MARGIO

Nuovo Iscritto
Buongiorno, avrei un problema da sottoporre. Ho un'attivita' commerciale in affitto con riscaldamento centralizzato e nel mio locale d'inverno i gradi massimi che riesco ad ottenere sono, quando va bene, 18, a volte ne ho rilevati anche 15-16. Ho esposto questo problema varie volte alle assemblee condominiali, ma non sono mai stata ascoltata. Quest'anno ho di nuovo sollevato il problema mandando una lettera al nuovo amministratore, al mio proprietario e ne ho apposto copia anche nell'atrio scale perche' tutti ne fossero a conoscenza. Nella lettera ho denunciato i gradi rilevati, la dispersione di calore che avviene dalle vetrate con vetri normali e dagli infissi stessi e dei termoconvettori (problema che persiste anche negli appartamenti, quasi tutti in affitto) per cercare di aprire una discussione nella prossima riunione condominiale pregando pertanto l'amministratore d'inserirla nell'ordine del giorno (la riunione sara' tra breve e non esiste traccia di quanto richiesto).Ho anche detto che i proprietari degli appartamenti e dei negozi dovrebbero essere invitati a farci carico degli interventi per il risparmio energetico oltre alla manutenzione degli stessi che non è stata fatta da anni. Ho anche affermato nella mia lettera che non avrei piu' pagato le rate condominiali per il riscaldamento (circa 1.000 Euro l'anno per mt. 40 di negozio freddo). Non credo che fosse un mio diritto sospendere i pagamenti, ma mi sono stancata di pagare e non avere mai un po' di calore adeguato (in inverno uso la pompa di calore che ho fatto installare a mie spese) poiche' sono anni che denuncio il problema.
Il quesito che pongo è: di che armi posso disporre per affermare i miei diritti? sono tenuta al pagamento di tutto il pagamento che mi viene richiesto anche se sono quasi al freddo? Scusate se sono stata lunga.
Grazie:)
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
dispersione di calore che avviene dalle vetrate con vetri normali e dagli infissi stessi e dei termoconvettori
Il problema non sembra di natura condominiale. Infatti le vetrate e i termoconvettori sono di esclusiva proprietà del proprietario dell'unità immobiliare cui servono. Eventuali richieste per la sostituzione degli infissi e/o dei termoconvettori dovrebbero essere rivolte quindi al proprietario locatore.
Ti ricordo che il mancato pagamento delle spese condominiali per un importo pari a tre mensilità del canone di locazione ti sottopone al rischio di uno sfratto per morosità, attenzione quindi a dire "non pago".
 
J

JERRY48

Ospite
In forza del contratto di locazione, il conduttore assume la posizione di "detentore nei confronti diretti del locatore, ma anche nell'interesse proprio, quindi detentore qualificato, assimilato totalmente al possessore, ex art. 1168 c.c.. nei confronti di terzi" (Pr. Chieti 6/6/83) L'inquilino (conduttore) dunque acquisisce del proprietario locatore i suoi stessi diritti e obblighi.
Al pari di tutti gli altri condomini, può liberamente godere ed eventualmente modificare le parti comuni dell'edificio, in funzione del godimento o del miglior godimento dell'oggetto primario della locazione.
Ciò ovviamente, nel rispetto dei limiti indicati dagli artt. 1102-1120 c.c.
Quindi a mio parere, essendo l'impianto di riscaldamento, condominiale, MARGIO ha diritto di far valere le sue rimostranze alla riunione condominiale, ed essere ascoltata.
mery ti ha detto una cosa giustissima, attenzione ai non pagamenti!!!
saluti
jerry48
 

