J

JERRY48

Ospite
Cartesio, che stimo profondamente, ha molte ragioni ed un solo torto: "...cogito ergo sum..." mi trova in disaccordo con la sua affermazione, non penso perchè sono, ma bensì: sono ! quindi penso (la centralità dell'uomo), quindi SUM, ERGO COGITO...


cogito...ergo sum

Ti ringrazio Legio, con il tuo disaccordo mi hai permesso di ritornare ai banchi di scuola, prima del classico e poi di Scienze Politiche e ripassare un pò quel poco:)?:) che avevo appreso.
Potresti aver ragione, perchè la filosofia è la scienza più interpretabile soggettivamente, ci sono varie correnti di pensiero; c'è la filosofia antica e quella moderna, che non ha mai potuto screditare quella antica come è vero che la stessa è non è oro colato.
Dove c'è un "pensiero" c'è anche un'idea, cioè "un'entità viva e reale": non solo non può esistere pensiero senza idee, ma il nostro stesso "essere" si identifica con quel che pensiamo.
Ma in quel che pensiamo ci può essere il "dubbio".
Quindi nessun grado di "forma o conoscenza" si può sottrarre al dubbio. Si può e e si deve dubitare non solo delle conoscenze "sensibili" ma anche di quelle "matematiche". In tal modo il dubbio si estende ad ogni cosa e diventa "universale". Ma proprio nel carattere radicale del dubbio si presenta una prima certezza.
Io posso ammettere di "ingannarmi" o di "essere ingannato" in tutti i modi possibili; ma per fare ciò io debbo, perlomeno, esistere. Cioè essere qualcosa e non nulla.
La proposizione io esisto è dunque la sola assolutamente vera, perchè il dubbio stesso lo riconferma: può dubitare solo chi esiste.
Se dubito, vuol dire che penso; e se penso, allora esisto.
Cogito...ergo sum, penso dunque sono.
E non sum, ergo cogito.

Per cui propendo per Cartesio:amore:

lupo-umberto-2.jpg

civis illegales:soldi::soldi:

E noi a filsofeggiare:rabbia:
saluti
JERRY48
 

Legionauro

Membro Ordinario
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Legionauro, devi essere molto anziano e soffri d'insonnia (molti tuoi postit sono scritti durante la notte). Oppure sei giovane e lavori?

Grazie del pensiero...:^^: ma non sono nè giovane nè vecchio; aforisticamente potrei citare il Sommo Dante "...Ahi quanto a dir qual era è cosa dura ... Nel mezzo del cammin di nostra vita ..." :sorrisone: o se preferisci un jingle dei nostri giorni, spiritualmente: "4ever young" ...
Lavoro abbastanza sodo 6gg su 7 e, turnando, al cpu mi distraggo quando posso; il periodo più bello del mio lavoro, soprattutto formativo, l'ho passato proprio nella tua Milano dove, approfittando della più giovane età, le distrazioni erano ben altre (anche se "..lo spirto guerrier ch'entro mi rugge..." non l'ho ancora abbandonato). ;)
See you next post !!!!
 

Legionauro

Membro Ordinario
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Se dubito, vuol dire che penso; e se penso, allora esisto.
Cogito...ergo sum, penso dunque sono.
E non sum, ergo cogito.
Per cui propendo per Cartesio:amore:
E noi a filsofeggiare:rabbia:
saluti
JERRY48

Ah! caro Jerry48, che dire? "dubium est sal intelligentibus", se il mio scarso latino non m'inganna...
Ripeto: stimo molto le teorie di Des Cartes ma sei così convinto che, particolarmente di questi tempi, "dove c'è un pensiero c'è anche un'idea" ? e che questa sia "viva e reale" ?

Mi sto convincendo (ooops! mi stanno convincendo...:basito:) che il pensiero senza idee esiste eccome, lo constatiamo tutti i giorni (anche Lupo Umberto docet...con Mortadella e Monti-pyton), e che il nostro (in senso lato) stesso essere non solo non s'identifica più con quel che pensiamo ma che spesso gli soccombe! :triste: E' triste !!!

Ecco perchè (lo trovi nel mio profilo, ci credo...) mi convinco sempre più che non possiamo assolutamente mai perdere di vista la centralità dell'Uomo in un progetto divino (quale si voglia prendere a considerazione); da questo non può scaturire che un'unica indubitabile affermazione:

"La Verità vi renderà Liberi"

La reale dimensione del male, spesso, non è percepita da tutti, nemmeno da quelli che vivono in mezzo a quel vortice, e chissà per quanto tempo ci sarà chi non vorrà credere che ciò sia possibile (purtroppo gli esempi tragici non mancano nella storia: i tedeschi non sapevano (?) cosa il nazismo facesse ad Ebrei e Polacchi; i Pogrom sovetici tuttora negati o sottaciuti da troppi, anche da chi abita "in collina"; i leghisti che dicono Bossi non sapeva; i margherutellini che non pensavano <non per confrontarli ma il movente è simile> o non credevano...), ognuno con la sua verità.

