basenji

Membro Attivo
Proprietario Casa
No, la risposta si riferiva solo alla comunicazione Enea.
ma per aver diritto alle detrazioni , sempre bonifico parlante
Quindi bonifico parlante da conservare con la fattura e da consegnare per le detrazioni a chi mi farà la dichiarazione dei redditi. Visto che ci sono, nella causale del bonifico scrivo beneficiario e P.IVA, proprietario della casa e C.F.... devo citare qualche DPR, legge? (Per la caldaia, se non avessi chiesto il Vostro aiuto, la banca me l'avrebbe sbagliato).
Scusate per le domande ma già mi sono persa le detrazioni per i climatizzatori: chi mi fa la dichiarazione dei redditi mi ha detto che mi dovevo arrangiare per l'iscrizione all'Enea, chi me li ha venduti mi ha detto di chiedere a chi mi fa la dichiarazione... e io allora non avevo le idee chiare, quindi perso tutto.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
In genere le banche hanno predisposto un modulo per questi bonifici: non mi pare siano stati aggiornati per prevedere tutte le nuove casistiche di bonus.
Di fatto ritengo irrilevante la scelta tra le varie leggi: la Agenzia delle Entrate ha ricordato che riterrà validi tutti i bonifici parlanti, indipendentemente dalla legge segnata. Del resto questi bonifici sono speciali e si differenziano dai normali, solo per il fatto che le banche nel ns caso applicano una ritenuta d’acconto

Comunque direi che dovresti spuntare il bonus ristrutturazioni. Qui il risparmio energetico non è pertinente (di solito i moduli richiamano queste due alternative legislative)
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Il videocitofono fa parte degli interventi relativi alla sicurezza, quindi è detraibile così come una porta blindata o le sbarre alle finestre.
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Visto che mi avete citato, ritengo opportuno dare il mio parere.
Concordo con @mapeit : i videcitofoni, per analogia funzionale, possono essere assimilati alle videocamere di sorveglianza, per cui possono essere agevolate con Bonus Ristrutturazioni in quanto interventi "effettuati per prevenire atti illeciti da parte di terzi" (art. 16-bis, comma 1, lett. f del Tuir).
E questo indipendentemente dall'inquadramento edilizio dell'opera.
In ogni caso, per la cronaca, eseguito da solo è un intervento di edilizia libera e non necessita di comunicazioni, richieste autorizzative né, tanto meno, di autocertificazione.

Attenzione solo all'applicazione dell'IVA, dato che i videocitofoni sono beni significativi. Per cui, in ambito di ordinaria e straordinaria, va applicata IVA mista, salvo che il costo della manodopera per l'installazione (sommato a cavetteria, accessori, minuterie, ecc.) non abbia valore uguale o maggiore a quello del bene.

Infine, basta conservare bonifico parlante e fatture e non serve inviare alcuna comunicazione all'Enea.
Non si tratta, infatti, di un intervento di risparmio energetico.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
eseguito da solo è un intervento di edilizia libera e non necessita di comunicazioni, richieste autorizzative né, tanto meno, di autocertificazione.

Nella guida dell'Agenzia delle Entrate che ho linkato nel post n. #4 sta scritto che il contribuente deve essere in possesso di:
.............
se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.

(pag. 20)

Io capisco che quella dichiarazione è necessaria.

Cosa intendi per autocertificazione, che secondo te non è necessaria?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel 2018, quando feci dei lavori di ristrutturazione in edilizia libera in un appartamento senza Cila né Cil, chiesi informazioni all'Agenzia delle Entrate e mi dissero di preparare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e tenerla a disposizione in caso di future verifiche.
Era un modulo in carta libera, che non necessita di firma autenticata né di data certa.
Praticamente l'ho scritto, firmato, e lo conservo nel mio archivio.
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (che ha valenza civile e penale) serve in tre casi:
  1. il Comune non richiede presentazione di comunicazioni (CILA) o richieste autorizzative (SCIA/PdC) anche se gli interventi sono inquadrati in manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione.
    Per esempio, per alcuni interventi di straordinaria, la normativa regionale in Umbria non prevede comunicazioni (mi è capitato con un cliente).
    Finora non mi sono capitati Comuni dove accade la stessa cosa con restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione (sono interventi pesanti, per i quali è praticamente impossibile che non venga prevista autorizzazione).
  2. Non esiste altra documentazione che possa dimostrare con certezza le date di svolgimento dei lavori.
    Anche questo caso è abbastanza raro, dato che qualsiasi installatore ormai rilascia certificati di corretta posa, collaudo o garanzia, dove sono indicate in modo chiaro le suddette (di norma viene consegnata anche da chi installa antifurti/videocitofoni).
    E la documentazione rilasciata dell'installatore è accettata come documento dichiarativo (addirittura a dimostrazione delle date di esecuzione degli interventi trainati nel superbonus).
  3. Si esegue un intervento incentivato di ordinaria "in economia" senza ricorrere ad installatori.
    Per esempio la riparazione/sostituzione di una presa malfunzionante è agevolabile perché rientra in un altro degli ambiti "in deroga" (esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici).
    In tal caso, eseguendo il lavoro per conto proprio, non può esserci documentazione che ne provi le date e, quindi, si può ricorrere all'autodichiarazione.
Per cui, quando esiste documentazione rilasciata dal posatore è superfluo (e a mio avviso rischioso), prendersi la briga di redigere un'autodichiarazione prendendosi carico delle conseguenti responsabilità in prima persona.

P.S.: la "ristrutturazione", nell'accezione della normativa edile, non è mai in edilizia libera.
 
Ultima modifica:

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Nella guida Agenzia delle Entrate non vedo citato esplicitamente l'impianto citofonico, la detrazione vale solo per quello videocitofonico espressamente citato ?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Per esempio la riparazione/sostituzione di una presa malfunzionante è agevolabile
Ho capito bene? La sostituzione di una presa elettrica è un intervento agevolabile?
E come lo giustifica un contribuente NON elettricista?

A proposito, mi intrometto con una curiosità: se ad esempio l'elettricista che aveva anni prima eseguito l'impianto, interviene dopo anni a collegare (finalmente) la caldaia, posare il termostato che non era stato installato, ecc, questo intervento, rientrerebbe ancora tra le agevolazioni, pur avvenendo dopo anni dal grosso del lavoro?
(E' una situazione piuttosto paradossale, ma capita anche quello, per svariate cause)
 

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