Gianco

Membro Storico
Professionista
Il tecnico non era tenuto a verificare che tutti i proprietari firmassero davanti a lui perché lui potesse garantire della regolarità dell'operazione.
 

braccella

Membro Attivo
Proprietario Casa
:disappunto:ma che discorsi sono? il tecnico è tenuto a sapere che ci sono 3 comproprietari e non due...com'è che se si vuole vendere occorre firmare in presenza di un notaio o perlomeno esibire firma autenticata e per autorizzazioni ad eseguire lavori va bene se non ci sono tutte le firme o se ci sono non sono "certe"? questa cosa proprio non me la spiego...
 
O

Ollj

Ospite
Se fosse cone dice lei, stante una minoranza dissenziente e con l'intenzione di non firmare alcuna autorizzazione, nessun lavoro di ristrutturazione sarebbe possibile!
Quando si presenta una domanda di intervento edilizio, l'avente titolo, quale committente, firma la richiesta ed il tecnico assevera la domanda, mai certifica l'autenticità della furma apposta.
Se poi vi sono più comproprietari, il Comune di solito vincola uno di essi a dichiarare che, non avendo la titolarità esclusiva all'esecuzione dell'intervento, dispone comunque della dichiarazione di assenso dei terzi titolari di altri diritti reali od obbligatori. Ergo la responsabilità penale è del committente, non del tecnico che assevera.
 

rita dedè

Membro Attivo
Proprietario Casa
@braccella,
Perché non provi ad andare a trovare i tuoi parenti?
E ci parli?
Afrontarli?
Faccia a faccia?
A volte, la difficoltà più grossa, è parlare faccia a faccia .........
Se Maometto non va alla montagna,
È la montagna che va da Maometto.......
 

griz

Membro Storico
Professionista
Davvero? Io ho il pin dell'Agenzia delle Entrate per privati e un immobile in comproprietà, tuttavia l'Agenzia delle Entrate non mi fornisce i nomi degli altri comproprietari.
io come geometra ho una convenzione con Geoweb e posso accedere agli archivi catastali dal mio computer, ovviamente sono tenuto a farlo per scopi legati alla mia professione e ogni accesso viene registrato e mi si potrebbe chiedere conto, e l'accesso prevede quindi lo specifico incarico professionale, credo che per i privati sia possibile solo per le proprie proprietà.
Il tecnico incaricato pavrebbe potuto acertarsi che i proprietari fossero d'accordo ma darlo anche per scontato.
Capisco che bracella sia arrabbiata ma il tecnico è il meno colpevole di tutti
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Quando tu presenti una pratica edilizia vanno allegate tante autocertificazioni con copia del documento d'identità dalla quale risulta che il dichiarante è comproprietario ed una serie di menate.
Le visure che si fanno con Geoweb non devono essere autorizzate, il professionista fa tutte quelle che vuole. Può conoscere tutte le proprietà di tizio in tutto il territorio nazionale, può sapere se sono esclusivamente sue o se è comproprietario. Ricordiamoci che il catasto non garantisce la proprietà.
Mentre se richiedi la copia delle planimetrie di qualsiasi unità immobiliare urbana, devi essere delegato dall'intestatario o da un suo, dichiarato, erede e conservare la delega con copia del documento per cinque anni a disposizione per un eventuale controllo dagli orfani preposti per garantire la privacy.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'ho voluto rimarcare perché c'è molta gente che si accontenta di verificare la proprietà andando a vedere l'intestazione catastale che risulta dalla visura. In realtà non necessariamente è proprietario, di certo è intestatario.
 
O

Ollj

Ospite
Potrà benissimo presentarsi altri che, pur non comparendo in anagrafica catastale, certo del proprio titolo, dia mandato, assumendosene la responsabilità, per lo svolgimento di pratica amministrativo/abilitativa. Il tecnico farà cosa legittima nell'adempiere al mandato. Il committente mandante risponderà del tutto tenendo indenne il mandatario.
 

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