Verità e Libertà sono strettamente lagate tra di loro e deve essere la prima a fondare la seconda e non il contrario; difatti, se la Libertà cessa di essere collegata con la Verità e comincia a rendere la Verità dipendente da sè, quindi pone indubitabilmente le premesse logiche di conseguenze morali dannose, le cui dimensioni sono a volte incalcolabili.

Ecco perchè la Libertà è una proprietà della Volontà che si realizza per mezzo della Verità e viene data all'Uomo come compito da realizzare: Non c'è Libertà, quindi, senza Verità !
La Libertà (non quella di scappare col malloppo, ovviamente...), in sintesi, viene data all'Uomo da Dio come dono e come compito, al tempo stesso, da realizzare.

E' quanto si ritrova nel Sistema aristotelico delle Virtù, a volte sottovalutato, seppur ripreso, ad esempio, nel Medioevo da un personaggio del calibro di S. Tommaso e alcuni anni fa anche da Giovanni Paolo II°; non è un sistema astratto e aprioristico, poichè il grande Aristotele parte dall'esperienza del soggetto morale, l'Uomo. :amore:

Ecco anche perchè il dubbio è come il sale, un po' da gusto alla vita, troppo la annichilisce !

Ecco anche perchè, a tutt'oggi, mi sento un uomo Libero. :fico:

Ma non vorrei fosse troppo per una semplice tazzina di caffè.....
Ciao Jerry48, sempre con simpatia;)
 
J

JERRY48

Ospite
Verità e Libertà

Il pensiero (il tuo) ha sempre un'idea che è viva e reale. E' viva perchè sei tu a pensare e non gli altri e nessuno
te lo può impedire. Anche se non sei libero, se sei in un lager. Il pensiero è anche conoscenza: del bene e del male. Tu sei a conoscenza del male, ma sei libero. Hai la libertà sempre di pensare, anche di fare del male e di riceverlo.
La verità non è assoluta o universale, che definisce la realtà. Coloro che sostengono questa concezione credono che sia tutto relativo, cioè che non esiste in definitiva alcuna autorità per decidere se un'azione sia positiva o negativa, giusta o sbagliata. Tutto questo conduce a una mentalità e a uno stile di vita del "qualunque cosa credo sia giusto" che ha un effetto devastante sulla società e sugli individui.
Il secondo problema della negazione di una verità assoluta è il fatto che tutti gli esseri umani hanno una conoscenza limitata. Ad esempio una persona non può logicamente dire: "non c'è alcun Dio", perchè per poter asserire questo avrebbe bisogno di una conoscenza assoluta. Se non c'è alcuna verità assoluta, alcun criterio di giusto o sbagliato le persone sarebbero libere di fare qualunque cosa volessero: uccidere, rubare, mentire, ingannare ecc. e nessuno potrebbe dire che tali cose sono sbagliate. Non potrebbe esistere alcun governo, alcuna giustizia, perchè non si potrebbe nemmeno dire che la maggioranza delle persone ha il diritto di creare e far rispettare i propri criteri alla minoranza. Questo tipo di relativismo sfocia nella confusione religiosa, perchè non può esistere una sola vera religione. Chiunque può affermare: "questo potrebbe essere vero per te, ma non lo è per me"!!.
Quindi ciascuno "pensa" e ha una sua "idea", convinzione: esiste o non esiste Dio, esiste questa sola religione ed è la vera!!!
Conclusione: è libero di pensare e di avere la libertà, questo sì, di avere la verità propria!!!

Con queste mie...semplici elucubrazioni mentali sono 5...le tazzine di caffè; è un pò troppo, è quasi ora di cena.:)

E mi sento anch'io un uomo Libero senza alcun dubbio, ma con un pizzico di sale.:fico:
Ciao Legio, altrettanto;)
 

Legionauro

Membro Ordinario
Proprietario Casa
se continuate così ..faro raccolta del tutto e pubblichero una "historia philosophorum".....siete TROOOOOppo profondi....

