Terreno agricolo e recinzione che non coincide col confine

[kobaiano]

Buongiorno a tutti

siamo recentemente entrati in possesso per successione di un terreno agricolo; il vicino anni fa aveva posto lungo il confine una recinzione che col tempo si era piegata, rovinata ecc. per cui, con il suo consenso (verbale) l'abbiamo sostituita a nostre spese.
Ne abbiamo approfittato poi per posare dei tubi corrugati per l'elettricità e i relativi pozzetti di ispezione.

Il problema è che successivamente, dopo aver disboscato, ci siamo accorti della presenza di un cippo di confine che è posto a circa 15cm dalla nostra parte... mentre sull'altra estremità il cippo deborda dalla sua parte.
in sostanza, senza rendersi conto (immagino), il vicino ha posato la rete storta, e il terreno che perso su un lato l'ha più o meno recuperato sull'altro.
Ora se dovessimo regolarizzare la situazione dovremmo rimuovere la recinzione, le tubazioni ecc. ecc. e "raddrizzare" il tutto.

Come mi consigliate di procedere? E' chiara la buona fede delle parti e per noi non cambia nulla ma non vorrei che col tempo sorgessero problemi (magari ipotizzando di vendere); può andar bene un atto scritto tra le parti in cui si accetta la situazione?

 

[mapeit]

Per evitare un'azione di reintegrazione da parte del vicino, dovreste incaricare un perito di svolgere un riconfinamento in contradditorio, ovvero con la presenza di entrambi i confinanti. In tale occasione potreste ristabilire i confini ridefinendoli e compensando i due debordamenti, riposizionando quindi solo i cippi.

 

[1giggi1]

Se è a conoscenza della questione, non pone problemi, se la compensazione è + o - equa, io lascerei stare.

Se il confine fosse di 100 metri e il debordo di 15 cm stiamo parlando di 15 mq in parte compensati, per un terreno agricolo, stiamo parlando di valori irrisori.

Costerebbe di più del valore del terreno che verrebbe attribuito a una e l'altra parte.

 

[Gianco]

Il problema è che successivamente, dopo aver disboscato, ci siamo accorti della presenza di un cippo di confine che è posto a circa 15cm dalla nostra parte... mentre sull'altra estremità il cippo deborda dalla sua parte.

Normalmente i cippi posti sui vertici salienti del confine sono mterializzati con dei parallelepipedi lapidei da noi nominati "mulloni" di circa 0,40x0,40x1,00 e più. Talvolta la loro altezza è di circa 0,30, 0,40 cm
Ma quando avete realizzato la recinzione non avete visto i cippi affianco alla nuova recinzione? Comunque la differenza irrisoria, anche se non coincidesse con il confine catastale, non pone problemi perché rientrerebbe abbondantemente all'interno delle tolleranze catastali.

 

[kobaiano]

Normalmente i cippi posti sui vertici salienti del confine sono mterializzati con dei parallelepipedi lapidei da noi nominati "mulloni" di circa 0,40x0,40x1,00 e più. Talvolta la loro altezza è di circa 0,30, 0,40 cm
Ma quando avete realizzato la recinzione non avete visto i cippi affianco alla nuova recinzione? Comunque la differenza irrisoria, anche se non coincidesse con il confine catastale, non pone problemi perché rientrerebbe abbondantemente all'interno delle tolleranze catastali.

Gli estremi della recinzione erano lasciati totalmente incolti, per cui non ci siamo accorti della presenza dei cippi finché non li abbiamo disboscati... e io per leggerezza non ho nemmeno pensato di andarli a cercare.
Ma in sostanza lasciamo correre o mettiamo per iscritto la cosa con il vicino?
Tra l'altro lo sforamento "in suo favore" sull'altra estremità gli consente di accedere a un fossato che altrimenti gli sarebbe precluso, quindi a pensarci bene forse non si è trattato di un errore

 

[Gianco]

Lo scostamenro citato è talmente irrisorio che non c'è alcuna possibilità di contestato, non foss'altro perché esistono dei cippi che, probabilmente sono stati posizionati da oltre vent'anni.