arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
E' così per la vendita a terzi e non ad un coerede.
Effettivamente ha trovato un cavillo. Giggi parte dal fatto che la legge riconosce il diritto di prelazione verso terzi, quindi, prosegue Giggi, dato che gli altri coeredi non sono estranei, ergo posso cedere al parente che voglio la mia parte di eredità senza informare gli altri. Credo che il ragionamento non fa una piega dato che si rifà ad un vuoto normativo non colmato espressamente dal legislatore.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
L' Art. 732 del c.c. contempla la alienazione verso terzi della quota spettante ad un coerede, o di una parte di essa. In questo caso gli altri coeredi hanno il potere di esercitare il diritto di prelazione. Ma non serve che siano tutti ad esercitare questo diritto ne basta uno solo che ovviamente acquisisce la parte non la divide con gli altri. Leggete le note di
http://www.brocardi.it/codice-civile/libro-secondo/titolo-iv/capo-i/art732.html
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
qui il caso è diverso, c'è un coerede che vuol vendere ad un altro coerede senza avvertire gli altri coeredi. Perchè non riconosce il diritto di prelazione di un coerede su un altro coerede.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Effettivamente ha trovato un cavillo. Giggi parte dal fatto che la legge riconosce il diritto di prelazione verso terzi, quindi, prosegue Giggi, dato che gli altri coeredi non sono estranei, ergo posso cedere al parente che voglio la mia parte di eredità senza informare gli altri. Credo che il ragionamento non fa una piega dato che si rifà ad un vuoto normativo non colmato espressamente dal legislatore.
Non è un cavillo, il principio della legge è tutelare che nella comunione ereditaria non entri un estraneo senza che gli altri siano d'accordo.
Se io vendo (solo vendita con corrispettivo) ad uno che nella comunione già c'è, non vado contro il principio che è alla base della norma. Se invece non fosse così come viene da altri affermato anche una donazione ad estranei non si potrebbe fare ed invece è possibile senza andare contro qualche norma . . . .
Luigi
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
ne convieni con me che ci sono delle stranezze. Premetto che hai ragione: perchè io non potrei acquistare ad un prezzo maggiore la casa? Ma anche, perchè in un immobile in comproprietà io non posso esercitare il diritto di prelazione mentre l'altro comproprietario è libero di vendere a chicchessia? So che questa è la legge, essa mette dei problemi così facendo alla vita dei cittadini
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Scusa, se insisto, mi limito a riportare quanto riportato nel sito indicato in un mio precedente intervento:
Che succede se i coeredi che vogliono riscattare la quota sono più di uno?
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più di uno, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
E' nel caso ci sia vendita verso persone estranei alla comunione ereditaria. Se vendo ad estraneo gli altri coeredi hanno il diritto di prelazione, se vendo ad uno di loro no.
Luigi
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Ora vuoi sapere se il diritto di prelazione ha una scala gerarchica?. No!
Mi pare che in questo caso si tratti di riscatto della quota di un coerede non di messa in vendita a terzi, quindi secondo me il locatore non ha alcun diritto di prelazione. Così come hanno già affermato altri[DOUBLEPOST=1396023681,1396023501][/DOUBLEPOST]
2) vorrei vendere la mia quota a mio fratello (coerede): ha lui diritto di prelazione rispetto al conduttore dell’immobile ? o il conduttore potrebbe reclamare il diritto di prelazione ?
prospero chiede se anche il conduttore ha diritto di prelazione, non dice che gli altri fratelli non hanno diritto di prelazone.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più di uno, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
e la volontà di chi vende? In questo caso non è che il coerede mette in vendita la propria quota al migliore prezzo offerto dagli altri coeredi . Lui ha preso accordi con un altro coerede e basta. Se poi lui ha rinunciato ad una offerta più remunerativa fatta da un altro coerede sono fatti suoi: si farà un nemico. Forse l'unica forma da rispettare è la pubblicità della cosa a tutti i coeredi.
 
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