Giustamente @noel ferra evidenzia che l'elettrodotto, sospeso su tralicci, nel suo percorso costituisce una servitù che pone dei vincoli che, a seconda della tensione d'esercizio, estende il vincolo di inedificabilità sottostante estesa per una fascia di rispetto laterale. Mentre il traliccio con la sua estensione occupa generalmente un quadrato con i plinti in calcestruzzo posizionati sui quattro vertici. Le planimetrie catastali con il tracciato e la posizione dei tralicci sono in possesso di Terna, ex Enel. Sulle mappe catastali non c'è traccia del loro percorso. Normalmente gli elettrodotti sono stati realizzati senza provvedere all'esproprio e/o costituzione di servitù concordate con le proprietà. O quantomeno, per quanto abbia affrontato questo problema più volte non ho trovato prove di accordi preliminari con i privati.