Sul commento circa l'autorevolezza condivido in pieno le tue riserve: è però un dato di fatto che anche per la magistratura il tema è controverso e riserva sorprese.
In un altro sito che commenta in modo critico la decisione di Novara, si mette anche in luce che bisognerebbe conoscere se nel caso specifico esistevano delle peculiarità non esplicitamente descritte nella sentenza tali da giustificare questo curioso esito.
Purtroppo l'amara conclusione è che di certo ci sono solo la trentina di articoli del codice civile: tutto il resto è affidato a interpretazioni e valutazioni, prassi, sentenze e casistiche, che in fondo sono casi singoli distinti tra loro, e che a volte hanno trovato risposte ufficiali contrastanti.
Ovviamente l'indirizzo dettato dalla cassazione ha una sua logica ed è un ottimo riferimento in caso non si raggiunga un accordo: personalmente ritengo però beati (per l'armonia interna) quei condomini che aggettanti o no, e magari con una distribuzione uniforme dei balconi tale da facilitare la decisione, decidono di ripartire tutte le spese per millesimi.
Pensa alla difficoltà di provvedere al cielino sottostante: sarebbe tuo , devi andare a disturbare il vicino sottostante, o commissionare un ponteggio, e se è tuo potresti disinteressarti dell'ammaloramento fino a che è solo un fatto estetico....: diventa una diatriba infinita che ammorba l'aria. Mettersi d'accordo amichevolmente a volte giova sia a chi sta sotto che a chi sta sopra.
So che quanto dico è in contrasto con decisioni autorevoli diffuse: ma le motivazioni le sento sfuggenti, quasi predisposte per creare malumori.