Yopy

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A parte @uva che ringrazio per aver risposto nel merito e postato un articolo che riguarda appunto la riforma del catasto, tutti gli altri commenti sono (me lo si conceda) sono chiacchiere da bar.

Personalmente non conosco i contenuti e gli indirizzi di questa "eventuale" riforma catastale.
Posso anche ammettere7accettare che il saldo globale sia a parità di introito da parte della amministrazione pubblica: ma certamente non sarà indolore per qualcuno: altrimenti non ci sarebbe necessità di riforma.

Aggiungo invece una nota pessimistica:
conosco le casistiche più reclamizzate, ad es. la disparità di classamento tra alloggi vecchi ex periferiici o semicentrali, oggi centrali, rispetto ad alloggi di nuova costruzione in quartieri periferici.
Poi aggiungiamo alloggi dichiarati popolari che sono stati completamente ristrutturati con opere interne, quindi con risultati non noti ai comuni.

Per mettere a posto tutte queste situazioni non vedo strumenti tecnologici utili (leggi @mapeit ): occorrerebbe un esercito di ispettori che analiticamente facciano un rilievo a tappeto degli immobili esistenti.
Poi viene la comparazione: e per questo occorre stabilire i parametri di valutazione, i riferimenti di base per attribuire rendite o valori immobiliari: ora stante la attuale indirizzo la "definizione" di rendita catastale, è basata su metodi di estimo obsoleti, non ha relazione con la redditività effettiva, non dipende dallo stato di conservazione dell'immobile.

Da incompetente, direi che parte da un concetto astratto: ma rivoluzionarlo, significa rifare tutto l'impianto: per impostare il catasto attuale (NCEU) hanno messo anni, ne sono passati almento 30-40 e quando sarà disponibile il nuovo .... sarà nuovamente obsoleto.

Il sostituire poi la valorizzazione in base ai mq invece che ai vani, creerà nuove disparità: qualcuno avrà dei vantaggi, altri svantaggi: qualcuno avrà un risultato coerente con la reale usabilità dell'immobile, altri incapperanno in inconvenienti (quelli cioè che avevano suggerito la valorizzazione in base ai vani,... e non in base alla superficie): penso agli appartamenti datati, con entrate di dimensioni pari ad ampi vani, del tutto "inutili" ai fini residenziali.

Di riforma se ne parla da anni: in cosa consista... mi pare ancora piuttosto nebuloso.
Può darsi che produca maggiore equità: che il gettito rimanga invariato, in prospettiva non lo credo: sia che il catasto lo si riformi, sia che resti invariato.
I risultati si vedranno quando sarà completamente operativa, e comunque non prima di 5 anni almeno. Vale sempre il solito discorso, se non hai niente non paghi niente.
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Avevo salvato il disegno di legge delega relativo alla riforma fiscale (fonte: Camera dei Deputati), di cui quella del catasto è solo una parte.

Se può essere utile lo allego.

L'art. 6 NON è stato stralciato, per cui rimane; come ha specificato @Nemesis nel post n. #38.

Lo si può leggere da pag. 30 a pag. 36
Grazie.
Comunque, trattandosi di una delega, contiene principi e criteri generali, ma poi l’attuazione spetterà al governo.

In particolare…

Il comma 2 stabilisce altresì che il Governo è delegato ad attuare, sempre attraverso i decreti legislativi di cui all'articolo 1, un’integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale, da rendere disponibile a decorrere dal 1° gennaio 2026.
Sono quindi elencati i principi e criteri direttivi da seguire nell’esercizio della delega:

 prevedere che le informazioni rilevate secondo i principi di cui al presente comma non siano utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali né, comunque, per finalità fiscali (lettera a);

attribuire a ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale determinata secondo la normativa attualmente vigente, anche il relativo valore patrimoniale e una rendita attualizzata in base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato (lettera b);

 prevedere meccanismi di adeguamento periodico dei valori patrimoniali e delle rendite delle unità immobiliari urbane, in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato
(…snip…)
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
l’attuazione spetterà al governo.
Io ho capito che se il Governo non esercita la delega entro un certo termine (nel caso specifico entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega), essa decade.
E il catasto rimane com'è.

E' già successo in passato; infatti a pag. 30 di quel documento sta scritto che
attualmente, il sistema estimativo catastale è fondato su una disciplina sostanzialmente risalente al 1939 (legge 11 agosto 1939, n. 1249).

