chiacchia

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No c'è un poco di confusione nella cosa, nel senso, che se devo riscaldare 10 litri di acqua occorre tot. Tempo ecc. se ne devo riscaldare 7 il tempo e il consumo cambia, per forza, ma non abbassare la temperatura, che centra abbassare la temperatura? E chiaro che, anche se non si è un termotecnico, la cosa non quadra.

Gli amici della villetta se non sono ben consigliati patiranno sempre il freddo, ti faccio un esempio con il condizionatore, in genere si tiene spento poi si arriva a casa lo si accende e si dice che non funziona e fa caldo, pertanto se ne monta un secondo e un terzo, ma non è meglio risparmiare quei soldi e tenere acceso, ma al minimo, quello che già c'è ? in modo che quando si arrivi a casa abbiamo una situazione di mura fresche pavimento fresco ecc, il frigo mica lo spegniamo e lo riaccendiamo all'occasione, perchè? Mica te lo devo spiegare? Fai un confronto e pensa.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
L'esempio del frigorifero non è proprio calzante. Il frigorifero ha il compito di mantenere la temperatura al suo interno che oscilla tra un massimo ed un minimo di freddo. Quando la temperatura scende al di sotto del freddo minimo parte il processo di raffreddamento. tutto ciò perché i prodotti contenuti all'interno devono stare sempre ad una determinata temperatura.
Nel riscaldamento degli ambienti adibiti ad abitazione non è così: con l'eccezione di ospedali, scuole ed alberghi l' Italia è stata suddivisa in zone climatiche dove il riscaldamento degli ambienti è consentito a secondo della zona di appartenenza per un intervallo di tempo mensile ed orario.
Comunque per scaldare 200 litri=200kg di acqua a 80 gradi (temperatura di esercizio della caldaia) che ha una temperatura iniziale di 15 gradi (temperatura dell'acqua di ritorno) occorrono:
E= 4186 J/kg°C (calore specifico dell'acqua) x 200 kg (massa da riscaldare) x 65 °C (80-15= Delta T) = 54.418.000 J x 12 ore di funzionamento
Mentre tenendo sempre acceso l'impianto per scaldare 200 litri=200kg di acqua a 60 gradi (temperatura di stand-by della caldaia) che ha una temperatura iniziale di 15 gradi (temperatura dell'acqua di ritorno) occorrono:
E= 4186 J/kg°C (calore specifico dell'acqua) x 200 kg (massa da riscaldare) x 45 °C (60-15= Delta T) = 37.674.000 J x 12 ore
più
E= 4186 J/kg°C (calore specifico dell'acqua) x 200 kg (massa da riscaldare) x 20 °C (80-60= Delta T) = 16.744.000 J x 12 ore
Vedi tu chi consuma meno energia.
 
J

jac1.0

Ospite
ti sembra che la mia formula sia differente dalla tua?
Per calcolare il tempo devi lavorare sulla legge di Joule, ma in questo caso il tempo ce l'hai è il valore dell'energia consumata nel tempo che manca.
No, non capisco che c'entra il tempo (12 ore), visto che Q (come io la chiamo) è già un'energia e quindi non una potenza (da moltiplicare per un tempo per ottenere un'energia).
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
(da moltiplicare per un tempo per ottenere un'energia).
il fatto è caro il mio @jac1.0 che l'energia per scaldare da 15 a 80 gradi 200 kg di acqua è la stessa che serve per scaldare la medesima quantità di acqua prima da 15 a 60 gradi e poi da 60 a 80 gradi. Fatti i conti.
[4186 x 200 x (60-15)] + [4186 x 200 x (80-60)] =
37.674.000 + 16.744.000 = 54.418.000 J

[4186 x 200 x (80-15)] = 54.418.000 J

dove sta allora il risparmio energetico ventilato da coloro che sostengono che si risparmia tenendo sempre acceso l'impianto di riscaldamento?
 
J

jac1.0

Ospite
Io ho detto che il tempo lì non c'entra.
Quindi scritte così:
Comunque per scaldare 200 litri = 200 kg di acqua a 80 gradi (temperatura di esercizio della caldaia) che ha una temperatura di 15 gradi (temperatura dell'acqua di ritorno) occorrono:
E = 4186 J/kg°C (calore specifico dell'acqua) x 200 kg (massa da riscaldare) x 65 °C (80-15 = Delta T) = 54.418.000 J
Mentre per scaldare 200 litri = di acqua a 60 gradi (temperatura di stand-by della caldaia) che ha una temperatura di 15 gradi (temperatura dell'acqua di ritorno) occorrono:
E = 4186 J/kg°C (calore specifico dell'acqua) x 200 kg (massa da riscaldare) x 45 °C (60-15 = Delta T) = 37.674.000 J
più
E = 4186 J/kg°C (calore specifico dell'acqua) x 200 kg (massa da riscaldare) x 20 °C (80-60 = Delta T) = 16.744.000 J

le considerazioni sono esatte.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Sentite mi lasciate a bocca aperta ma la caldaia del Vs. condomino riscalda l'acqua a 80 gradi ? e ritorna a 15 ? MA ! e poi perché continuate a fare la differenza tra 80 e 60 gradi? o ci sono 10 utenti o ci sono 8 utenti sempre a 80 gradi riscaldate l'acqua, soltanto, e questa è la differenza, che se prima l'acqua che circolava erano 200 litri ora saranno meno perché mancano due appartamenti, tanti radiatori in meno tante dispersioni in meno pertanto meno tempo per riscaldarla.
E lasciate stare le formule anche se la matematica non è una opinione ma basta un niente per sbagliare e incasinare il discorso.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
pianto.gif e che centra questo, l'azione corrosiva si "elimina" facendo girare l'acqua a una temperatura superiore ai 45 gradi ma è un'altra storia.
 

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