Finora l'unica che abbia capito il problema "ab ovo" è l'amica Arianna26. Non si tratta, ho detto, di condizionare i figli a spendere quanto gli tocca in eredità come gli pare, ma di salvaguardare loro stessii, non abbastanza "forti" di carattere, da un compagno e una compagna che, a ragione o torto non stimati da noi genitori che abbiamo qualche anno in più e ne abbiamo viste di tutti i colori, possono coistringerli (poveri ingenui creduloni) a fare delle scelte per proprio interesse e non certo per amore(!).
Diciamola tutta, che ne pensereste, mi rivolgo ai genitori, di una figlia che va a lavorare mentre il suo compagno se ne sta bellamente a casa a coltivare i suoi passatempi, tanto c'è la cretina che percepisce lo stipendio con il quale si paga l'affitto, la luce, il gas, ecc.? Ma non riesce a trovare un lavoro, il meschino, mentre io stesso gli ho prospettato tante opportunità che tuttavia per un motivo o per un altro non andavano bene! Ma che gliene frega, sta come un pascià, servito e riverito!
Grazie, Arianna26!:daccordo:
Infine, è vero, "dura lex sed lex": ma quante ingiustizie si sono perpretate in nome di questo principio!? L'avvocato De Valeri dovrebbe averne tutti i giorni qualcuna tra le sue carte. E poi, quante "durae leges" si sono abrogate o modificate di fronte alla loro applicabilità che si rivela non giusta?