Angelosky

Membro Attivo
Proprietario Casa
Chiedo scuso per le imprecisioni, ma devo rispondere "al volo".
1°Tu hai diritto di partecipare all'assemblea e di dire la tua sulle cose di tua competenza (che paghi tu, il riscaldamento p.es.). L' avviso della convocazione deve essere fatta dal padrone di casa.
2° La temperatura dei locali deve essere, per legge 20°C -+ 2°, cioè non di più, ma neppure di meno. Non so chi ,dalle tue parti, è preposto a questo controllo, ma sicuramente c'è.
Hai ragione da vendere, anche per questo NON smetterei di pagare quanto ti è richiesto.
Ovviamente le modifiche dell'impianto sono pagate dal padrone di casa, quindi spetta a lui decidere, tu puoi solo proporre al tuo locatore le varie cose che potrebbe fare: doppie finestre, termovalvole e termocontatori etc etc, c'è solo da aggiungere che avrebbe delle agevolazioni fiscali non indifferenti ... altre ad una rivalutazione dei locali ... buona fortuna, il buon senso è merce rara :),
bye bye
 

giolucianipinsi

Membro Ordinario
Non capisco bene se la lamentela riguarda l'elevato importo delle spese di riscaldamento, o gli scarsi gradi di temperatura, o entrambi.
Se invece di mille €, il riscaldamento ne costasse cento all'anno, riunceresti a protestare? O hai assoluto bisgogno dei 20 gradi "di legge", per non far scappare i clienti dal freddo, in inverno?
E ' tutto corretto e ragionevole quel che ti è stato scritto, in ordine ai tuoi "diritti" in ambito condomianiale. Terra terra, essi consistono solo nell'obbligo dell'assemblea di invitarti e ascoltarti, meglio se verbalizzando le tue dichiarazioni.
Che poi l'assemblea decida di fare qualcosa, nei prossimi decenni, è tutto da verificare.
Più che non pagare le spese, per i motivi già detti da altri, ti suggerisco pertanto di mandare una raccomandata al locatore, circostanziando tutto, e dichiarando che i danni derivanti alla tua attività dall'inadeguatezza del riscaldamento e dal persistere di atteggiamenti di menefreghismo condominiale, danneggiano la tua attività commerciale, per importi annui di entità stimabile almeno all'importo degli oneri di riscaldamento.
Sottolinea che i gradi effettivi sono permanentemente inferiori, in misura intollerabile, rispetto a quelli previsti dalle norme.
Scrivi in chiusura che ti riservi di quantificare e dettagliare tali danni, richiedendone la restituzione al locatore, che ove ritenga potrà avvalersi sul condominio, in tutto o in parte.
Una tale iniziativa, presumo, metterebbe al tuo locatore un "peperoncino" più efficace degli avvisi che hai affisso.
E solleciterebbe lui, per timori di portafoglio, a farsi carico urgentemente del problema, in assemblea, o anche limitatamente al negozio che ti ha affittato.
Tieni copia delle raccamandate, e manda un sollecito prima dell'accensione del riscaldamento invernale, se non hai risposta nel frattempo.
 
J

JERRY48

Ospite
Ho avuto la sensazione, se non ho letto male e quindi interpretato, che Margio di lettere ne ha spedito parecchie, senza ottenere nessun risultato positivo al suo problema.
A mio modestissimo parere, se vuoi far valere i tuoi diritti verso terzi, devi farti assistere da un avvocato, rimarcando i tuoi danni materiali e morali subiti, nell'esercizio della tua attività commerciale.
saluti
jerry48
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Quindi a mio parere, essendo l'impianto di riscaldamento, condominiale, MARGIO ha diritto di far valere le sue rimostranze alla riunione condominiale, ed essere ascoltata.

Questo è certo, però se la caldaia funziona correttamente e l'insufficiente riscaldamento dipende dalla vetustà degli infissi e dei termoconvettori. la soluzione di alzare la temperatura della caldaia per sopperire ai deficit funzionali del negozio comporterebbe un maggior costo di consumo combustibile per tutti senza risolvere il problema alla fonte.
Visto che il maggior costo del combustibile sarebbe sopportato dai soli inquilini sarebbe forse opportuno un accordo con il proprietario dei locali, tra gli sgravi fiscali per il risparmio energetico e un PICCOLO contributo del conduttore, evidenziando quanto detto da giolucianipinsi (post 5), potrebbe convincersi ad effettuare gli interventi necessari.
Visti i costi e i tempi di una eventuale causa civile, vale la pena di tentare un accordo ....
 

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