Valerio Vegni
Membro Ordinario
Salve,
il quesito odierno verte sulla compatibilità dell'impianto di riscaldamento a gasolio con la nuova a caldaia a metano di prossima installazione.
In edificio di 4 piani fuori terra, nel 1970 è stato realizzato impianto di riscaldamento centralizzato a gasolio con caldaia a basamento di marca baltur (se esisteva...), e scaldabagni elettrici, e cucina con bombola.
Oggi si vorrebbe sostituire la caldaia a basamento con una nuova a metano, ed installare il metano per la cucina.
Si vorrebbe lasciare invariato l'impianto esistente.
Tre piani non intendono aderire all'utilizzo della nuova caldaia per il momento, in quanto piano terra e primo sono commerciali e già autonomi per riscaldamento con climatizzatore caldo-freddo e scaldabagno per la poca acqua calda che consumano, ed il terzo è disabitato.
Per cui la nuova caldaia dovrebbe fornire riscaldamento e acqua calda per un solo appartamento di 125 mq con un bagno ed una cucina e n. 6 radiatori.
Vista la spesa da sostenere singolarmente, da una prima sommaria ricerca si è trovata una caldaia Vaillant a circa 4000 euro per 23/24 kw.
Visto l'impianto funzionante.
Visti gli incentivi fiscali ancora vigenti.
Si vorrebbe sostituire soltanto la caldaia appunto.
Ed allacciare tutte le alimentazioni necessarie alle utenze dell'appartamento che utilizzerà la caldaia, quindi elettricità, acqua, metano, effettuando i dovuti collegamenti a norma di legge ma lasciando i vari contatori nelle loro posizioni originarie salvo quello del gas che potrebbe essere installato nel muro esterno del locale termico. I locali da attraversare sono tutti confinanti e di proprietà esclusiva e coincidente con il committente.
Alcuni vincoli attuali sono:
1) Autoclave distante circa 12 metri in linea ed al piano con il locale termico.
2) Contatore acqua ed ingresso acqua vicino all'autoclave.
3) Utenza metano con contatore da installare a scelta al terzo piano oppure accanto al locale termico a piano terra vicino alla condotta del gas.
4) Utenza idrica,metano,elettrica utilizzate sono di un solo intestatario, coincidente con il committente.
5) Contatore elettrico a circa 15 metri lineari dal locale termico, ma presa più vicina a circa 12 metri.
6) Il metano sarà utilizzato anche per la cottura dei cibi, per cui anche se il contatore verrà posato a piano terra, il metano dovrà essere portato alla cucina del secondo piano con condotta già esistente, è presente al momento l'attacco del contatore sulla parete del locale termico ma all'altezza della ringhiera del balcone del secondo piano.
Quindi viste le attuali collocazioni dei vari elementi abbastanza in linea sia orizzontale che verticale, e vista la presenza di un impianto funzionante, non dovrebbe essere difficile la sostituzione della sola caldaia ed il mantenimento dello stato attuale. Ovviamente fatte salve le eventuali incompatibilità dei tubi e/o altri elementi.
L'operazione è fattibile ed a quale indicativo costo?
Grazie
il quesito odierno verte sulla compatibilità dell'impianto di riscaldamento a gasolio con la nuova a caldaia a metano di prossima installazione.
In edificio di 4 piani fuori terra, nel 1970 è stato realizzato impianto di riscaldamento centralizzato a gasolio con caldaia a basamento di marca baltur (se esisteva...), e scaldabagni elettrici, e cucina con bombola.
Oggi si vorrebbe sostituire la caldaia a basamento con una nuova a metano, ed installare il metano per la cucina.
Si vorrebbe lasciare invariato l'impianto esistente.
Tre piani non intendono aderire all'utilizzo della nuova caldaia per il momento, in quanto piano terra e primo sono commerciali e già autonomi per riscaldamento con climatizzatore caldo-freddo e scaldabagno per la poca acqua calda che consumano, ed il terzo è disabitato.
Per cui la nuova caldaia dovrebbe fornire riscaldamento e acqua calda per un solo appartamento di 125 mq con un bagno ed una cucina e n. 6 radiatori.
Vista la spesa da sostenere singolarmente, da una prima sommaria ricerca si è trovata una caldaia Vaillant a circa 4000 euro per 23/24 kw.
Visto l'impianto funzionante.
Visti gli incentivi fiscali ancora vigenti.
Si vorrebbe sostituire soltanto la caldaia appunto.
Ed allacciare tutte le alimentazioni necessarie alle utenze dell'appartamento che utilizzerà la caldaia, quindi elettricità, acqua, metano, effettuando i dovuti collegamenti a norma di legge ma lasciando i vari contatori nelle loro posizioni originarie salvo quello del gas che potrebbe essere installato nel muro esterno del locale termico. I locali da attraversare sono tutti confinanti e di proprietà esclusiva e coincidente con il committente.
Alcuni vincoli attuali sono:
1) Autoclave distante circa 12 metri in linea ed al piano con il locale termico.
2) Contatore acqua ed ingresso acqua vicino all'autoclave.
3) Utenza metano con contatore da installare a scelta al terzo piano oppure accanto al locale termico a piano terra vicino alla condotta del gas.
4) Utenza idrica,metano,elettrica utilizzate sono di un solo intestatario, coincidente con il committente.
5) Contatore elettrico a circa 15 metri lineari dal locale termico, ma presa più vicina a circa 12 metri.
6) Il metano sarà utilizzato anche per la cottura dei cibi, per cui anche se il contatore verrà posato a piano terra, il metano dovrà essere portato alla cucina del secondo piano con condotta già esistente, è presente al momento l'attacco del contatore sulla parete del locale termico ma all'altezza della ringhiera del balcone del secondo piano.
Quindi viste le attuali collocazioni dei vari elementi abbastanza in linea sia orizzontale che verticale, e vista la presenza di un impianto funzionante, non dovrebbe essere difficile la sostituzione della sola caldaia ed il mantenimento dello stato attuale. Ovviamente fatte salve le eventuali incompatibilità dei tubi e/o altri elementi.
L'operazione è fattibile ed a quale indicativo costo?
Grazie