Salve a tutti, sono un nuovo utente, mi è stato segnalato il vostro sito e spero che possiate aiutarvi. In futuro spero di poter contraccambiare in qualche modo.
Cerco di esporre la situazione nel modo più chiaro possibile. Vi chiedo gentilmente,se possibile, di riportarmi i riferimenti
normativi precisi in modo che io possa riportarli in una raccomandata che sia chiarificatrice in tal senso.
Situazione generale :
Sono proprietario di un appartamento all'interno di una palazzina quadrifamiliare senza amministratore.
Dei quattro appartamenti che la compongono soltanto uno è abitato per l'intero anno, gli altri (compreso il mio) sono abitati
soltanto nei mesi estivi.
Tutti e quattro gli appartamenti hanno l'accesso alla tromba delle scale ma i due posti al piano terra hanno deciso di non
utilizzare tale accesso ma utilizzare esclusivamente quello dal giardino, di fatto quindi la tromba delle scale è utilizzata
soltanto dal condomino che vi abita per tutto l'anno (da ora in poi chiamato Gianni) ed io (soltanto nei mesi estivi o con
sporadiche visite all'alloggio).
Sul retro della palazzina è presente uno spazio condominiale di proprietà mia e di "Gianni" al 50%, tale spazio non è frazionato in
nessun modo e mai è stato stipulato un metodo concordato di sfruttamento.
I quesiti sono tre.
1° Quesito :
La tromba delle scale dispone di un contatore della corrente e tale contratto è intestato (da sempre) a "Gianni" e ne ha gestito
sempre in prima persona i pagamenti, adesso non sto a dilungarmi su come tali pagamenti venissero effettuati e quantificati
altrimenti farei un pastrocchio nel post ma la domanda è semplice.
Per legge come andrebbe quantificato l'importo da saldare per i singoli condomini? Il fatto che io non utilizzi per l'intero anno
l'appartamento comporta qualcosa? Il fatto che due condomini abbiano deciso di non sfruttare tale ingresso (ma di fatto possano
fisicamente accedervi) comporta qualcosa?
Solitamente tali contratti a chi vengono intestati? E come vengono gestiti?
Il fatto che "Gianni" abbia il contratto a lui intestato che diritti/doveri gli comporta?
2° Quesito :
Il secondo quesito è collegato al terzo, in pratica "Gianni" sfruttando il fatto che io non abito nella palazzina e che gli altri
due condomini non sfruttano la tromba delle scale utilizza quest'ultima e l'androne come se fosse di sua proprietà, lasciando
mobili,biciclette e tutto ciò che decide di lasciarci.
Anche in questo caso cosa stabilisce la legge?
E per le pulizie delle scale/androne cosa stabilisce la legge? Considerata la situazione descritta sopra (circa lo sfruttamento).
3° Quesito :
Dicevo che questo punto è collegato al secondo in quanto il piazzale condominiale di proprietà al 50% viene sfruttato da "Gianni"
come fosse suo, parcheggiando auto, piazzando biciclette, stendibiancheria, lavelli ecc
Tale spazio non è mai stato frazionato e tale pratica è di difficile attuazione senza pregiudicarne di fatto l'utilizzabilità ma io
vorrei evitare che a lungo andare diventi di sua proprietà e comunque ne voglio rivendicare l'uso.
Anche in questo caso cosa stabilisce la legge?
Come posso tutelarmi anche in maniera indiretta? Voglio dire, se ci porto anche qualcosa di mio in qualche modo ne rivendico la
proprietà evitando brutti scherzi?
Nel caso fossero necessari dei chiarimenti sarò ben lieto di darli, se necessario via messaggio privato.
CONCLUSIONI
Vi sto chiedendo queste informazioni perchè con "Gianni" non c'è modo di parlare civilmente (strano eh!) e quindi vorrei mandare
una raccomandata dove indicare punto per punto diritti e doveri dei vari condomini per mettere in chiaro cosa stabilisce la legge e
chiedere di attenersi ad essa.
Se qualche amministratore esperto mi sapesse illustrare con chiarezza tale argomento (anche via email/fax), riportandomi
riferimenti normativi precisi posso anche ovviare in qualche modo al disturbo (magari contattatemi in privato e vi passo l'email).