Mi pare che dopo più di 80 anni una revisione sia necessaria!
 

basty

Membro Storico
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Mi pare che dopo più di 80 anni una revisione sia necessaria!
Teoricamente ci sta: ma parliamo di attualizzazione o di riforma dei criteri di estimo?

 attribuire a ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale determinata secondo la normativa attualmente vigente,

Non chiamerei poi riforma i seguenti obiettivi::
accelerare l'individuazione e, eventualmente, il corretto classamento delle seguenti fattispecie:
- gli immobili attualmente non censiti o che non rispettano la reale consistenza di fatto, la relativa destinazione d'uso ovvero la categoria catastale attribuita;
- i terreni edificabili accatastati come agricoli;
- gli immobili abusivi,
individuando a tale fine specifici incentivi e forme di valorizzazione delle attività di accertamento svolte dai comuni in questo ambito, nonché garantendo la trasparenza delle medesime attività;

Queste le chiamerei "Manutenzione ordinaria"

p.s.: Mi pare ci sia anche uno svarione quando si afferma:
Il Catasto Edilizio Urbano è entrato in conservazione, con regole unitarie in tutto il territorio dello Stato, dal 1° gennaio 1962.

Come la mettiamo con il Catasto Tavolare del Trentino-AltoAdige e mi pare anche Friuli? (alla faccia del Servizio Studi del nostro Parlamento)
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Per quanto riguarda il famigerato Articolo 6, non è ancora detta l'ultima parola!

Ecco la notizia che ho letto ieri 05/03:

Lo scontro di giovedì che ha visto traballare il Governo con lo stop alla riforma del Catasto evitato per un solo voto, è solo il primo di una lunga serie su un cammino della delega fiscale che sembra farsi sempre più accidentato.
La prossima putata è già in programma per martedì.
In Commissione Finanze alla Camera andrà in votazione un altro emendamento che punta a sopprimere la riforma.
In questo caso, non sono in gioco nemmeno le alternative su cui si è discusso senza frutto. Perché l'emendamento chiede semplicemente di "sopprimere" l'articolo 6 della legge delega.


(Ho omesso le parti dell'articolo con riferimento a partiti politici)
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Per chi è in affitto la cosa non porterà cambiamenti
Porterà ad un aumento dei canoni da parte di quei locatori che intendano essere ancora tali; poi ce ne sono altri che vogliono sostituirsi allo Stato e affittano a canoni "popolari", spesso rimettendoci senza neanche accorgersene.
migliorare il catasto e renderlo più efficiente.
...efficiente, in Italia, si riferisce solo alla riscossione e vuol solo dire maggiori entrate per lo Stato, soprattutto se guidato dalle sinistre, storicamente fortemente "burocratizzanti" riguardo alle procedure, ma molto "efficienti" riguardo all'incremento della tassazione
Credo che alla maggior parte dei possessori di immobili cambierà poco o niente.
Credilo pure fino al 2026, poi, gradualmente (perchè, quasi sicuramente, si comincerà con piccoli incrementi, poi ogni anno ci sarà un peggioramento: lo ricordate il ticket sulle prestazioni del SSN? Iniziò con un "contributo" di 50 lire per arrivare ad oggi in cui, per la maggior parte delle prestazioni, il "contributo" copre e spesso supera il costo della prestazione), ti dovrai ricredere.
ali informazioni non dovranno essere utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi derivanti dalle risultanze catastali né per finalità fiscali.
Illuso: nessuno, tantomeno il vorace Stato italiano, si muove per niente. Forse verrà anche efficientato, ma sicuramente dovrà portare un maggiore gettito.
La riforma passa appena mettono la fiducia e su questo non c'è dubbio.
Su questo sono pienamente d'accordo: da qualche anno ormai il Parlamento è ostaggio e fa solo il notaio del Governo; la c.d. "emergenza" è stata prorogata a dicembre proprio nel timore che, scadendo, teoricamente (vedremo se la parola draghiana verrà mantenuta), quella COVID a marzo, il Parlamento si dovesse "svegliare" e addirittura pretendere (orrore!) di discutere le leggi e i provvedimenti.
trattandosi di una delega
Appunto, trattasi di una delega quasi in bianco e tutto dipenderà prevalentemente dal colore politico che dominerà il Governo al momento della c.d. "riforma": se sarà simile a quello in carica ci sarà poco da stare allegri.
 

mapeit

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Yopy

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Beh non serviva lo scenziato per capirlo. Ovvio che gli aumenti non toccheranno tutti ma solo chi ha più di un immobile e chi ha in questi anni ha approfittato di escamotage per pagare poco o niente.
 

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