Salve a tutti, spero possiate aiutarmi.
Nel corso della ristrutturazione dell'immobile che ho acquistato da poco è emerso che all'interno del mio appartamento, nella stessa scatola di dervazione principale del mio impianto elettrico, passano insieme al mio impianto anche tutti cavi delle utenze condominiali e i montanti dei 2 appartamenti sovrastanti.
Sia il perito elettrotecnico da me interpellato che il tecnico mandato da uno dei condomini sono stati concordi nell'affermare che è necessario ed imprescindibile separare i due impianti perchè siano in sicurezza e sopratutto perchè io possa far certificare il mio. (senza certificato non avrei nemmeno l'agibilità!) Fortunatamente la scatola è nel muro che da sul vano scala, quindi è sufficiente praticare un apertura sull'altro lato e spostare i cavi in una nuova scatola ispezionabile senza dover modificare lo stato di fatto dell'impianto condominiale.
Alcuni condomini mi hanno detto che secondo loro, trattandosi di una servitù acquisita, le spese per spostare l'impianto sono da attribuire esclusivamente a me.
Ma a mio vedere non si tratta di un problema di "servitù acquisita" alla quale io "desidero" rinunciare per miei personali motivi, ma di un problema di sicurezza degli impianti che non ha nessun altra soluzione che la separazione dei due.
Io non posso in nessun modo mantenere all'interno della mia propietà l'impianto condominiale, tantomeno mescolato al mio, perchè questo non non mi permette di mettere il mio impianto a norma ed in sicurezza come tra l'altro richiedono lenormative di legge.
Per questo secondo me le spese per separarlo e spostarlo in una posizione più adeguata (nonchè vantaggiosa per tutti i condomini sotto molteplici aspetti) deve spettare all'intero condominio e non solo a me che tra l'altro sono la parte "danneggiata" da questa situazione.
Purtroppo l'amministratore è stato nominato da pochi giorni e non ha ancora preso in carico il condominio, ma io lunedì devo necessariamente procedere con la divisione e lo spostamento degli impianti se no mi si blocca il cantiere con conseguenze economicamente disastrose.
I condomini sono a conoscenza della situazione ed io ho già comunicato loro la necessità inderogabile di procedere in tal senso. E che i lavori verranno fatti in economia e fatturati al condominio. Alcuni sono d'accordo, altri non ancora...
Voi cosa ne pensate? Come credete vadano suddivise queste spese?
Nel corso della ristrutturazione dell'immobile che ho acquistato da poco è emerso che all'interno del mio appartamento, nella stessa scatola di dervazione principale del mio impianto elettrico, passano insieme al mio impianto anche tutti cavi delle utenze condominiali e i montanti dei 2 appartamenti sovrastanti.
Sia il perito elettrotecnico da me interpellato che il tecnico mandato da uno dei condomini sono stati concordi nell'affermare che è necessario ed imprescindibile separare i due impianti perchè siano in sicurezza e sopratutto perchè io possa far certificare il mio. (senza certificato non avrei nemmeno l'agibilità!) Fortunatamente la scatola è nel muro che da sul vano scala, quindi è sufficiente praticare un apertura sull'altro lato e spostare i cavi in una nuova scatola ispezionabile senza dover modificare lo stato di fatto dell'impianto condominiale.
Alcuni condomini mi hanno detto che secondo loro, trattandosi di una servitù acquisita, le spese per spostare l'impianto sono da attribuire esclusivamente a me.
Ma a mio vedere non si tratta di un problema di "servitù acquisita" alla quale io "desidero" rinunciare per miei personali motivi, ma di un problema di sicurezza degli impianti che non ha nessun altra soluzione che la separazione dei due.
Io non posso in nessun modo mantenere all'interno della mia propietà l'impianto condominiale, tantomeno mescolato al mio, perchè questo non non mi permette di mettere il mio impianto a norma ed in sicurezza come tra l'altro richiedono lenormative di legge.
Per questo secondo me le spese per separarlo e spostarlo in una posizione più adeguata (nonchè vantaggiosa per tutti i condomini sotto molteplici aspetti) deve spettare all'intero condominio e non solo a me che tra l'altro sono la parte "danneggiata" da questa situazione.
Purtroppo l'amministratore è stato nominato da pochi giorni e non ha ancora preso in carico il condominio, ma io lunedì devo necessariamente procedere con la divisione e lo spostamento degli impianti se no mi si blocca il cantiere con conseguenze economicamente disastrose.
I condomini sono a conoscenza della situazione ed io ho già comunicato loro la necessità inderogabile di procedere in tal senso. E che i lavori verranno fatti in economia e fatturati al condominio. Alcuni sono d'accordo, altri non ancora...
Voi cosa ne pensate? Come credete vadano suddivise queste spese?