Schottky

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera a tutti, come scritto in un mio precedente post, il 16 di marzo farò il rogito per vendere un vecchio casale (del 1921) di campagna. Ho già provveduto con accesso agli atti ad ottenere il certificato di abitabilità, concessione edilizia, CDU ecc.
L'acquirente è il mio amico e vicino di casa (il suo casale confina su un lato con il mio) e, in sede di rogito, non richiede il certificato di conformità in quanto insieme abbiamo verificato la perfetta conformità tra quanto riportato nella planimetria catastale e l'attuale situazione dell'immobile.
Oggi però, mentre riorganizzavo tutto il materiale per il rogito, mi sono accorto che nella planimetria catastale un paio di vani riportano un'altezza che non è quella reale (Es: 225cm indicati e 245cm reali).
Altro dubbio: quale l'altezza considero quando il soffitto è a botte?
Confesso che, a due settimane dal rogito, la cosa mi preoccupa non poco.
Che posso fare?
P.S: larghezze e lunghezze dei vani sono corretti.
 

Schottky

Membro Attivo
Proprietario Casa
... dimenticavo: il certificato di abitabilità e la concessione edilizia sono stati rilasciati nel 1989 dal Sindaco del Comune ove insiste il casale. Da quanto leggo nel forum non riesco a comprendere come una stanza alta 225cm rientri nei canoni dell'abitabilità.
Sono ancora più preoccupato.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Se hai notato un'altezza diversa è meglio aggiornare il catasto, l'altezza del locale a volta potrebbe essere riferita all'altezza media. Per quanto riguarda l'abitabilità l'interpretazione delle norme è un po' controversa: il comune l'ha rilasciata e alla data le altezze dei locali abitabili dovevano essere m 2,70, gli altri potrebbero essere accessori, se però i locali autorizzati come abitabili hanno altezza inferiore puoi utilizzarli così come autorizzato, tieni presente però che se dovessi presentare una pratica per ristrutturazione queste altezze andrebbero adeguate alle norme
 

Schottky

Membro Attivo
Proprietario Casa
Griz ti ringrazio molto per l'utile risposta che un po' mi tranquillizza.. Nel fine settimana andrò a misurare meglio perché alcuni soffitti sono a botte e, come dici tu, potrebbe trattarsi di altezza media.
L'accesso agli atti l'ho fatto quest'anno e il certificato di abitabilità e la concessione edilizia in sanatoria risultano essere ancora quelli del 1989 che dicevo.
C'è una cosa che mi preme particolarmente: quando con un rogito trasferisci la proprietà da te alla parte acquirente, anche quest'ultima può beneficiare della suddetta abitabilità? In altre parole, chi compra "eredita" l'attuale certificato di abitabilità?
So che può sembrare una domanda banale, ma ci tengo perchè vendo ad una persona che, oltre ad essere il vicino, c'è sempre stato un rapporto di sincera amicizia.
Grazie ancora
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Oggi però, mentre riorganizzavo tutto il materiale per il rogito, mi sono accorto che nella planimetria catastale un paio di vani riportano un'altezza che non è quella reale (Es: 225cm indicati e 245cm reali).
Altro dubbio: quale l'altezza considero quando il soffitto è a botte?
Se nei vani esistono delle capriate, l'altezza del locale, netta, deve essere misurata fino alla base della stessa.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
C'è una cosa che mi preme particolarmente: quando con un rogito trasferisci la proprietà da te alla parte acquirente, anche quest'ultima può beneficiare della suddetta abitabilità? In altre parole, chi compra "eredita" l'attuale certificato di abitabilità?
L'abitabilità segue ed è dell'immobile è non della persona.
Come anche il titolo edilizio rilasciato
 

Schottky

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie anche a voi Gianco e Marcanto: ogni vostro contributo è per me prezioso. Stamani sono riuscito a parlare con il responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune (piccola comunità di circa 500 anime). Dati alla mano, mi ha pazientemente spiegato che quando fu edificato il mio immobile, decisamente antecedente all’entrata in vigore della Legge 1150/42, il Comune non era provvisto di un Piano di Fabbricazione, per cui non è necessario il Certificato di Agibilità. Analoghe considerazioni per le altezze dei soffitti inferiori a 270 cm.
Ovviamente questo discorso non è applicabile per quei grandi Comuni (città) che già disponevano di un Piano di Fabbricazione.
I titoli edilizi di cui sopra in mio possesso sono solo riferiti ad un porticato ed un bagno edificati nel 1965 per i quali fu avanzata, ed accettata, la domanda di concessione edilizia in sanatoria.
Ho riportato questo mio piccolo contributo perché, chissà, potrebbe interessare a persone che si trovano in analoga situazione (solo in quella zona rurale si contano decine di vecchie cascine/casali).
 

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