Adriano Giacomelli

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Proprietario Casa
Infatti, chiedo scusa ma non volevo sottolineare insensibilità di alcuno, anzi mi confermi di aver fatto un tentativo. D'altronde capirai che ottenere che un locatore sfratti un conduttore perché affetto da depressione è cosa ardua.
 

Franci2

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Q
Infatti, chiedo scusa ma non volevo sottolineare insensibilità di alcuno, anzi mi confermi di aver fatto un tentativo. D'altronde capirai che ottenere che un locatore sfratti un conduttore perché affetto da depressione è cosa ardua.
Si infatti è molto difficile! Non ti preoccupare non mi sono offesa, mi ero dimenticata di citare il fatto di aver provato 'con le buone' senza aver ottenuto niente.
Grazie comunque a tutti per i mille consigli! Se riesco in qualche modo a risolvere vi scrivo come ho fatto nel caso (spero vivamente di no) qualcuno si trovi in questa situazione!
 

gigi10

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie Uva per la risposta documentata, ma mi sembra si tratti un caso molto particolare in quanto si parla sia di norme che devono essere presenti nel regolamento di condominio, sia valevole nel solo caso questo sia espressamente richiamato nel contratto di locazione.
Cioè sembra che si dica "l'inquilino viola il regolamento, tu hai messo nel contratto che deve rispettarlo, quindi non puoi esimerti dall'agire" e quindi un richiamo al "buon padre di famiglia".
Nel caso non fossimo in questa fattispecie?
Se nel contratto di locazione non fosse prevista la clausola espressa si può dare per implicita e costituisce un reale strumento per iniziare uno sfratto?
Grazie ancora per i vostri pareri
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
mi sembra si tratti un caso molto particolare in quanto si parla sia di norme che devono essere presenti nel regolamento di condominio, sia valevole nel solo caso questo sia espressamente richiamato nel contratto di locazione.
Se stiamo parlando di un appartamento ubicato in un condominio è quasi certo che quel condominio abbia un regolamento.
Per quanto riguarda il contratto di locazione, la clausola che impone al conduttore di rispettare il regolamento dello stabile è quasi sempre presente. La si trova anche nei fac-simile dei contratti pubblicati in rete e in quelli prestampati che si acquistano nei negozi specializzati.

Quindi dal punto di vista giuridico mi pare incontestabile che il conduttore debba osservare il regolamento di condominio.
Come è incontestabile che non esiste alcun rapporto tra il Condominio e il conduttore di un condòmino.

Detto ciò, è ovvio che se la questione non si risolve bonariamente (cosa più che auspicabile!) il condòmino/locatore non potrà far altro che iniziare un'azione legale nei confronti del suo inquilino. E la decisione in merito spetta al giudice che esaminerà il caso, ascolterà le versioni delle parti in causa e dei testimoni.

Questo anche nel caso che ipotizzi tu (non esiste il regolamento di condominio e/o il contratto di locazione non cita espressamente l'obbligo del conduttore di rispettarlo).
Perché quando c'è una controversia e le parti non raggiungono un accordo tra loro, non resta che ricorrere al giudice o eventualmente tentare prima la strada della mediazione.
Questa potrebbe essere una buona idea: cercare di raggiungere un accordo tramite uno dei vari organismi di conciliazione che forniscono il servizio a costi contenuti.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Il problema non è del locatore, ma dell'inquilino sotto con il locatario sopra, che dovrà usare tutto il senso civico, e il sottostante sopportare per essere un comunista
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Il problema non è del locatore, ma dell'inquilino sotto con il locatario sopra
Invece il problema è del locatore, perché ha l'onere di vigilare che il suo inquilino (quello che chiami "il locatario sopra") rispetti il regolamento condominiale; quindi non disturbi "l'inquilino sotto" (che magari non è inquilino ma condòmino!).

Occorre ricordare che il Condominio (quindi tutti i condòmini) è estraneo ai rapporti intercorrenti tra un condòmino e il suo inquilino.
Quindi spetta al condòmino/locatore attivarsi per risolvere il problema.
 

Franci2

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Il problema non è del locatore, ma dell'inquilino sotto con il locatario sopra, che dovrà usare tutto il senso civico, e il sottostante sopportare per essere un comunista
Innanzitutto concordo con uva! Il problema è del locatore e come ha ipotizzato giustamente io non sono un inquilino ma un condòmino e quindi pretendo il rispetto delle regole del condominio. Sicuramente la sottoscritta (o inquilina di sotto) non sopporta perché da che mondo e mondo il domicilio/residenza sono luoghi di riposo e tranquillità e ogni condomino, inquilino o ospite deve godere di questo diritto!
Il problema è tra me e l'inquilina di sopra, certo, ma il locatore deve comunque prodigarsi per poter risolvere il problema dato che è di sua competenza il rapporto con la signora
 

gigi10

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie ancora Uva per le risposte precise.
Personalmente direi che ci sono poche certezze, nel senso che poi concretamente le cose sono probabilmente molto complesse (per solo esempio, chi "certifica" il mancato rispetto del regolamento per potere andare in causa con um minimo di possibilità di successo? Non so se e' imputabile al locatore il non attivarsi se ritiene che le lamentele siano troppo generiche o comuque non motivate a sufficienza per una causa).

Nel caso descritto chi crede veramente che il locatore abbia qualche probabilità di successo in giudizio, in presenza di comportamenti legati ad una malattia?

Credo che si possa dire che l'attore primario sia comunque l'amministratore e si confermi che il locatore non possa lavarsene le mani, e fungere perlomeno da messagger.

Grazie ancora
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Concordo con @Franci2 e con @gigi10 .

Problemi come quello in esame non sono di facile soluzione. Ma si può almeno tentare!
E' essenziale che ci sia una documentazione scritta (la raccomandata che consigliavo nel mio post n. #2) e dei testimoni che siano disposti appunto a testimoniare.
Poi si proceda secondo buon senso. Se la signora "disturbatrice" incolpevole è probabilmente malata io interesserei i servizi sociali.

Ricordo un caso difficile alcuni anni fa: un'anziana che abitava da sola in affitto in un condominio aveva seri problemi di salute. Non aveva né parenti stretti né i mezzi per pagarsi una badante. I condòmini vicini di casa (che la aiutavano per quanto possibile) visto che la situazione non era più gestibile si rivolsero al locatore. Il quale si rivolse al medico di base dell'anziana inquilina, che a sua volta interpellò l'assistente sociale di zona. Alla fine (dopo circa un anno) le fu trovata una sistemazione in una r.s.a. comunale.
 

AZALEA

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Ho avuto problemi di questo genere anni fa. la famigliola ( madre due figli e convivente ) possedeva un grosso cane lupo che , lasciato solo sul balcone di casa ululava e abbaiava tutto il giorno. I figli ( 6/16 anni) rientravano all'ora di cena,gli adulti invece avevano un PAB con paninoteca e lavoravano fino a tardi. Al rientro , facevano le docce , facevano conversazione, qualche volta litigavano e tenevano la TV ad alto volume per buona parte della notte. i vicini, mi telefonavano in piena notte per lamentarsi e imprecare ed io non sapevo proprio come liberarmene.
Qualche santo deve avermi aiutata, perché hanno accettato di andarsene dietro un congruo " rimborso spese di trasloco " Ho cercato di prenderli con le buone e mi è andata bene. Era un appartamento arredato . Del cane, naturalmente, non ne sapevo niente. Adesso è la prima cosa che chiedo !!
 

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