Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
fino ad un massimale di 1200€
Dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 19% delle spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone, per importo non superiore a 1.550 euro per ciascuna di esse. Indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela con esse.
Tale limite resta fermo anche se più soggetti sostengono la spesa.
 

Vehuel

Membro Attivo
Conduttore
Lo potrai fare solo quando si aprirà la successione (alla dipartita di tuo padre).

Spetta a lui (se ancora in grado di intendere e volere) predisporre diversamente in Testamento come su spiegato.
Ciao.. Ho letto la tua risposta e avendo problemi simili.. Come si richiede lo scioglimento.. Se si fa si perde parte dell eredità? Inoltre come risalire a ciò che un de cuius possedeva se non ne parlava e non si ha accesso neanche a un documento?!?

Grazie fin d ora
 

Vehuel

Membro Attivo
Conduttore
La Legge non "permette" quanto hai scritto... ma prevede che tu debba attivarti per far valere i tuoi diritti e imporre ad altri certi "obblighi".

Cominciando a rovescio:
1-se tu paghi le spese di ristrutturazione per un bene in comproprietà fra padre ed entrambe le figlie hai comunque diritto ad utilizzare il bonus fiscale (e già qui avresti un ritorno del 50%).
Potresti chiedere a tua sorella di partecipare alla spesa...ma se lei è senza redditi non si capisce come potrebbe pagare (ed il bonus non sarebbe da lei usufruibile).
Viceversa se tu abiti in un immobile comune è lei che potrebbe chiederti quota del "vantaggio" che hai ne non dover pagare un affitto.

2-Le spese funerarie (anche queste detraibili) sono a defalco dall'eredità.

3-Per le spese che superano il reddito di tuo padre e che tu sei costretta a coprire si torna alla questione del 1° punto: anche tua sorella deve contribuire ma se non ha redditi come può farlo? Ovviamente tu potrai tenere conto di quanto sei costretta a contribuire ed eventualmente chiederne ristoro al momento della divisione dell'eredità.

Non è chiaro se tua sorella stia abitando su un immobile di sua proprietà e/o se sia in comunione dei beni con il marito.

Visto che tuo padre è ancora in vita "potrebbe" disporre un Testamento dove riservare la quota di "disponibile" a tuo favore a compensare di quanto hai fatto.
Praticamente potrebbe lasciarti 1/3 dell'intero asse ereditario...quanto resta dovrete dividerlo fra sorelle in parti uguali .

**La Legge non "permette" quanto hai scritto... ma prevede che tu debba attivarti per far valere i tuoi diritti e imporre ad altri certi "obblighi".***

Cosa si deve fare ?
Non so più dove cercare informazioni.. E in questo caso sono io la nullatenente.. E per questo vengo " allontanata e "buttata via""

Grazie ancora anticipatamente a chi può aiutarmi con indicazioni ..
 
U

User_53757

Ospite
Mio padre potrebbe vendere l'appartamento, o mia sorella con la sua quota di 1/6 può bloccare la vendita?
 

griz

Membro Storico
Professionista
tuo padre è proprietario della sua quota e tu della tua, come tua sorella è proprietaria della sua, per vendere è necessario che tutti siate d'accordo, unica arma che hai per ottenere qualcosa in più è che tuo padre, tramite testamento, ti assegni la sua quota disponibile dei suoi beni
 