La richiesta è seria e necessito di risposte serie, se possibile
Grazie a tutti ed in maniera particolare a chi mi vorrà aiutare.
Cerco di esporre la situazione nel modo più chiaro possibile. Vi chiedo gentilmente,se possibile, di riportarmi i riferimenti
normativi precisi in modo che io possa riportarli in una raccomandata che sia chiarificatrice in tal senso.
Situazione generale :
Sono proprietario di un appartamento all'interno di una palazzina quadrifamiliare senza amministratore.
Dei quattro appartamenti che la compongono soltanto uno è abitato per l'intero anno, gli altri (compreso il mio) sono abitati
soltanto nei mesi estivi.
Tutti e quattro gli appartamenti hanno l'accesso alla tromba delle scale ma i due posti al piano terra hanno deciso di non
utilizzare tale accesso ma utilizzare esclusivamente quello dal giardino, di fatto quindi la tromba delle scale è utilizzata
soltanto dal condomino che vi abita per tutto l'anno (da ora in poi chiamato Gianni) ed io (soltanto nei mesi estivi o con
sporadiche visite all'alloggio).
Sul retro della palazzina è presente uno spazio condominiale di proprietà mia e di "Gianni" al 50%, tale spazio non è frazionato in
nessun modo e mai è stato stipulato un metodo concordato di sfruttamento.
I quesiti sono tre.
1° Quesito :
La tromba delle scale dispone di un contatore della corrente e tale contratto è intestato (da sempre) a "Gianni" e ne ha gestito
sempre in prima persona i pagamenti, adesso non sto a dilungarmi su come tali pagamenti venissero effettuati e quantificati
altrimenti farei un pastrocchio nel post ma la domanda è semplice.
Per legge come andrebbe quantificato l'importo da saldare per i singoli condomini? Il fatto che io non utilizzi per l'intero anno
l'appartamento comporta qualcosa? Il fatto che due condomini abbiano deciso di non sfruttare tale ingresso (ma di fatto possano
fisicamente accedervi) comporta qualcosa?
Solitamente tali contratti a chi vengono intestati? E come vengono gestiti?
Il fatto che "Gianni" abbia il contratto a lui intestato che diritti/doveri gli comporta?
2° Quesito :
Il secondo quesito è collegato al terzo, in pratica "Gianni" sfruttando il fatto che io non abito nella palazzina e che gli altri
due condomini non sfruttano la tromba delle scale utilizza quest'ultima e l'androne come se fosse di sua proprietà, lasciando
mobili,biciclette e tutto ciò che decide di lasciarci.
Anche in questo caso cosa stabilisce la legge?
E per le pulizie delle scale/androne cosa stabilisce la legge? Considerata la situazione descritta sopra (circa lo sfruttamento).
3° Quesito :
Dicevo che questo punto è collegato al secondo in quanto il piazzale condominiale di proprietà al 50% viene sfruttato da "Gianni"
come fosse suo, parcheggiando auto, piazzando biciclette, stendibiancheria, lavelli ecc
Tale spazio non è mai stato frazionato e tale pratica è di difficile attuazione senza pregiudicarne di fatto l'utilizzabilità ma io
vorrei evitare che a lungo andare diventi di sua proprietà e comunque ne voglio rivendicare l'uso.
Anche in questo caso cosa stabilisce la legge?
Come posso tutelarmi anche in maniera indiretta? Voglio dire, se ci porto anche qualcosa di mio in qualche modo ne rivendico la
proprietà evitando brutti scherzi?
Nel caso fossero necessari dei chiarimenti sarò ben lieto di darli, se necessario via messaggio privato.
CONCLUSIONI
Vi sto chiedendo queste informazioni perchè con "Gianni" non c'è modo di parlare civilmente (strano eh!) e quindi vorrei mandare
una raccomandata dove indicare punto per punto diritti e doveri dei vari condomini per mettere in chiaro cosa stabilisce la legge e
chiedere di attenersi ad essa.
Se qualche amministratore esperto mi sapesse illustrare con chiarezza tale argomento (anche via email/fax), riportandomi
riferimenti normativi precisi posso anche ovviare in qualche modo al disturbo (magari contattatemi in privato e vi passo l'email).
La richiesta è seria e necessito di risposte serie, se possibile
Grazie a tutti ed in maniera particolare a chi mi vorrà aiutare.