Testamento olografo eredità successione

[Gianco]

La presenza di scritture di mano aliena in una parte diversa da quella occupata dalle disposizioni testamentarie non è prova di condizionamento.

Il discorso è partito dalla firma di due testimoni che potrebbero influenzare le decisioni del testatore.

 

[Nemesis]

Il discorso è partito dalla firma di due testimoni che potrebbero influenzare le decisioni del testatore.

Le firme non provano nulla.

 

[Gianco]

Le firme non provano nulla.

Provano la presenza di persone, non previste dalla prassi e magari incompatibili per un interesse diretto o per interposta persona. Eventualmente da verificare a posteriori e che magari potrà produrre l'annullamento del documento se risultasse viziato.

 

[Antonio Abiuso]

Le tue considerazioni @Gianco sono molto nobili in quanto ispirate al principio etico secondo cui l'impronta personalissima che caratterizza un testamento dovrebbe essere incompatibile con l'aggiunta di scritti estranei. Tuttavia, come già spiegato, quando risulta che questi non interferiscono essenzialmente sul contenuto delle volontà testamentarie, non lo inficiano. Sul punto la giurisprudenza è abbastanza pacifica. Dura lex, sed lex

 

[Gianco]

@Antonio Abiuso, certamente tu mi puoi insegnare, però se uno volesse trovare l'appiglio potrebbe sostenere la nullità del testamento perché viziato. Davanti agli interessi dei clienti, voi esperti, se non ricordo male hai calpestato per tanti lustri i pavimenti dei Palazzacci, sapreste trovare ogni inghippo.

 

[Antonio Abiuso]

Non a caso ho detto "quando risulta che non interferiscono..."Se viene accertato il contrario, ovviamente nell'ambito d'una causa d'invalidità, il testamento dev'essere annullato (in tal caso mancherebbero i presupposti per essere dichiarato 'nullo').

 

[Gianco]

Molto dipende dalla professionalità dell'avvocato e dalla preparazione del magistrato.

 

[moralista]

Insistendo cos' tanto su un semplice testamento olografo, mi sa che gatta ci cova?

 

[Antonio Abiuso]

Verissimo @Gianco; quando tali prerogative le rivestono entrambi i soggetti (avvocato e giudice) siamo al top, anche se infine il risultato dipende sempre dalla capoccia del secondo.
Poi c'è quella del terzo, il soggetto interessato all'esito della causa, che quando la vince è "perché avevo ragione io" e quando la perde è "perché il mio avvocato era un bischero".

 

[Gianco]

Verissimo @Gianco; quando tali prerogative le rivestono entrambi i soggetti (avvocato e giudice) siamo al top, anche se infine il risultato dipende sempre dalla capoccia del secondo.
Poi c'è quella del terzo, il soggetto interessato all'esito della causa, che quando la vince è "perché avevo ragione io" e quando la perde è "perché il mio avvocato era un bischero".

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