Francescos1994

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Buonasera amici di propit, vi scrivo in merito al seguente quesito: Tizio e Caio sposati da 20 anni in regime di comunione dei beni, pagano ogni anno le loro imposte in particolare IRPEF all'ultimo scaglione, succede che qualche mese fa Tizio e Caio litigano e Caio decide di separarsi, domanda: come funziona ora dal punto di vista delle imposte? Caio non vuole più che il suo reddito da lavoro dipendente si sommi a quello di Tizio quindi pagare importi cosi cari di IRPEF riducendo lo scaglione, per far ciò bisogna che Caio effettui una seprazione legale? grazie in anticipo a chi risponderà
 

alberto bianchi

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Caio non vuole più che il suo reddito da lavoro dipendente si sommi a quello di Tizio quindi pagare importi cosi cari di IRPEF riducendo lo scaglione, per far ciò bisogna che Caio effettui una seprazione legale? grazie
Separazione o meno non è vero che i due redditi da lavoro si sommano: ognuno paga per se. Il cumulo dei redditi è stato abolito almeno 40 anni fa.
 
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Gianco

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Nella separazione l'uomo dovrà contribuire al mantenimento dei figli versando una quota mensile alla moglie che se in separazione consensuale viene concordata fra le parti. In alternativa sarà il giudice a stabilire l'importo a favore della moglie e dei figli, sovente costringendo il marito a sopravvivere di stenti.
 

alberto bianchi

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@Gianco il tuo ragionamento è corretto , ma non sappiamo se la coppia ha dei figli, etc. La variazione dello scaglione di reddito non varia per la semplice separazione.
SE esistono dei figli ed uno dei coniugi deve versare un certo importo per il mantenimento chi fa il versamento potrà dedurre dal reddito tale importo, riducendo di conseguenza anche le sue imposte.
Se l'importo viene versato a favore dell'altro coniuge si avrà il seguente effetto:
- Chi versa avrà una riduzione dell'imponibile e di conseguenza dell'imposta.
- Chi riceve dovrà incrementare il reddito e ricalcolare le imposte, che aumenteranno.
 

Francescos1994

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Anzitutto grazie per le risposte, nel caso di specie Tizio e Caio hanno due figli ma la moglie ne i figli non vogliono oramai più niente da lui neanche i soldi, il problema sussiste dal punto di vista dell'IRPEF in quanto nella dichiarazione dei redditi la moglie si trova a pagare un importo IRPEF pari all'ultimo scaglione a causa di immobili locati che il marito ha acquistato dopo il matrimonio, e questo fa cumulo nella loro presentazione. in sostanza lei dice "io lavoro e voglio pagare non più un IRPEF cosi alto a causa dei beni che ha acquistato mio marito ma vorrei pagare solamente sulla base di quello che percepisco dal mio lavoro cioè 1300 euro mensili."
 

Gianco

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@Francescos1994, avresti dovuto citare Tizio e Caia o Tizia e Caio. Comunque chiarito quel punto, vediamo l'altro di natura economica. Se il marito ha acquistato in comunione dei beni, direi che i problemi potrebbero essere accettati nel proseguo, quando con una separazione consensuale si potrebbe limitare il disagio in breve tempo e probabilmente la moglie ne avrebbe un vantaggio che coprirebbe il maggior onere sopportato.
 

alberto bianchi

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la moglie si trova a pagare un importo IRPEF pari all'ultimo scaglione a causa di immobili locati che il marito ha acquistato
Se gli immobili sono "locati" significa che il 50% dei canoni sono di competenza della moglie che su tale quota deve pagare le imposte . Se ha un danno significa che nella realtà tali canoni non li incassa. Penso che i due coniugi devono mettersi d'accordo e sistemare dal punto di vista immobiliare, catastale, il destino di tali immobili. Non può essere una decisione unilaterale.
Quanto la tassazione "all'ultimo scaglione", con uno stipendio di 1300 Euro, pur sommando il reddito da locazione, ritengo molto improbabile il suo raggiungimento.
Non voglio entrare nel merito (forse si tratta di 10 immobili ?).
Forse intendevi dire "scaglione marginale".
L'ultimo scaglione parte da un reddito di 75.000 Euro fino all'infinito.
 
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Francescos1994

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Scusami Gianco volevo scrivere Caia xD, i ogni caso si Alberto intendevo un reddito Marginale, purtroppo considerate i rapporti in cui sono in quanto lui ha tradito lei non penso che si mettano d'accordo xD, per quanto riguarda la locazione purtroppo percepiscono solamente 500 euro mensili da questa locazione nonostante gli immobili siano 3 e siano anche di ampia metratura ma il marito visto che è un amico ha deciso di locarglieli a quel prezzo, motivo per cui lei diceva "non è possibile che se guadagno 1300 euro a causa della comunione dei beni e di immobili che ha deciso di acquistare "lui" devo pagare uno scaglione IRPEF più alto rispetto a quello che pagherei se non avessi questi immobili e sarei sola.
 

basty

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La situazione in sintesi è: questi immobili acquistati in comunione, credo restino tali anche con una separazione legale.
Tizia continuerà a doversi far carico delle relative imposte sul reddito e Patrimoniali (IMU). Salvo si accordino per una compravendita di quote. Se non sbaglio solo con un accordo divorzi le potrebbe mutare la situazione.
 

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