Elisabetta48

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Proprietario Casa
Eccomi. Ho letto i vostri interventi e ve ne ringrazio, ho poi passato la giornata a calibrare una prima risposta ad amministratrice e ditta.

I problemi emersi sono di doppia natura. Oggi ho affrontato il primo, di cui non eravamo consapevoli: una pattuizione che ci accordava uno sconto in fattura parziale di € 13.547,45 (il 63% circa sottolineato di @vittorievic), mentre la fatturazione è stata fatta sullo sconto massimo del 90% (19.408,95 €). Gli 8.018,05 €, che nell'accordo stipulato "restavano a carico del condominio", erano costituiti dal 10% del totale che giustamente dovevemo pagarci e dalla differenza di 5.861, 50 € (già tutto comprensivo di IVA al 10%) che noi avremmo potuto usare direttamente in denuncia dei redditi.
Questi 5.861,50 € ci sono invece stati fatturati come "interessi".
(Per @vittorievic: non abbiamo avuto l'onore di sapere se il credito è stato ceduto a una banca: l'impresa ha risposto che sono affari suoi.)

Ho fatto presente che questa fatturazione non conforme a quanto concordato ha causato un danno ai condomini perchè i 5.861,50 € che avremmo potuto usare in detrazione sono diventati in fattura interessi (senza che questa voce comparisse prima da qualche parte) non detraibili. Danno che diventa duplice nel momento in cui ci si chiede di pagarci pure il 22% di IVA.
Ho chiesto alla amministratrice di individuare insieme alla ditta una soluzione che sani il danno causato dal loro errore e che risolva pure il problema degli interessi, problema che, se la ditta avesse fatturato conformemente agli accordi siglati, non si sarebbe nemmeno posto.
Ovviamente, stigmatizzando di passaggio la disattenzione della amministratrice.
Sentiremo la risposta.

Il secondo problema è quello degli interessi. Per ora l'ho accantonato perchè mi pare prioritario affrontare il primo ma una idea me la sono fatta, spero corretta.
La Risposta dell’Agenzia delle Entrate invocata dall'impresa (n. 243/2022) tratta, come unica novità, il compenso aggiuntivo che il professionista che rilascia l’asseverazione chiede al cliente per l’attualizzazione del credito ricevuto e nulla è variato rispetto alla prassi precedente per quanto riguarda la cessione del credito, restando valida la risposta n. 369 del 24 Maggio 2021, in particolare (pag.7) “… si è del parere che la cessione dei crediti di imposta… se effettuata tra le parti dietro corrispettivo abbia finalità e natura finanziaria, rientrando, agli effetti dell’IVA, tra le operazioni esenti, ai sensi….”

Forse l'impresa si è posta il problema perchè, in effetti, nella pattuizione col condominio di corrispettivo non si è proprio parlato? Forse temono che degli "interessi" che compaiono solo in fattura non accontentino l'Agenzia delle Entrate? Per coprirsi le spalle l'impresa ora vuole pagare un bel po' di IVA così l'Agenzia delle Entrate se ne sta tranquilla. Tanto dovremmo pagare noi...

Sempre a pag.7 del decreto sopra ricordato: In linea generale, ogniqualvolta l’operazione di cessione del credito e’ con finalità di finanziamento, l’operazione rientra tra quelle esenti da IVA (sempre per l’art.10…)

Ho trovato che vi è diverso trattamento IVA per le spese di tipo “accessorio” e per quelle di tipo “autonomo” e che, se non sussiste la natura accessoria, il trattamento IVA del riaddebito sia quello dell’esenzione (ex art. 10, comma 1, n.1 del DPR 633/1972). Il fatto che il condominio avesse deliberato di eseguire i lavori anche se non fosse stato concesso lo sconto in fattura (come risulta da un verbale di assemblea) penso che tolga il carattere di accessorietà all’operazione e la faccia ricadere nell’esenzione: il lavoro sarebbe stato eseguito ugualmente ma è sembrato vantaggioso chiedere un finanziamento all'impresa sotto forma di sconto in fattura.
(??? E' un ragionamento plausibile ???)

Che poi: se fosse una operazione accessoria all'operazione principale, non dovrebbe pagare l'IVA al 10% come il complesso dei lavori??? Mistero...