La verità non è assoluta o universale, che definisce la realtà. Coloro che sostengono questa concezione credono che sia tutto relativo, cioè che non esiste in definitiva alcuna autorità per decidere se un'azione sia positiva o negativa, giusta o sbagliata. Tutto questo conduce a una mentalità e a uno stile di vita del "qualunque cosa credo sia giusto" che ha un effetto devastante sulla società e sugli individui.
...Questo tipo di relativismo sfocia nella confusione religiosa, perchè non può esistere una sola vera religione. Chiunque può affermare: "questo potrebbe essere vero per te, ma non lo è per me"!!.
Quindi ciascuno "pensa" e ha una sua "idea", convinzione: esiste o non esiste Dio, esiste questa sola religione ed è la vera!!!
Conclusione: è libero di pensare e di avere la libertà, questo sì, di avere la verità propria!!!

Con queste mie...semplici elucubrazioni mentali sono 5...le tazzine di caffè; è un pò troppo, è quasi ora di cena.:)

E mi sento anch'io un uomo Libero senza alcun dubbio, ma con un pizzico di sale.:fico:
Ciao Legio, altrettanto;)

Troppo buono hanton, le "historiae philosophiae" le hanno scritte fior di personaggi cui noi possiamo solo ispirarci, nei nostri quasi sproloqui, per cercare di trarne il meglio per controbattere l'ignoranza (vero casus belli) nella nostra vita quotidiana...:D

Curiosamente, caro jerry, dopo averti quotato, sono andato a fare un aperitivino con gli amici e, caso vuole, ho ascoltato (ma sarebbe più giusto dire subìto - "..tu che credi..") le rimostranze di una persona che asseriva con foga la non esistenza di Dio, confutando le più svariate tragedie come "mancato intervento Divino o dei Santi". Mentre blaterava, ripensavo a quanto ti avevo appena postato e mi sfiorava proprio il pensiero che se una persona si avvinghia solo alla sua libertà (di parola, ad esempio) senza condirla di contenuti attinenti la Verità, non fa che ritrovarsi nella teoria, di Einsteiniana memoria (pur non associabile), che tutto è relativo, salvo poi finire, ineluttabilmente, nel più bieco qualunquismo :???:

La Verità non può mai essere propria (pensa al nichilismo :-o ), bensì deve porre le fondamenta per la Volontà di essere Liberi, ma nella Verità, intesa come bene Supremo comune, quindi inscindibile da concetti come Giustizia, Rispetto, Comprensione... La Verità assoluta esiste, ma come tutte le cose afferenti il divino è difficile da raggiungere e ancor più da praticare: è nella tenacia della sua ricerca che possiamo soppesare il valore dell'Uomo: quanto è più tenace, maggiore è il suo valore. :)

Non è la mancanza di conoscenza della Verità assoluta che porta le persone ad uccidere, rubare, mentire, ma il libero arbitrio e la volontà, umana, di oltrepassarlo :rabbia: ; ci sono persone ignoranti che non ruberebbero mai e fior di eletti che mentono e uccidono. Ecco perchè la verità propria non può portare alla Libertà, ma solo ad un suo surrogato. :shock:

La conoscenza limitata è sempre stata il sale della ricerca scientifica, dagli albori della civiltà e ancora per molto tempo, in quanto ha sempre spinto Uomini tenaci a non arrendersi mai di fronte al primo ostacolo nella ricerca della Verità: è così che in molti, pur nelle loro personalissime convinzioni, hanno riconosciuto la presenza di un'entità superiore nella creazione dell'universo. :idea:

Ah! a proposito: a quella persona che ti dicevo all'inizio, ho solo risposto: sei Libero di pensarla come credi e rispetto le tue opinioni, ma sono fortemente dispiaciuto e rattristato per te, perchè non sai cosa ti perdi, è come se ti mancasse qualche cosa !!!
-Bere uno spriz al Cipriani a Venezia ?.....C'è Mastercard !
-Vedere la sua faccia sbigottita mentre se ne andava "rumigando" ?.......IMPAGABILE !!!! :sorrisone:

Ciao jerry e......pian co' la cafeina !!! W i SPRIZZ !! :D

P.S.: PRO STAFF: se oltre all'area caffè organizzassimo un'area "Sprizztime" ?? ;)
 

hanton21

Membro Assiduo
ci sto'....potremo parlare di Plarone...Socrate...Eustacchio...Falloppio...e tante altre amenita' philologicamente philosophile.....:daccordo:
 

Legionauro

Membro Ordinario
Proprietario Casa
ci sto'....potremo parlare di Plarone...Socrate...Eustacchio...Falloppio...e tante altre amenita' philologicamente philosophile.....:daccordo:

Bene, allora dovremmo cominciare col chiedere al GURU se ci mette a disposizione il cavatappi, ma da buon friulano (mandi !) non si tirerà certo indietro !!! :^^: ;)
 

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