razzismo vuol dire credere che una razza sia inferiore ed una superiore. Non vuol dire altro. Ci sono diverse idee razziste: quelle del colore della pelle, quelle di determinate popolazioni, quelle della provenienza geografica. Negli anni cinquanta/sessanta le popolazioni del nord Italia, che tramite i governanti avevano depredato ed impoverito le popolazioni del sud Italia arricchendosi delle derrate alimentari che a loro mancavano, erano razziste. Si diceva che coltivavano dentro le vasche da bagno perchè non sapevano a cosa servissero...infatti c'era l'acqua per irrigare le piante di pomodoro...Era vietato in molti luoghi, come negli Usa per i negri, l'entrata per i napoletani, calabresi, pugliesi e siculi. Vivevano in quattro cinque famiglie in pochi metri quadri pagando l'iradiddio. Erano relegati nei bassifondi, nelle "fogne" si diceva perchè rubavano, erano puzzolenti, i terroni. Le loro donne non potevano uscire di casa se non accompagnate e due passi indietro al marito, le loro figlie potevano essere uccise per la vergogna se avevano copulato. (la legge lo permetteva, lapidate? quasi...Accoltellate? certo!)Nessun rapporto con quelli del nord. Non sapevano usare la parola depravati, ma il senso era quello. Il diavolo, Dio ci protegga. Perchè Dio vincerà i torinesi così chiusi, i milanesi, i veneti.Con le loro donne sempre mezze svestite, con la gonna sopra al ginocchio. Gente, quella del sud che vive stipata come bestie (ma come faranno a vivere così?) dentro case malsane sporche, persone di cui non ti puoi fidare. Ladri, mafiosi, camorristi, col coltello sempre pronto. E neanche sanno lavorare. no no no! non vogliono proprio lavorare. sempre ad attaccare briga!!
No caro @
jac1.0 mi dispiace non mi hanno mai borseggiato perchè la metro l'avrò presa 4 o 5 volte.