Ho bisogno di una mano: a gennaio abbiamo fatto un'offerta per una casa, firmando un preliminare in cui ci impegnavamo all'acquisto entro il 15 maggio.
Il proprietario ha accettato e abbiamo richiesto il mutuo.
Il mutuo è arrivato a fine aprile ma il notaio (consigliatoci dalla banca e che ha in mano tutta la documentazione) ci ha fissato il rogito al 22 giugno (pur avendo noi richiesto di farlo il più presto possibile).
Man mano abbiamo comunicato i vari passaggi al proprietario, che non ha mai avuto da ridire.
Ora il proprietario ci ha contattati e, facendo riferimento al preliminare in cui ci impegnavamo per maggio, ci ha chiesto gli interessi per il ritardo del rogito.
Di che interessi parla?
E' legale la sua richiesta o è solo per spaventarci (la settimana scorsa ci aveva chiesto di pagare una certificazione che spettava di legge a lui e ci siamo rifiutati di pagarla noi)?
E questi interessi a quanto ammonterebbero e su cosa andrebbero calcolati?
Nel preliminare (firmato il 15 febbraio) non si faceva riferimento esplicito a quanto sarebbe accaduto in caso di ritardo del rogito.
Il proprietario ha accettato e abbiamo richiesto il mutuo.
Il mutuo è arrivato a fine aprile ma il notaio (consigliatoci dalla banca e che ha in mano tutta la documentazione) ci ha fissato il rogito al 22 giugno (pur avendo noi richiesto di farlo il più presto possibile).
Man mano abbiamo comunicato i vari passaggi al proprietario, che non ha mai avuto da ridire.
Ora il proprietario ci ha contattati e, facendo riferimento al preliminare in cui ci impegnavamo per maggio, ci ha chiesto gli interessi per il ritardo del rogito.
Di che interessi parla?
E' legale la sua richiesta o è solo per spaventarci (la settimana scorsa ci aveva chiesto di pagare una certificazione che spettava di legge a lui e ci siamo rifiutati di pagarla noi)?
E questi interessi a quanto ammonterebbero e su cosa andrebbero calcolati?
Nel preliminare (firmato il 15 febbraio) non si faceva riferimento esplicito a quanto sarebbe accaduto in caso di ritardo del rogito.