Salve a tutti, vorrei tornare su un tema discusso qualche anno fa in questo post nel quale si sviluppò un confronto tra alcuni utenti che sostenevano tesi praticamente opposte.
Il tema è: un erede (maggiorenne) può rinunciare all'eredità senza vedersela rifiutata per il solo fatto di avere un figlio minorenne al momento della rinuncia?
E aggiungo due domande ulteriori, in caso affermativo:
1) nel momento in cui il figlio minorenne viene chiamato all'eredità per rappresentanza, si può attendere senza nominare un tutore, senza rivolgersi al giudice tutelare per autorizzazione ad accettazione con beneficio di inventario, in attesa che compia i 18 anni, nel rispetto del termine di prescrizione di cui all’art. 480 c.c. (10 anni) - termine che sarebbe sospeso fino a sei mesi dopo il compimento della maggiore età per effetto dell'art. 2942 n. 1) c.c. -, quando potrà accettare o rifiutare l'eredità in questione?
2) il minorenne andrebbe comunque indicato nella dichiarazione di successione? Dovrebbe contribuire al pagamento delle imposte?
Di seguito i dettagli della mia situazione e le motivazioni delle mie domande: 5 mesi fa è deceduto mio padre.
Gli eredi sono mia madre, io e mio fratello.
Mio padre lascia solo l'appartamento in cui viveva, in comproprietà con mia madre, del valore imponibile inferiore a 1 mln di euro.
Il patrimonio ereditato da me (la mia quota di immobile) sarebbe di circa 6 mila euro.
Immagino che sia obbligatorio per tutti noi eredi presentare la dichiarazione di successione per pagare l'imposta catastale e ipotecaria con agevolazione prima casa (per mia madre, estesa agli altri eredi), per un totale, mi sembra di 500/550 € da dividere per le varie quote.
Per gravi motivi morali non voglio più avere alcun rapporto con mia madre e mio fratello.
Ho una figlia minorenne (14 anni).
Ho visto che non c'è modo di presentare molteplici dichiarazioni e/o di pagare ognuno la propria quota in modo indipendente dagli altri.
Vista la gravità della situazione (mio fratello e mia madre si sono già "impossessati" dell'immobile), per uscire da tutto questo ho pensato di rinunciare all'eredità di mio padre e, poiché mia figlia minorenne sarà "chiamata all'eredità" a sua volta, di non fare nulla, nel suo caso, in attesa che diventi maggiorenne, quando potrà accettare l'eredità oppure rinunciare, come auspico.
Vorrei non procedere con l'accettazione con beneficio di inventario per mia figlia perché ho visto che, in tal caso, quando compirà 18 anni, non potrà più rinunciare ma unicamente redigere l'inventario: vista la situazione, non vorrei lasciarle problemi.
Il rifiuto per conto di mia figlia mi sembra improbabile perché, ancorché il patrimonio sia esiguo, dubito che il giudice tutelare autorizzi la rinuncia solo per motivi morali.
Ringrazio tutti in anticipo, qualunque parere o suggerimento è ben accetto.
Il tema è: un erede (maggiorenne) può rinunciare all'eredità senza vedersela rifiutata per il solo fatto di avere un figlio minorenne al momento della rinuncia?
E aggiungo due domande ulteriori, in caso affermativo:
1) nel momento in cui il figlio minorenne viene chiamato all'eredità per rappresentanza, si può attendere senza nominare un tutore, senza rivolgersi al giudice tutelare per autorizzazione ad accettazione con beneficio di inventario, in attesa che compia i 18 anni, nel rispetto del termine di prescrizione di cui all’art. 480 c.c. (10 anni) - termine che sarebbe sospeso fino a sei mesi dopo il compimento della maggiore età per effetto dell'art. 2942 n. 1) c.c. -, quando potrà accettare o rifiutare l'eredità in questione?
2) il minorenne andrebbe comunque indicato nella dichiarazione di successione? Dovrebbe contribuire al pagamento delle imposte?
Di seguito i dettagli della mia situazione e le motivazioni delle mie domande: 5 mesi fa è deceduto mio padre.
Gli eredi sono mia madre, io e mio fratello.
Mio padre lascia solo l'appartamento in cui viveva, in comproprietà con mia madre, del valore imponibile inferiore a 1 mln di euro.
Il patrimonio ereditato da me (la mia quota di immobile) sarebbe di circa 6 mila euro.
Immagino che sia obbligatorio per tutti noi eredi presentare la dichiarazione di successione per pagare l'imposta catastale e ipotecaria con agevolazione prima casa (per mia madre, estesa agli altri eredi), per un totale, mi sembra di 500/550 € da dividere per le varie quote.
Per gravi motivi morali non voglio più avere alcun rapporto con mia madre e mio fratello.
Ho una figlia minorenne (14 anni).
Ho visto che non c'è modo di presentare molteplici dichiarazioni e/o di pagare ognuno la propria quota in modo indipendente dagli altri.
Vista la gravità della situazione (mio fratello e mia madre si sono già "impossessati" dell'immobile), per uscire da tutto questo ho pensato di rinunciare all'eredità di mio padre e, poiché mia figlia minorenne sarà "chiamata all'eredità" a sua volta, di non fare nulla, nel suo caso, in attesa che diventi maggiorenne, quando potrà accettare l'eredità oppure rinunciare, come auspico.
Vorrei non procedere con l'accettazione con beneficio di inventario per mia figlia perché ho visto che, in tal caso, quando compirà 18 anni, non potrà più rinunciare ma unicamente redigere l'inventario: vista la situazione, non vorrei lasciarle problemi.
Il rifiuto per conto di mia figlia mi sembra improbabile perché, ancorché il patrimonio sia esiguo, dubito che il giudice tutelare autorizzi la rinuncia solo per motivi morali.
Ringrazio tutti in anticipo, qualunque parere o suggerimento è ben accetto.