Antefatto:
sebbene avessi riatto da poco (inizio dicembre 2011) tutte le pratiche per mettere a norma la mia attività di CAV NON-Imprenditoriale (basandomi su quanto richiesto dalla provincia di Roma....e convalidato da RomaCapitale con tanto di timbri) - la mia attivitò deve cessare perchè
....e quindi "pare", che il comune può annullare qualunque autorizzazione, anche se rileva la difformità dopo più di un anno.
quindi, giacchè non posso appellarmi (e per necessità familairi meglio non demordere) debbo trovare altra soluzione "alternativa"
la migliore soluzione possibile (più vicina alla realta) è quella di commutare in AFFITTACAMERE
....ma ahimè è obbligatorio aprire una P.IVA (almeno nel Lazio)
ma ho paura di fare (come si dice a Roma) una "fregnaccia" : cioè perdere soldi e tempo...in attesa di chissà quale proventi
in particolare :
> oltre ad aprire una p.IVA (quale tipo...giacchè sono già (per ora) "felicemente dipendente" ?)
> quali sono gli adempimenti normativi (fiscali ed amministrativi) da dover adempiere PRIMA e DURANTE (e speriamo mai....DOPO) ?
> quali sono i costi (circa) da dover anticipare...e quali sono i normali "costi di mantenimento" per l'attvità ?
e sopratutto, è consigliabile un commercialista (normale costo?) oppure si potrebbe gestire "in proprio" ? (attualmente io e mia moglie facciamo il 730 unificato ...cosa si dovrà fare dopo ?)
"se" però avete da propormi alternative LEGALI, meglio : ho tempo per prendere una decisione finale...sino all'8 gennaio
grazie a tutti....a buon rendere
sebbene avessi riatto da poco (inizio dicembre 2011) tutte le pratiche per mettere a norma la mia attività di CAV NON-Imprenditoriale (basandomi su quanto richiesto dalla provincia di Roma....e convalidato da RomaCapitale con tanto di timbri) - la mia attivitò deve cessare perchè
- la mia CAV non ha soggiorno di 14 mq (come risulta da piantina che ho presentato) ...bensi 12 mq
- ... anche se le norme di apertura CAV (2011 valide per la provincia) testualmente recitava "L’immobile deve essere dotato di soggiorno con angolo cottura o cucina dove gli ospiti possano consumare i pasti – non è richiesta una superficie minima"
....e quindi "pare", che il comune può annullare qualunque autorizzazione, anche se rileva la difformità dopo più di un anno.
quindi, giacchè non posso appellarmi (e per necessità familairi meglio non demordere) debbo trovare altra soluzione "alternativa"
la migliore soluzione possibile (più vicina alla realta) è quella di commutare in AFFITTACAMERE
....ma ahimè è obbligatorio aprire una P.IVA (almeno nel Lazio)
ma ho paura di fare (come si dice a Roma) una "fregnaccia" : cioè perdere soldi e tempo...in attesa di chissà quale proventi
in particolare :
> oltre ad aprire una p.IVA (quale tipo...giacchè sono già (per ora) "felicemente dipendente" ?)
> quali sono gli adempimenti normativi (fiscali ed amministrativi) da dover adempiere PRIMA e DURANTE (e speriamo mai....DOPO) ?
> quali sono i costi (circa) da dover anticipare...e quali sono i normali "costi di mantenimento" per l'attvità ?
e sopratutto, è consigliabile un commercialista (normale costo?) oppure si potrebbe gestire "in proprio" ? (attualmente io e mia moglie facciamo il 730 unificato ...cosa si dovrà fare dopo ?)
"se" però avete da propormi alternative LEGALI, meglio : ho tempo per prendere una decisione finale...sino all'8 gennaio
grazie a tutti....a buon rendere