A me è capitato per un immobile meta anni 90 regolarmente accatastati (avevo visure e planimetrie) che il catasto se lo era perso!! probabilmente perchè nel 2001 Biella ha aperto il suo Ufficio Provinciale, staccandosi da Vercelli, quindi tutti i dati cartacei (pensa alle mappe terreni o alle planimetrie degli immobili) sono stati trasferiti a Biella. Nel trasferimento qualcosa è andato perduto e non si tratta SEMPRE di vecchi catasti ante guerra ma di catasti molto recenti!!Dunque, dovendo recentemente produrre un APE per un immobile da cedere in locazione, il tecnico incaricato ha verificato l'indisponibilità, nell'archivio informatico (quello interrogabile telematicamente, insomma), della planimetria catastale (dalla quale, immagino, sia immediatamente desumibile il valore della superficie espresso in metri quadri). Non ho la minima idea se la planimetria non sia stata informatizzata, se sia stata smarrita dall'ufficio ovvero se non sia mai stata presentata (l'immobile, da me ereditato, è stato costruito ed acquistato prima del 1967). Come procedere per non trovarsi impreparati? E cosa fare per conto suo l'Agenzia delle Entrate, nel caso di immobili sprovvisti di planimetria catastale?
Credo che questo sia il primo problema, che personalmente vorrei inquadrare, chiarire, ed eventualmene risolvere. Grazie!
Sai cosa succede se non riesci a trovare le planimetrie che si sono persi e se non sei in grado di dimostrarne l'accatastamento?
Che tu come cittadino passi come l'evasore di turno e devi rifare la pratica A TUE SPESE, PER UNA LORO MANCANZA!!
Ecco perchè io oltre ad avere le copie in PDF elettroniche dei catasti che eseguo ho tutte le stampe con tanto di ricevute...per la sicurezza mia come professionista ma anche del cliente che si è affidato a me.
Diciamo che per avere un'idea avevo preso il calcolatore IMU della mia Città avevo preso i dati della rendita di unità che conosco (sia mie sia NON) avevo inserito i dati ed il calcolatore (che ricordo essere messo a disposizione del Comune per i cittadini che dovevano farsi il calcolo senza dover ricorrere a professionisti o a CAF). Di quelle unità conoscevo anche i valori di mercato. Ebbene è venuto fuori che il valore catastale (che produce comunque le attuali rendite) era circa la metà. Per cui aggacciando il nuovo catasto ai valori di mercato raddoppi di fatto le rendite.Cioè, stai dicendo che è possibile farsi una idea della futura rendita catastale (per come verrà determinata dal passaggio ai mq) sin da ora?
Gli immobili presi in esame erano recenti (anni 90) o anni 2000; tutti A/2 al massimo qualche piccolo A/7 (quindi non di lusso). Nessuno era di lusso secondo le vigenti normative.
Ecco perchè sono MOLTO preoccupato. Ecco perchè temo che con il passare dal vano al mq (che ci potrebbe anche stare) il fatto di passare da un valore catastale ad un valore di mercato ti alzano le rendite.
Credo che chi ha costruito tutta questa manovra neanche sa la differenza tra valore di mercato e valore catastale...figuriamoci le conseguenze.
Voglio proprio sentire cosa mi raccontano, perchè sono ESTREMAMENTE CURIOSO.