Io mi sono riferita alla sentenza citata prima, per me non dimostra "rifiuto eredi=ammissione" .
In queste appena postate (leggendo velocemente) mi pare si parli più di rifiuto dell'interessato, che di quello dei suoi eredi , e anche un eventuale indirizzo non è una legge
La prma sentenza era la più recente e più specificatamente rispondente alla questione di questo topic...ma se rileggi il punto di origine scoprirai che forse non avevi prestato sufficente attenzione:
Il ns rifiuto a sottoporci al prelievo per il giudice equivaleva ad ammissione (capita sempre anche nei casi in cui i presunti padri si rifiutano di sottoporsi) e l avvocato non ce l ha detto, ci ha " menato x l aia" finche' l abbiamo " scoperto"
Già @sale e pepe si riferiva ad una casistica riguardante il "riconoscimento del genitore" casistica ben più ampia (per ovvie ragioni) dove è indirizzo consolidato "l'assioma":
rifiuto esame= ammissione/attribuzione paternità.
E indirizzo non significa che sia Legge (potrebbe diventarlo in futuro).
Che la cosa possa essere facilmente "traslata" nella cause con argomento "riconoscimento postumo ai fini ereditari" è ovvio e pacifico .
Gli "eredi" che contestano tale "ricerca della verità" non hanno scusanti valide per negare si faccia chiarezza .
Quando mi riferivo alla "statistica" (non scambiarmi per chi non la comprende) ...era unicamente per "riassumere" che se trovi solo riscontri (sentenze) che avvalorano la tesi iniziale allora sei difronte ad un "postulato/teorema/dogma"
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