Bangia

Membro Junior
Proprietario Casa
Nel 2001 il proprietario A invia una citazione in tribunale alla signora B, chiedendole la restituzione dell'appartamento, dove la signora B vive con la figlia C, stesso stato di famiglia. La figlia C ha più di 30 anni e ha sempre vissuto nello stesso posto. C può usucapire oggi al coerede D (ora fratellastro comproprietario con C dell'immobile in quanto coerede di E deceduto nel 2017, e sua volta figlio di A), dicendo che il possesso nel 2001 è stato contestato solo a B? Il coerede D per bloccare l'usucapione deve fare la rivendica verso la matrigna B (prima moglie di E)? Il fratellastro C? O tutti e due??? Credo che sicuramente B deve aspettare il 2021 per provare ad usucapire..ma C?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Spiegazione confusa.

Par di capire che B e C (la prima coniuge/compagna di A e la seconda figlia) abbiano occupato l'immobile in forza di un comodato o di una sentenza.

In tal caso il possesso non è valido ai fini dell'usucapione.

Non spieghi quando sia morto A ne se e quando sia stata fatta la Dichiarazione di Successione...ma l'usucapione di un bene ereditato in comproprietà è ancora più complicata.

Semmai i 20 anni devono decorrere da dopo la Successione.
 

Bangia

Membro Junior
Proprietario Casa
Chiedo scusa, cerco di spiegare meglio! A è il papà di E, nonno di C e D e suocero di B (ex moglie di E). A ha fatto causa di rivendicazione di un immobile contro B, prima moglie di E e mamma di C. C vive con B nell'immobile da sempre. La causa risale al 2001.
A ha vinto la causa contro B (sentenza del 2007), ma poi ha donato l'immobile a E nel 2009. A è deceduto nel 2013, E nel 2018, ma per bontà di padre (nonostante la presenza di ex moglie B) ha lasciato l'immobile alla figlia C, presumo che sia incontestabile che sia stato un comodato verbale.
La successione di E è stata registrata a luglio 2019, e C e D sono comproprietari dello stesso del 50 per cento a testa. Ora C ha dichiarato a D di non voler riconoscere alcun diritto sull'immobile. Nè di voler pagare un affitto, nè di voler sciogliere la comunione ereditaria.
D, che sta cercando un avvocato, ha ragione di temere l'usucapione di C? O deve preoccuparsi più che altro/anche di B?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
A ha vinto la causa contro B (sentenza del 2007),...

Mi ero "perso" una generazione...ma nulla cambia : una sentenza del 2007 che dispone sull'immobile stronca ogni questione.

La sorellastra non ha "maturato" alcuna Usucapione.

D deve chiedere:
1) il pagamento di una quota di affitto
2) acquistare la quota di C o venderle la sua
3)chiedere la divisione dell'immobile.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
D deve chiedere:
1) il pagamento di una quota di affitto
2) acquistare la quota di C o venderle la sua
3)chiedere la divisione dell'immobile.

Ovviamente sono 3 soluzioni ...ne sceglie 1 seguendo l'ordine numerico.
L'ultima potrebbe essere "svantaggiosa" perchè se l'immobile non è "divisibile" in 2 unità (senza contare che poi diventa un Condominio) il Giudice potrebbe disporre la vendita all'asta con tutti i rischi di prendere meno di quanto vale oltre a pagare spese legali e periti.
 

Bangia

Membro Junior
Proprietario Casa
Ovviamente sono 3 soluzioni ...ne sceglie 1 seguendo l'ordine numerico.
L'ultima potrebbe essere "svantaggiosa" perchè se l'immobile non è "divisibile" in 2 unità (senza contare che poi diventa un Condominio) il Giudice potrebbe disporre la vendita all'asta con tutti i rischi di prendere meno di quanto vale oltre a pagare spese legali e periti.

Solo un'ultima domanda: le soluzioni 1) 2) e 3) vanno prospettate alla sorellastra C? O anche alla matrigna B?
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
B, ex moglie, vive ancora nell'immobile? Tutte le ipotesi di divisione vanno prospettate al comproprietario. C, figlia e sorellastra, potrebbe provare a acquistare l'immobile per intero.
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
1) il pagamento di una quota di affitto. Questa soluzione andrebbe bene per una persona bisognosa di un reddito mensile.

2) acquistare la quota di C o venderle la sua. Questa soluzione andrebbe bene per una persona bisognosa di monetizzare immediatamente.

3)chiedere la divisione dell'immobile. Questa soluzione non è vantaggiosa per le parti ma è l'unica soluzione che non richiede il consenso da parte di tutti i comproprietari.
 

Bangia

Membro Junior
Proprietario Casa
B, ex moglie, vive ancora nell'immobile? Tutte le ipotesi di divisione vanno prospettate al comproprietario. C, figlia e sorellastra, potrebbe provare a acquistare l'immobile per intero.
Sì, B e C vivono ancora insieme. Aggiungo che proprio ora C dichiara che l'immobile è stato diviso in due...cosa che non risulta né da planimetrie, né da pratiche edilizie, né ovviamente a D. L'unità immobiliare è unica. In tal caso cambia qualcosa? D deve denunciare l'eventuale abuso edilizio oltre a rivendica re il bene? Non so se il progetto di C sia quello di usucapire metà immobile francamente. P.S. nell'ultima visita all'immobile, di sei mesi fa, non risultava frazionamento.
 

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