A è deceduto nel 2013, E nel 2018, ma per bontà di padre (nonostante la presenza di ex moglie B) ha lasciato l'immobile alla figlia C, presumo che sia incontestabile che sia stato un comodato verbale.
(E) ha fatto testamento oppure ha lasciato le cose in modo da dover fare la successione legittima?
Il comodato d'uso gratuito verbale termina con la morte del comodante (= chi da il bene in comodato) perché nella proprietà del bene subentrano gli eredi e questi fanno quello che vogliono.
Se (E) ha lasciato per testamento l'immobile alla figlia (C) essendo presente un altro figlio (D) significa che a (D) ha lasciato un altro bene di valore equivalente o, come minino, di valore pari alla quota legittima che spetta a (D). In caso contrario c'è la lesione della quota legittima di (D).
Se (E) non si era risposato, oppure era vedovo di secondo letto, non aveva fatto testamento e la casa è l'unico bene caduto in successione la proprietà di questa casa va ripartita in maniera indistinta al 50% tra (C) e (D).
Ora C ha dichiarato a D di non voler riconoscere alcun diritto sull'immobile. Nè di voler pagare un affitto, nè di voler sciogliere la comunione ereditaria.
(C) può dire e pensare quello che vuole: (D) si procura un avvocato e prima dovrà passare dall' Istituto della Mediazione e se (C) non viene a più miti consigli dopo questo passaggio legale sarà il Giudice del tribunale che ci penserà a metterla a posto.
Cercate un intermediario che parli con (C) perchè io vedo per questo atteggiamento un bagno di sangue (economico) per entrambi gli eredi.
D, che sta cercando un avvocato, ha ragione di temere l'usucapione di C? O deve preoccuparsi più che altro/anche di B?
Per quanto riguarda (C) se ha fatto la successione, ma sopratutto ha accettato l'eredità ( e lei continuando ad abitare nella casa di proprietà del padre, mi pare abbia accettato tacitamente l'eredità) questo atto contrasta con l'usucapione: se ti ritieni già proprietario per aver usucapito il bene perché accetti il 50% della proprietà quando lo saresti del 100%, secondo le tue affermazioni?
L'usucapione tra parenti in linea retta, anche se non è impossibile, è difficile da dimostrare.
L'ex coniuge (B) non può accampare diritti ereditari; tuttavia se lei è stata residente costantemente in quella casa dopo il divorzio, senza pagare fitto, non per decisione del Giudice in sede di divorzio, lei, se sono trascorsi 20 anni dal divorzio, può, a mio avviso, chiedere l'usucapione ad entrambe gli eredi (C) e (D).