majocca

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@uva : sono d' accordo, al netto della suddivisione altri oneri generici che verranno divisi a metà, in quanto a me spettava solo l' onere di registrazione : nello stesso paragrafo viene genericamente indicato come gestire gli altri oneri.
(incluse le, spese di rinnovo)

In ogni caso, vista l' esiguita degli importi, la cosa ha valore relativo
 
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majocca

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Proprietario Casa
Buon giorno : il contratto d'affitto è stato sciolto con risoluzione
consensuale (scritta) del contratto d'affitto il 31/12/2024.
Nota a margine
In passato, nel momento in cui la proprietà non aveva mai sostenuto la sua parte di le spese di rinnovo, avevo fatto notare questo, e avevo richiesto per lo meno un nuovo contratto d'affitto con durata triennale/quinquennale al fine di diluire tali spese da me sostenute.
La proprietà ha preteso che sulla cifra pattuita annuale, nel nuovo contratto venissero pagati retroattivamente gli arretrati istat dall'inizio del contratto attuale (2021 della durata di 12 mesi) sino ad oggi, e gli stessi venissero inseriti come clausula per il futuro.
L'importo calcolato dalla proprietà, risultava sbagliato inquanto l'importo stesso superava gli indici ISTAT). (?)
I costi di redazione e registrazione del nuovo contratto erano totalmente a mie spese. (?)
 
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Elisabetta2

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@uva : no, non c ''e
Per evitare problemi, provero' a ri-contrattare la recessione del contratto in forma pacifica...... adducendo al punto sottostante : o rinnovare il contratto di 1 altro anno.... pagando le spese e oneri (67 Euro).

Altra domanda circa le spese di rinnovo :
Nel contratto c'e questa clausola :
L'onere di registrazione è a carico del conduttore, mentre le relative spese sono poste in egual misura ad entrambe le parti.
La spesa di rinnovo contratto (67 Euro, ogni anno) che pagavo io (per buona pace della cosa in quanto i due proprietari precedenti non andavano d'accordo : ora ne è rimasto solo uno), posso pretendere che venga suddivisa tra me e il proprietario in forma retroattiva dall'iniuzio della durata del contratto (aa 2021) ?
Posseggo le ricevute di pagamento per il rinnovo contratto.
non è corretto. L'onere della registrazione è sempre a carico del locatore
 

uva

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nuovo contratto
Trattandosi di un nuovo contratto avreste potuto stabilire un canone superiore a quello del contratto precedente, l'aggiornamento annuale Istat per le annualità future, le spese di bollo e imposta di registro completamente a carico del conduttore.
Per i contratti box / posto auto le parti possono accordarsi liberamente. Non ci sarebbe stato alcun obbligo di prendere come base il canone precedente e aumentarlo soltanto in base all'indice Istat.
 
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majocca

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Proprietario Casa
non è corretto. L'onere della registrazione è sempre a carico del locatore
E' una storia abbastanza lunga, in quanto originariamente l' immobile era di due i proprietari, di cui uno usava attivamente la proprietà come officina e mi aveva concesso a titolo gratuito ( accordo verbale) parcheggiare mio carrello.
I rapporti poi si erano deteriorati tra i due proprietari.
Per evitare problemi e ripercussioni su di me, mi ero offerto di pagare una quota di 240 euro anno, avevo fatto da mediatore per il contratto ( registrando il tutto così la cosa era regolare) sobbarcandomi tutte le spese e inserendo clausule di cessione contratto qualora una delle proprietà avesse ceduto sua parte alla altra.
Il contratto originale prevedeva che gli oneri di registrazione fossero a mio carico, mentre altre spese fossero ripartite in parti uguali
 

majocca

Membro Attivo
Proprietario Casa
Trattandosi di un nuovo contratto avreste potuto stabilire un canone superiore a quello del contratto precedente, l'aggiornamento annuale Istat per le annualità future, le spese di bollo e imposta di registro completamente a carico del conduttore.
Per i contratti per box / posti auto le parti possono accordarsi liberamente. Non ci sarebbe stato alcun obbligo di prendere come base il canone precedente e aumentarlo soltanto in base all'indice
Eh no,

in realtà il nuovo contratto avrebbe potuto intitolarsi "CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO DEPOSITO", in quanto l'area affittata (7 metri quadri) non ha requisiti fisici sufficienti per poter essere definita come "posto auto"
l D.P.R. 495/1992 stabilisce che le dimensioni minime per un parcheggio in una superficie libera da ingombri devono essere pari a 4,5 m x 2,3 m.
Nello specifico 7 metri quadri non sono sufficienti per le dimensioni minime di un posto auto, e l'accesso a tale area poteva avvenire solo con un carrello, movimentandolo e ruotandolo a mano, in quanto è presente un'angolo di 90 gradi totalmente insufficiente per il raggio di sterzata di un'auto).
Inoltre l'accesso a tale area era vincolato da un'altra auto (di cui io dovevo avvisare e richiedere rimozione per avere accesso all'area con un preavviso di almeno 48 ore ) (cosa indicata nel precedente contratto).
 

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uva

Membro Storico
Proprietario Casa
il nuovo contratto avrebbe potuto intitolarsi
Indipendentemente dal "titolo" del contratto, esso NON è di tipo abitativo, quindi NON è soggetto alla legge 431/1998.
Non è neppure un contratto commerciale (durata 6 anni + 6) relativo all'esercizio di un'attività da parte di un conduttore con partita IVA, quindi NON è regolamentato dagli artt. 27 e seguenti della l. 392/1978.

E' un contratto non abitativo tra privati che possono stabilire liberamente la durata, il canone, l'eventuale aggiornamento Istat, le modalità di disdetta.
Se a te non andava bene il canone proposto dal proprietario e/o ritieni quell'area troppo piccola o scomoda per metterci il tuo carrello, ovviamente non avresti stipulato il contratto.
 

majocca

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se a te non andava bene il canone proposto dal proprietario e/o ritieni quell'area troppo piccola o scomoda per metterci il tuo carrello, ovviamente non avresti stipulato il contratto.

Ed è esattamente quello che è capitato : io come affittuario ho regolamente pagato il canone pattuito quando gli accordi erano CHIARI e ogniuno rispettava i propri impegni.
Nel momento in cui il proprietario non è stato piu trasparente nella redazione del nuovo contratto e
1) ha richiesto un nuovo canone , adducendolo esclusivamente tale aumento ad indici ISTAT (da lui calcolati) che non erano applicabili ad un contratto commerciale. (non è di tipo ABITATIVO pertanto non si applica il 100% come tu stesso hai ribadito : ignorando tale aspetto, e applicando il 100%, i conti comunque non tornano) : a fronte di richiesta chirimenti non mi ha saputo dare risposte.
2)non ha mai onorato la sua parte di oneri di rinnovo da cui è poi scaturita la richiesta di almeno prorogare su piu anni il contratto (è una frase inserita nel contratto : sicuramente non sono esplicitamente dettagliati tutti i termini, ma la frase non può essere scorporabile dal contesto).

Ho disdetto il contratto.
Io penso di essermi comportato onestamente.
 
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