La questione comunque è verificare cosa si era stipulato in sede di appalto.
Già avranno calcato la mano sui prezzi (tanto col 90 o col 110 il committente non ci bada)... ora sospetto vogliano rifarsi dei problemini successivi ... che non competono al cliente.
Concordo appieno
 

vittorievic

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Proprietario Casa
Questi 5.861,50 € ci sono invece stati fatturati come "interessi".
ma 5861,50 € di interessi su una spesa di 21565,50 significa estinguere il debito in circa 10 anni. Avendo pagato 2.156,55 € la cifra da riscuotere era ancora di entità minore 19.408,95 € (tra l'altro si dovrebbe togliere l'IVA). Non è che tra le pieghe del contratto avete sottoscritto un finanziamento che l'impresa ha stipulato per pagare materiali e operai?
Nei 5.861,53 c'è tutta l'IVA dei 19.408,95 infatti il 22% di 19.408,95 sono 4.269,97 e probabilmente gli interessi della banca IVA compresa.
Materiali al 10% ma la Manodopera e la Direzione Lavori dovrebbe rimanere al 22%.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Secondo me è un'interpretazione molto prudenziale ma sostanzialmente corretta.
Perché chi emette la fattura non è un soggetto che eroga un finanziamento, ma un'Impresa edile che ha svolto i lavori e ha concesso al Condominio lo sconto in fattura addebitando gli oneri connessi.
Ti ringrazio per le osservazioni che ho letto attentamente. Ho già scritto nella mega-risposta precedente le opinioni che mi sono fatta, ma la materia è complessa, le risposte, le risoluzioni, le circolari ... si accavallano e spesso fan sorgere nuovi dubbi interpretativi. Che dire? Con la mia mail di oggi ad amministratrice e impresa, dove evidenzio il danno ricevuto dalla fatturazione non conforme al pattuito, spero di ottenere che rinuncino a chiederci il pagamento dell'IVA.
Quello che proprio non torna è che l'impresa non ci abbia mai quantificato gli oneri connessi: l'accordarci, nella loro proposta, uno sconto parziale (che in fattura non manterranno) mascherando sotto altra voce quello che poi diventerà "interessi" a me sembra uno sporco trucco che non riesco a digerire. Tenterò di oppormi in ogni modo a una richiesta che ritengo iniqua.
Ma intanto, grazie
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Ma intanto, grazie
volevo dire che un 5 o 6 anni fa dovevamo fare dei lavori nel condominio in cui abito; l'impresa aveva fatto un prezzo interessante ma non voleva concordare il saldo del lavoro che eccedesse il collaudo dei lavori. L'impresario ci ha proposto un ulteriore e sostanzioso sconto se accettavamo un suo finanziamento. E' finita che abbiamo cambiato impresa.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Non è che tra le pieghe del contratto avete sottoscritto un finanziamento che l'impresa ha stipulato per pagare materiali e operai?
Non so proprio. Ho chiesto le fatture e la documentazione relativa alla pattuizione intercorsa. Per la pattuizione mi han mandato uno scambio di mail con la proposta che vi ho riportato e con la risposta dell'amministratrice: Va bene accettiamo le proposte di sconto effettuate.
Questo è quanto mi han passato. Se poi mi han tenuto nascosto un mondo intero, non lo posso sapere... ;)
ma la Manodopera e la Direzione Lavori dovrebbe rimanere al 22%
Ho controllato le fatture: è tutto al 10%, anche la manodopera.
In contemporanea la stessa impresa stava eseguendo lavori per il Superbonus. Il Direttore dei Lavori per questi interventi straordinari non credo sia stato nominato: mentre dirigeva per il Superbonus dava un occhio anche al resto. Un occhio chiuso: di fatto i lavori li hanno diretti i condomini quando vedevano qualcosa di male eseguito
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Aggiungo che quanto detto per il bonus al 90% vale identicamente per i paralleli lavori straordinari al 50% : altri 2.326,87 € di "interessi" su cui ora versare l'IVA.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Non capisco cosa intendi.
Lo hai scritto stamattina ma ti rispondo solo ora. Nella mail con cui l'amministratrice ci chiede di versare l'IVA sugli interessi scrive: "Al fine di evitare accertamenti e l'irrogazione di sanzioni si rende necessario adempiere al versamento dell'IVA... ecc..."
Evidentemente qualcuno ha la convinzione che se l'Agenzia delle Entrate vede una bella IVA pagata non perda tempo a fare un accertamento.
Ecco cosa intendevo...
 

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