U

User_53757

Ospite
Gentili utenti,
Apro una nuova discussione in merito ad una situazione di successione. Siamo una famiglia di tre persone. Io,mio padre e mia sorella. Mia madre è morta nel 2002. Mio padre,coniuge superstite,è subentrato in successione nella quota di 2/3 ,io nella quota di 1/6, mia sorella nella quota di 1/6. Mio padre ha 87 anni e da circa 10 anni non è più autosufficiente. Mia sorella si è sposata 10 anni fa e risiede nella casa dei suoceri. Avendo vinto un concorso,mi sono trovata nell'impossibilità di accudirlo come prima e ora mio padre risiede in una struttura. Abito lontano dal luogo di lavoro, vorrei avvicinarmi, ma le spese straordinarie e di manutenzione della casa stanno gravando esclusivamente sulla mia persona. Mia sorella si è sempre disinteressata di tutto,non vuole concorrere in nessuna spesa,neanche nell'accudimento del padre. Può mio padre vendere l'appartamento e mia sorella opporsi alla vendita?O sono condannata a rimanere in un immobile che è ubicato lontano dalla mia sede di lavoro?Sono già stata costretta a chiedere spostamento d'ufficio per gestire le visite specialistiche di mio padre,in quanto avevo orari molto impegnativi,e mia sorella non aiuta in nessun modo,nonostante abbia tempo a profusione,in quanto disoccupata. Non posso compromettermi più nel lavoro,già mi stanno rinfacciando che prendo la 104 pur avendo una sorella che è praticamente libera,sposata, ma senza lavoro e senza figli.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Può mio padre vendere l'appartamento e mia sorella opporsi alla vendita?
Purtroppo si. Tua sorella può opporsi.
Se continua questa situazione, l'unica possibilità è quella di chiedere la divisione della comunione , ma l'immobile ( se non è divisibile) sarebbe venduto in asta, con grave perdita economica per tutti e tre.
Dovresti riuscire a far capire questo a tua sorella, o farglielo spiegare da persona di cui si fida.
Allora forse deciderebbe che opporsi alla vendita è controproducente.
 
U

User_29045

Ospite
Non posso compromettermi più nel lavoro,già mi stanno rinfacciando che prendo la 104 pur avendo una sorella che è praticamente libera,sposata, ma senza lavoro e senza figli.

Rispondi educatamente ai tuoi colleghi che avere un fratello o una sorella non significa nulla. Un fratello o una sorella al massimo possono aiutarti al 50% del tempo, il restante 50% è comunque a tuo carico, sei tu che devi trovarlo chiedendo permessi, oppure pagando qualcuno ("Privata Assistenza") che - al posto tuo, visto che lavori - si prenda cura della persona a Te cara.
Poi, sul fatto che tua sorella si disinteressi anche del 50% che le spetterebbe come onere morale, è un altro discorso.

Se i rapporti con tua sorella non sono buoni, e non riesci a farla ragionare, puoi solamente chiedere la divisione della comunione tramite un giudice: l'immobile verrà venduto all'asta e ci guadagnerete le briciole, perlomeno però raggiungi il risultato di non pagarne più - INTERAMENTE (anche se non dovrebbe essere così!) - le relative spese.
 
Ultima modifica di un moderatore:
U

User_29045

Ospite
le spese straordinarie e di manutenzione della casa stanno gravando esclusivamente sulla mia persona. Mia sorella si è sempre disinteressata di tutto,non vuole concorrere in nessuna spesa,neanche nell'accudimento del padre.

Devi muoverti correttamente, per evitare che un domani tua sorella possa dire a tutti che tu hai chiesto la divisione giudiziale senza chiederle nulla.
Contatta un legale di tua fiducia, e falle mandare una raccomandata alla francese dove le elenchi le sue mancanze:
- Non concorre alle spese dell'immobile per la sua quota di proprietà;
- Non concorre alle spese per l'accudimento del padre, come dovrebbe.
Dalle 15 giorni di tempo per dimostrare il contrario, in forma scritta, documenti e fatture alla mano (che ovviamente la "poverina" non può possedere perché non ha mai pagato nulla).
Precisa che, nel caso entro 15 giorni non ci siano prove documentali degli avvenuti pagamenti da parte sua, si intenderà consolidata la sua abitudine a non concorrere alle spese, e ti vedrai costretta a chiedere la divisione giudiziale dell'immobile.
Fatti trovare preparata: fai un conteggio abbastanza preciso di quante spese hai dovuto sostenere da sola, quando non dovresti essere stata da sola, da quando questa situazione incresciosa ha iniziato a manifestarsi.
 

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