Buona sera,
ho letto sul forum le altre discussioni in tema, ma non ho trovato una possibile risposta al caso verificatosi nel mio Condominio, di recente costruzione , e che riguarda le modalità di riparto delle spese per la disocclusione di una colonna portante di una scala del Condominio.
Nel corso del 2014 sono stati effettuati, in tempi diversi, alcuni interventi per il ripetersi dell'occlusione di una colonna di scarico che, dalla documentazione rilasciata al Condominio dal Costruttore, risultava essere ad uso esclusivo dell'appartamento ubicato al primo piano a cui si sono verificate le occlusioni della colonna. L'Amministratrice, sulla scorta di quanto affermato dal Costruttore e da quanto previsto dal Regolamento Condominiale ha comunicato al Condomino interessato che le spese per i diversi interventi di "spurgo", fatturate al Condominio, erano da ritenersi di sua esclusiva pertinenza e che pertanto gli sarebbero state attribuite nel resoconto dell'esercizio condominiale, come sue spese "personali" .
Il Condomino interessato ha contestato la decisione dell'Amministratrice sostenendo che, la causa del ripetersi del blocco della colonna non era dovuta ad una sua "negligenza" in quanto nei diversi interventi di spurgo non sono stati individuati oggetti e/o corpi estranei che potevano essere stati la causa dei blocchi. Pertanto, a Suo avviso, le cause dovevano presumibilmente dipendere da un vizio di "costruzione" dell'impianto e chiedeva all'Amministratrice di richiedere, come Condominio, una verifica tecnica " di videoispezione" dell'impianto stesso, per accertarne le cause.
L'Amministratrice negava, come Condominio, l'intervento in quanto la colonna interessata era da ritenersi ad uso esclusivo del suo appartamento, come da attestazione del Costruttore, e che un eventuale intervento di videoispezione doveva essere richiesto direttamente dall'interessato, sostenendone anche i costi.
Nei giorni scorsi, al verificarsi dell'ennesima occlusione, il Condomino "esasperato" ha chiesto l'uscita di una Ditta specializzata in spurghi che ha effettuato, anche alla presenza del sottoscritto, in veste di rappresentante di Scala, l'intervento di videoispezione con la risultanza di aver riscontrato la presenza di residui di stucco "presumibilmente" utilizzato per fugare la piastrellatura del bagno.
Mentre veniva eseguita l'operazione di spurgo e sblocco del materiale residuo, improvvisamente è arrivato sulla colonna interessata uno scroscio d'acqua proveniente da un appartamento dei piani superiori, risultato poi essere quello delle acque grigie di scarico dei "lavelli della cucina" dell'appartamento di mia proprietà smentendo di fatto quanto, in precedenza, attestato dal Costruttore.
A questo punto, essendo stata individuata e documentata con "registrazione video" la causa delle occlusioni riconducibile a lavori di "costruzione" dell'appartamento le spese, sostenute per gli interventi di spurgo e di "videoispezione" effettuati sino ad ora, verranno richieste dall'Amministratrice al Costruttore.
Dopo essermi dilungato sull'antefatto arrivo alla domanda:
... nell'ipotesi di futuri interventi sulla colonna interessata, causati dall'eventuale presenza di oggetti estranei (tra l'altro difficilmente introducibili dalle "pilette" dei lavelli), i costi per lo spurgo andrebbero ripartiti tra i millesimi dell'altro Condomino e i millesimi del mio appartamento anche se, nella summenzionata colonna, confluiscono le sole acque grigie dei lavelli della cucina ?
Grazie per l'aiuto.
ho letto sul forum le altre discussioni in tema, ma non ho trovato una possibile risposta al caso verificatosi nel mio Condominio, di recente costruzione , e che riguarda le modalità di riparto delle spese per la disocclusione di una colonna portante di una scala del Condominio.
Nel corso del 2014 sono stati effettuati, in tempi diversi, alcuni interventi per il ripetersi dell'occlusione di una colonna di scarico che, dalla documentazione rilasciata al Condominio dal Costruttore, risultava essere ad uso esclusivo dell'appartamento ubicato al primo piano a cui si sono verificate le occlusioni della colonna. L'Amministratrice, sulla scorta di quanto affermato dal Costruttore e da quanto previsto dal Regolamento Condominiale ha comunicato al Condomino interessato che le spese per i diversi interventi di "spurgo", fatturate al Condominio, erano da ritenersi di sua esclusiva pertinenza e che pertanto gli sarebbero state attribuite nel resoconto dell'esercizio condominiale, come sue spese "personali" .
Il Condomino interessato ha contestato la decisione dell'Amministratrice sostenendo che, la causa del ripetersi del blocco della colonna non era dovuta ad una sua "negligenza" in quanto nei diversi interventi di spurgo non sono stati individuati oggetti e/o corpi estranei che potevano essere stati la causa dei blocchi. Pertanto, a Suo avviso, le cause dovevano presumibilmente dipendere da un vizio di "costruzione" dell'impianto e chiedeva all'Amministratrice di richiedere, come Condominio, una verifica tecnica " di videoispezione" dell'impianto stesso, per accertarne le cause.
L'Amministratrice negava, come Condominio, l'intervento in quanto la colonna interessata era da ritenersi ad uso esclusivo del suo appartamento, come da attestazione del Costruttore, e che un eventuale intervento di videoispezione doveva essere richiesto direttamente dall'interessato, sostenendone anche i costi.
Nei giorni scorsi, al verificarsi dell'ennesima occlusione, il Condomino "esasperato" ha chiesto l'uscita di una Ditta specializzata in spurghi che ha effettuato, anche alla presenza del sottoscritto, in veste di rappresentante di Scala, l'intervento di videoispezione con la risultanza di aver riscontrato la presenza di residui di stucco "presumibilmente" utilizzato per fugare la piastrellatura del bagno.
Mentre veniva eseguita l'operazione di spurgo e sblocco del materiale residuo, improvvisamente è arrivato sulla colonna interessata uno scroscio d'acqua proveniente da un appartamento dei piani superiori, risultato poi essere quello delle acque grigie di scarico dei "lavelli della cucina" dell'appartamento di mia proprietà smentendo di fatto quanto, in precedenza, attestato dal Costruttore.
A questo punto, essendo stata individuata e documentata con "registrazione video" la causa delle occlusioni riconducibile a lavori di "costruzione" dell'appartamento le spese, sostenute per gli interventi di spurgo e di "videoispezione" effettuati sino ad ora, verranno richieste dall'Amministratrice al Costruttore.
Dopo essermi dilungato sull'antefatto arrivo alla domanda:
... nell'ipotesi di futuri interventi sulla colonna interessata, causati dall'eventuale presenza di oggetti estranei (tra l'altro difficilmente introducibili dalle "pilette" dei lavelli), i costi per lo spurgo andrebbero ripartiti tra i millesimi dell'altro Condomino e i millesimi del mio appartamento anche se, nella summenzionata colonna, confluiscono le sole acque grigie dei lavelli della cucina ?
Grazie per l'aiuto.