uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel mio caso non si tratta di Condominio minimo o piccolo, bensì di una Comproprietà:
il fornitore ha preferito emettere due fatture distinte, una per ognuna delle parti interessate.

Forse è il caso di cui avevi parlato nell'altro thread:

(tuo post n. #33).

Ritornando al caso di condominio minimo/piccolo senza codice fiscale, l'utente @ancris chiese all'Agenzia delle Entrate se è possibile far emettere dall'Impresa fatture distinte ai 3 condòmini che a loro volta avrebbero ceduto il credito alla banca.
L'Agenzia gli rispose che è una procedura corretta:
in caso di condominio minimo, a scelta dei condòmini, si può delegare uno di loro per la comunicazione all'AE, ma è una possibilità non un obbligo. Resta valida la possibilità di agire in autonomia, tanto più se l'impresa è disponibile a emettere tre distinte fatture con le spese già ripartite.
(post n. #52 del thread che ho linkato).

Non sappiamo come è andata a finire quella vicenda.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
ma non vedo logicamente cosa possa essere eccepito
Non verrà eccepito nulla dall'Agenzia delle Entrate: le fatture singole sono regolari (nel caso il problema e vedere se la Ditta sia disposta a rilasciarle, soprattutto se sono più di due...). Noi abbiamo sempre optato per la fattura unica, ma, a suo tempo, lessi (non ricordo dove e portai anche la cosa in assemblea) che l'Agenzia delle Entrate accettava senza problemi anche fatture separate.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse è il caso di cui avevi parlato nell'altro thread
No, del resto è irrilevante.
Quanto alla ulteriore precisazione di Agenzia delle Entrate da te citata, non avevo ieri dato seguito ad una osservazione riguardo al primo testo da te citato:
a circolare n. 3/E del 02/03/2016 - paragrafo 1.7 - che recita:
In assenza del codice fiscale del condominio, i contribuenti, per beneficiare della detrazione per gli interventi edilizi e per gli interventi di riqualificazione energetica realizzati su parti comuni di un condominio minimo, per la quota di spettanza, possono inserire nei modelli di dichiarazione le spese sostenute utilizzando il codice fiscale del condòmino che ha effettuato il relativo bonifico.
Nulla fa escludere che il CF utilizzato in dichiarazione sia il proprio per ciascuno dei condomini
 

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