo (immagino ci avrà preso anche la residenza) e al tempo stesso fino ad oggi nessuno dei due fratelli ha denunciato la sua occupazione "abusiva" in quell'appartamento, questo presumo che possa bastare per giustificare il possesso continuativo nel tempo come se fosse la proprietaria e quindi secondo me ci possono essere i presupposti se sono passati 20 anni per l'usucapione. Resta il fatto che come sempre le volontà espresse a voce dai genitori non vengono MAI rispettate... che tristezza dover mettere per scritto e da notaio le volantà di chi ti ha messo al mondo per rispettarle...
 

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