@Dimaraz
Non ritengo di doverti fornire le mie "credenziali giuridiche", come d'altronde tu non hai fornito le tue.
Ti ringrazio della tua opinione, ma non certo nei modi parecchio discutibili.
@basty La giustificazione tecnica può non convincerti, ma ripeto che non è utile entrare nell'aspetto tecnico della cosa visto che ci sono le perizie concordi e pagate di 2 persone abilitate a farle incaricate dalle "controparti", che dicono appunto che il mio impianto
non può essere messo a norma con questa situazione e che per poter procedere è imprescindibile la separazione!
Comunque almeno è stato chiarito che siccome non è necessario operare nessuna modifica all'impianto esistente (è solo uno spostamento di 20 cm) può rimanere in essere la certificazione esistente.
Ma a questo punto, mi sembra sostanziale, c'è da capire se esiste o meno un danno oggettivo nei miei confronti derivato da questo stato di fatto.
A mio vedere ovviamente sì, se no non sarei qui a parlarne. E se esiste un danno secondo me è responsabilità di tutti provvedere a risolverlo al di là della servitù.
Chiaramente il tuo suggerimento di pagare io per quieto vivere è condivisibile, e molto probabilmente farò così. Non sono una da cause, tantomeno per poche centinaia di euro. Ma lo stesso mi interessava esplorare il mio punto di vista essendo, sempre secondo me ovviamente, possibilmente corretto.
Questa è una situazione parecchio anomala per cui credo possa essere una discussione interessante anche per altre persone.
Ho letto in vari forum sulle problematiche delle servitù acquisite, ma si tratta sempre di casi di più facile individuazione diversi dal mio. Tubi nei muri e sopra i solai, come anche nel mio caso, ma è normale visto l'età dell'edificio. Infatti ho dovuto spostare il tubo dell'acqua dei vicini dentro il muro per fare la cassetta dello scarico del wc, ma non mi sogno certo di chiedere le spese. Il tubo era assolutamente legittimato a stare lì buono e tranquillo e sono io che sono andata a disturbarlo.
Mentre per l'impianto condominiale la situazione è diametralmente opposta, è lui che "disturba" me. Essendo in un luogo che anche se poteva andare bene nel 1990 (e nemmeno troppo per la verità, sarebbe stato consigliabile spostarlo anche allora a detta del tecnico che ha realizzato l'impianto, ma le norme erano meno restrittive per cui su richiesta del committente l'hanno lasciato lì) ora, con le normative attuali, non va più bene tanto da creare a me una inaccettabile limitazione.
Quello che però crea ambiguità è che per quanto possa essere "fuori norma" oggi, non essendoci l'obbligo di adeguamento per gli impianti condominiali fatti dopo il 1990 come ha giustamente fatto notare
@vittorievic, è di fatto ancora a norma!
Se così non fosse, non esisterebbe alcuna discussione. Andrebbe spostato fuori e basta e sarebbe lo stesso amministratore a richiedere la cosa. Senza questioni di servitù acquisita o meno e senza dubbi su chi si dovrebbe assumere l'onere delle spese.
Peccato che invece il mio impianto si debba adeguare per forza e non possa sfuggire...