stemav
Membro Attivo
In realtà lo Stato ha il diritto di rifiutare immobili che necessitano di ristrutturazioni pesanti o di bonifiche di qualsiasi genere. Tra le tante controparti, lo Stato è decisamente la più difficile a cui passare un immobile. Anche perché le persone fisiche, per quanto detto sinora, sono costrette ad accettare l'espansione proporzionale della loro quota, a prescindere o meno dalla necessità di fare pesanti ristrutturazioni sull'immobile.
Quello che scrivi è vero, ma credo che il problema per chi è unico proprietario si presenti ancora prima: il notaio non accetta di fare un atto di rinuncia a favore dello Stato.
È critica la situazione dell'inquilina di uva, mi diceva il notaio che spesso le case non vengono accettate nemmeno se regalate con atto a carico del venditore. In ogni caso, se possibile, dovrebbero intervenire da subito (con vendita o donazione), prima che passi in eredità perché altrimenti, prima di poter fare qualunque cosa con quell'immobile, oltre al costo della successione ci sarà anche da dover pagare la trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità, un delirio di tasse insomma.