vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Non confondiamo la “pubblica utilità”= beneficio per TUTTI,
per TUTTI chi? la pubblica utilità esprime un concetto di utilità per un gruppo di persone non per tutti i cittadini della nazione.
Francamente sono stupito da questa tua posizione forse bisognerebbe intendersi su cosa intendi per "pubblica utilità".
Secondo te, per esempio, i contadini della Val Formazza hanno ragione di dolersi dell'essere stati espropriati di parte del loro campi per far posto all'elettrodotto che porta la corrente in parte del Piemonte orientale perché a suo tempo non sono stati risarciti secondo le loro ambizioni?
Tra l'altro questo ragionamento varrebbe anche per autostrade e ferrovie: non uso il treno e non ho la macchina perché devo essere espropriato del mio terreno per far passare le auto degli altri o i treni per andare da Milano a Bari?.
La prima Legge sull'esproprio per pubblica utilità risale alla Legge 2359/1865 e finisce con i più recenti D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni dalla L. 11 settembre 2020, n. 120.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se è "servitù" il rimborso è valutato sul controvalore nel momento in cui si forma.
Nulla può essere preteso per mitato valore area...ma come tutte le servitù il proprietario del fondo servente potrà chiedere un diverso posizionamento pagando gli eventuali oneri.
Il fatto è che l'enel generalmente eseguiva gli elettrodotti d'imperio e mi risulta che non pagasse né occupazione né indennità.
Al mio paese, un grosso elettrodotto, di rete primaria con tralicci dell'alta tensione, attraversa tutta la zona industriale, escludendo tutta la fascia dalla possibilità edificatoria con conseguente notevole danno per i proprietari dei terreni sottostanti, oltre ad una fascia di rispetto di oltre 10 m dall'asse del traliccio. L'elettrodotto è stato realizzato tanti anni fa, sembra senza alcuna pratica d'esproprio ed oggi vincola una fascia di circa 20 m di inedificabilità.
Non solo, se malauguratamente per la realizzazione della rete di distribuzione un proprietario avesse pretese il pagamento di un'indennità, nel momento in cui avesse necessità di eliminare il palo o lo volesse traslare, la società elettrica potrebbe rifiutarsi, essendo quell'area di sua proprietà, relativamente alla sede dei pali di sostegno e di servitù per tutta la linea.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Al mio paese, un grosso elettrodotto, di rete primaria con tralicci dell'alta tensione, attraversa tutta la zona industriale,
cioè vuoi dire che c'era una fiorente Z. I. in un luogo di Selargius e l'ENEL ci ha piazzato i tralicci senza chiedere nulla a nessuno?
La costruzione di un elettrodotto coattivo implica una servitù coattiva sui
fondi interessati, riconosciuta dall’art. 1056 del codice civile e normata dal R.D. 1775/1933 inerente al testo unico sulle acque e sugli impianti elettrici.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
cioè vuoi dire che c'era una fiorente Z. I. in un luogo di Selargius e l'ENEL ci ha piazzato i tralicci senza chiedere nulla a nessuno?
No, la zona industriale è stata individuata successivamente. Ma, mentre tutta l'area adiacente è stata valorizzata, quella fascia di 20 m circa a cavallo dell'asse dell'elettrodotto è rimasto inedificato sebbene parzialmente interno ai lotti, con distanza di rispetto dallo stesso. Non mi risulta che nessuno, almeno dei miei clienti abbia avuto alcuna indennità.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
La cosa curiosa di queste infrastrutture è che difficilmente interessano i terreni del sindaco o di altri amministratori. Gli indennizzi sono spesso assenti (se Gianco ha detto il vero) o ridicoli.
Ma ancora più curiosa è l’operazione inversa.
Una tipica opera di interesse pubblico sono le ferrovie: dubito fortemente che FS abbia acquistato i terreni che attraversa: fin qui secondo prassi.
Mi risulta poi che con la dismissione di alcune tratte, leggi tratta costiera da San Lorenzo a Bordighera fortunatamente convertita in meravigliosa pista ciclabile, alcuni privati interessati nei tratti di attraversamento urbano, leggi Arma di Taggia, abbiano “riacquistato” a prezzo di mercato da FS una fascia limitrofa al loro appezzamento.

Quanto alle “tariffe” di esproprio, … meglio tacere. In certe situazioni sarebbe più decoroso azzerarle addirittura e mettere una targa ricordo: “Tratta offerta da Mario Rossi”
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
No, la zona industriale è stata individuata successivamente. Ma, mentre tutta l'area adiacente è stata valorizzata,

Allora quella zona si è riqualificata perché si sono create le condizioni per lo sviluppo industriale...e si torna a quanto avevo scritto: comodità o caverna?

È la solita invidia e cupidigia.

Ps.
Non sono di certo un difensore dei "potenti/enti/lobby" ...ma chi ha ceduto "gratuitamente/senza protestare" pianga se stesso e non chi ha profittato.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Allora quella zona si è riqualificata perché si sono create le condizioni per lo sviluppo industriale...e si torna a quanto avevo scritto: comodità o caverna?
L'elettrodotto è stato realizzato non so quanti anni fa, ma certamente tanti. E passa all'esterno del perimetro urbano, dove oltre la ss 554, circonvallazione esterna a: Cagliari, la sua frazione, Pirri ed ai paesi adiacenti: Monserrato, Selargius, Quartucciu e Quartu Sant'Elena. In occasione della redazione del piano della zona industriale a NE della citata strada, l'elettrodotto sostenuto da due coppie di tralicci con 4 tralicci attraversa la zona produttiva, che puoi notare nella planimetria che allego.
Ovviamente l'area sottostante è stata destinata a viabilità o piazzali interni alle attività. Anche se, stranamente, qualche fabbricato anche se solo piano terra è stato realizzato. Altri non hanno rispettato le distanza dagli elettrodotti. Ma questa è un'altra storia.
 

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