l'impianto condominiale è verticale
Quando l'impianto di riscaldamento è fatto con i montanti verticali (tecnica ormai abbandonata) chi sta sotto l'ultimo piano si trova l'appartamento attraversato comunque dai tubi che non possono essere tagliati quindi solo quelli dell'ultimo piano possono staccarsi perché si modifica l'impianto in modo da far terminare i tubi montanti al piano sottostante. Tutti gli altri beneficiano del passaggio dei tubi caldi attraverso i muri del proprio appartamento. Se costoro tengono l'appartamento senza riscaldamento aumentano le dispersioni di calore. Ugualmente se chi abita all'ultimo piano si distacca senza riscaldare l'appartamento aumentano le dispersioni.
Le dispersioni sono in funzione delle prestazioni energetiche dell'edificio e queste sono in funzione delle caratteristiche qualitative con le quali è costruito l'edificio.
Chi determina le prestazioni energetiche di un edificio è un termotecnico iscritto ad un apposito albo istituito recentemente, o un tecnico che ha seguito un corso abilitante, per cui si può iscrive al medesimo albo.
Non hai specificato se chi si è distaccato ha presentato all'amministratore (che avrebbe dovuto fare delle copie da inoltrare a tutti gli altri condomini) la Relazione Tecnica con la quale il termotecnico dichiara che il distacco non comporterà alcun aggravio di spesa ai condòmini rimasti allacciati all'impianto centralizzato e suffraga la sua dichiarazione con calcoli analitici.
ma a me chi me lo dice che quelli hanno staccato i termosifoni condominiali
il distacco deve essere fatto a spese di chi si distacca (non certamente durante il periodo di funzionamento del riscaldamento) che ovviamente sceglie la ditta: tuttavia il condominio ha il diritto di far presenziare detti lavori da un proprio tecnico, il quale deve controllare la effettiva e corretta esecuzione dei lavori. Quindi rilascerà una propria relazione al condominio.
Alla fine della prima gestione si avrà la conferma o meno della veridicità e dell'esattezza dei calcoli fatti dai termotecnici.
Ci sarà da litigare perché la legge dice genericamente "aggravio di spesa": ma questa può essere dovuta all'aumento del costo del carburante oppure può essere dovuta ad un maggiore consumo del carburante perché la stagione è stata particolarmente fredda.
Bisognerebbe andarsi a calcolare i kW consumati per scaldare l'acqua di circolazione in funzione della temperatura media giornaliera dell'intero periodo nel quale è stato in funzione l'impianto di riscaldamento.