ginore

Membro Attivo
Help...ne stiamo uscendo pazzi (io e mia moglie)...non vogliamo eludere la tassazione IMU ma vogliamo pagare il giusto alla luce del recente: "Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile scelto dai componenti del nucleo familiare."

Il caso.
- Io e mia moglie siamo proprietari al 50% ciascuno di un immobile nel comune di MANTOVA. Per me la casa di mantova è abitazione principale.
Io solo ho la residenza a Mantova, mi amoglie no.
- Mia moglie è proprietaria di un immobile al 100% a MASSA dove ha la residenza per motivi di lavoro ed ivi ha stabilito la sua "abitazione principale"

Alla luce delle recenti norme come dobbiamo comportarci?
E quali aliquote applicare?
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Dalla norma che citi, pare che questa si applichi al caso in cui residenza anagrafica e dimora abituale siano diversi tra loro, ma comuni a tutti i soggetti del nucleo familiare.
Il vostro caso è diverso, perché nello stesso nucleo familiare avete due residenze diverse tra voi due, ma la residenza di ciascuno coincide con il suo domicilio abituale.

Quindi la norma che citi non si applica: tu nell'immobile di Mantova possiedi il 50% e hai la residenza, quindi non paghi l'IMU per il tuo 50%.
Nell'immobile di Massa tua moglie ha la residenza e non paga l'IMU. Le rimane il 50% di quello di Mantova, su cui pagherà l'IMU.
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Aggiungo che se io fossi l'Agenzia delle Entrate, mi insospettirei se vedessi due coniugi, che hanno per legge l'obbligo reciproco della coabitazione, con due residenze in due immobili diversi, entrambi di proprietà. E' vero che l'obbligo decade se c'è l'accordo tra i due, ma penserei immediatamente che si tratta di un espediente per eludere l'IMU.

Nulla vieterebbe infatti a tutte le famiglie italiane che possiedono una seconda casa di fare altrettanto.

Spero che la normativa preveda, per questo tuo caso, che giustificati motivi ti permettano di non avere residenza insieme a tua moglie, e che tali motivi esimano pure dal pagare l'IMU su uno dei due immobili.

Mi chiedo anche cosa risulterebbe dal tuo stato di famiglia, se per caso ne chiedessi uno in Comune...
 

ginore

Membro Attivo
Davide...capisco le tue considerazioni ma io ho chiesto semplicemente di chiarirmi quale sia la giusta modalità di calcolo della IMU alla luce del ginepraio Di norme in materia...vogliamo pagare il giusto ma niente di più e niente di meno.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Alla luce delle recenti norme come dobbiamo comportarci?
E quali aliquote applicare?
Non sono d'accordo con davideboschi. Distinguere tra residenza e dimora abituale è una questione molto difficile da dimostrare. Pensa a chi ha due immobili nello stesso Comune, magari addirittura con lo stesso numero civico (stesso palazzo): quale sarà la residenza e quale la dimora abituale? Sai le discussioni con l'impiegato burocratizzato dell'Agenzia delle Entrate o dell'ufficio tributi del Comune? Che fai? Affronti una causa in Commissione Tributaria (che al 90% ti darà torto dopo anni e spese)?
A mio parere dovete scegliere quale immobile esentare dall'IMU e pagare per l'altro come seconda casa.
Come scegliere? Difficile a dirsi: forse un criterio potrebbe essere il valore catastale, esentando quella col valore più elevato; ma conviene fare un pò di "prove" con i calcolatori on line, prima di pagare.
Le aliquote, ovviamente, sono quelle del Comune in cui è posto l'immobile soggetto a IMU.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Premesso che per aver diritto all'esenzione IMU per l'abitazione principale occorre dimostrare che si tratta della dimora abituale ponendovi la propria residenza anagrafica, anch'io penso che @ginore e la moglie devono scegliere tra le due abitazioni.

Solo una sarà esente da IMU, mentre l'altra dovrà pagare in base all'aliquota ordinaria deliberata dal Comune dove è ubicata.

Secondo me la risposta di @davideboschi è sbagliata.
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
A mio parere dovete scegliere quale immobile esentare dall'IMU e pagare per l'altro come seconda casa.

Secondo me la risposta di @davideboschi è sbagliata.

Capisco la vostra posizione: i due coniugi dovrebbero scegliere UNA dimora e pagare l'IMU per quella. La cosa ha senso se anche il marito, pur avendo residenza a Mantova, dimorasse stabilmente a Massa, cosa che @ginore non ha detto. La mia risposta si basava sul fatto che i due coniugi vivessero in due dimore diverse, per motivi di lavoro, e che fosse per questo motivo che hanno residenza in due città diverse.

Scegliere una tra le due abitazioni senza spostarvi la residenza di entrambi (cosa che renderebbe priva di senso la domanda iniziale), comporterebbe la sanzione da parte del Comune per l'altro immobile, quello dove non si è pagata l'IMU, pur non essendo residente.
 

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