Salve, sono un dentista sannita e ho appena sottoscritto un contratto di locazione 6+6 per studio medico per aprire un secondo studio odontoiatrico in un Comune al di fuori di quello dove solitamente vivo e svolgo la mia professione. Al momento di sottoscrivere il contratto, mea culpa, non ho verificato la categoria catastale in cui rientra l'appartamento nel quale vorrei svolgere la mia attività, e il dirigente comunale mi ha ovviamente negato l'autorizzazione per operare in quel determinato Comune. Il proprietario dell'immobile, da me interpellato, mi ha detto che non vuole cambiare categoria catastale da A3 ad A10 e che, se non mi sta bene, posso lasciargli senza problemi l'appartamento, nel quale però ho già effettuato alcuni lavori.
Il mio dubbio è il seguente: avendo già firmato il contratto da ambo le parti, se decidessi comunque di non risolverlo e di non andare via, è possibile in qualche modo "costringere" il proprietario ad effettuare il cambio di destinazione d'uso senza adire le vie legali? Il Comune di pertinenza o il Fisco non possono intervenire obbligando o sanzionando il proprietario?
Grazie anticipate per le eventuali risposte
Il mio dubbio è il seguente: avendo già firmato il contratto da ambo le parti, se decidessi comunque di non risolverlo e di non andare via, è possibile in qualche modo "costringere" il proprietario ad effettuare il cambio di destinazione d'uso senza adire le vie legali? Il Comune di pertinenza o il Fisco non possono intervenire obbligando o sanzionando il proprietario?
Grazie anticipate per le eventuali risposte