ensiro
Membro Attivo
Buon giorno. Affronto il solito problema dei rumori notturni in condominio, perché penso che nel mio contesto assume un’ importanza più critica. Abito in un condominio in un appartamento che copre tutta l’area del secondo piano. Al terzo piano sopra il mio appartamento sono stati ricavati, penso poco dopo la costruzione ( circa 45 anni fa), tre appartamenti , un bilocale e due monolocali. Purtroppo sopra il mio appartamento, proprio sulla camera da letto, insiste uno di questi monolocali. L’occupazione di questo monolocale è sempre stato problematico in quanto la proprietà non si curava assolutamente della “qualità” del locatore ( basta guadagnare), ma fortunatamente gli affitti erano abbastanza brevi. Ora invece da un anno questo appartamento è stato affittato ad una persona, non italiana (senza pregiudizi), che purtroppo ha preso l’abitudine di disturbare in modo pesante ( spostamento mobili, senza feltrini, caduta oggetti pesanti, camminate a piedi nudi, con relative tallonate, ecc.). Il problema è soprattutto che questo avviene prevalentemente e sistematicamente dopo la mezzanotte.
Abbiamo cercato in modo civile e gentile di fargli presente il problema, anche con cartelli scritti nella sua lingua, evidenziando che sotto vi era una camera da letto, oltretutto abitata da cardiopatico, ma dopo brevi periodi calmi, tutto ricomincia. Ora il problema si sta ulteriormente aggravando perché purtroppo le mie condizioni di salute stanno peggiorando ( sono cardiopatico) e quindi tutte le volte che ho un risveglio di soprassalto, dovuto a un baccano improvviso, mi si scatena un attacco di fibrillazione, con le note gravi e a volte letali conseguenze. In questo periodo inoltre sto facendo esami di controllo che si sono rivelati falsati da questa situazione di disagio notturno (holter, test da sforzo, ecc). ora dovrò applicare per un mese un nuovo apparecchio che rileverà l’attività cardiaca per un mese, e mi chiedo quali risultati potrà dare sul lungo periodo, nella presente situazione oltremodo stressante. Ho deciso quindi di intervenire presso l’amministratore, che è anche il proprietario dell’appartamento, affinchè si metta fine a tutto ciò. La risposta avuta è stata abbastanza comprensiva, assicurandomi che si farà in modo di allontanare o ricollocare l’inquilino. Questo naturalmente compatibilmente con i tempi necessari. Purtroppo conoscendo la controparte da più di 40 anni, mi aspetto che le cose vadano per le lunghe.
Scusate se mi sono allungato, ma penso che fosse meglio conoscere a fondo la situazione per poter rispondere alla mia domanda finale:
vista la situazione di rischio intrinseco per la salute, esistono per caso altre strade, legali, per poter intervenire e ottenere coattivamente, tramite il proprietario l’allontanamento?
Ringrazio tutti anticipatamente per le risposte.
Abbiamo cercato in modo civile e gentile di fargli presente il problema, anche con cartelli scritti nella sua lingua, evidenziando che sotto vi era una camera da letto, oltretutto abitata da cardiopatico, ma dopo brevi periodi calmi, tutto ricomincia. Ora il problema si sta ulteriormente aggravando perché purtroppo le mie condizioni di salute stanno peggiorando ( sono cardiopatico) e quindi tutte le volte che ho un risveglio di soprassalto, dovuto a un baccano improvviso, mi si scatena un attacco di fibrillazione, con le note gravi e a volte letali conseguenze. In questo periodo inoltre sto facendo esami di controllo che si sono rivelati falsati da questa situazione di disagio notturno (holter, test da sforzo, ecc). ora dovrò applicare per un mese un nuovo apparecchio che rileverà l’attività cardiaca per un mese, e mi chiedo quali risultati potrà dare sul lungo periodo, nella presente situazione oltremodo stressante. Ho deciso quindi di intervenire presso l’amministratore, che è anche il proprietario dell’appartamento, affinchè si metta fine a tutto ciò. La risposta avuta è stata abbastanza comprensiva, assicurandomi che si farà in modo di allontanare o ricollocare l’inquilino. Questo naturalmente compatibilmente con i tempi necessari. Purtroppo conoscendo la controparte da più di 40 anni, mi aspetto che le cose vadano per le lunghe.
Scusate se mi sono allungato, ma penso che fosse meglio conoscere a fondo la situazione per poter rispondere alla mia domanda finale:
vista la situazione di rischio intrinseco per la salute, esistono per caso altre strade, legali, per poter intervenire e ottenere coattivamente, tramite il proprietario l’allontanamento?
Ringrazio tutti anticipatamente per le risposte.