chiara78_

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Quali sono i costi per spese vive per registrate un contratto con cedolare secca?A parte l'esonero delle spese di registrazione quante marche da bollo servono?Competono al conduttore?
 

Nemesis

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Per la registrazione, risoluzione e proroga dei contratti sotto cedolare secca non va pagata né l’imposta di registro né l’imposta di bollo.
 

Gimmiboy

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che sappia io va pagata solo una quota all'associazione proprietari/inquilini che assevera la tariffa del canone concordato se viene utilizzato tale contratto.
 

Maxximo

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Ma in cedolare secca si può fare anche il contratto a canone libero? Giusto? E' solo il regime fiscale che cambia.
 

uva

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in cedolare secca si può fare anche il contratto a canone libero? Giusto?
Sì, è giusto.
Il locatore può esercitare l'opzione per la cedolare secca anche se il contratto di locazione abitativa è "libero" (durata 4 anni + 4). In questo caso l'aliquota della cedolare è 21%.
 

Maxximo

Membro Attivo
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Sì, è giusto.
Il locatore può esercitare l'opzione per la cedolare secca anche se il contratto di locazione abitativa è "libero" (durata 4 anni + 4). In questo caso l'aliquota della cedolare è 21%.
Grazie.
Per cortesia mi aiutate a capire quando conviene la cedolare secca e soprattutto se è meglio abbinarla a uno specifico tipo di contratto (libero/concordato). Ad esempio io ho sempre visto associare il concordato a immobili non di pregio e quindi a basso canone, per cui la leva fiscale dei contributi promuoveva la locazione di questi immobili, però non sapevo andassero anche in cedolare secca.
 

basty

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I vantaggi della cedolare secca stanno nella aliquota di tassazione e nelal esenzione delle imposte di registro e bollo (comprese risoluzioni e proroghe, non le cessioni): si applica solo alle locazioni abitative tra persone fisiche. Di solito è conveniente perchè è facile che l'aliquota progressiva marginale IRPEF sia superiore al 21%, se si hanno altri redditi. vero che con IRPEF è tassato il 95% del canone, con CS lo è il 100%.

Ancora più conveniente la aliquota CS se si adotta un contratto concordato: cioè aliquota al 10% se si tratta di immobili in comuni ad alta tensione abitativa.

Di per se il contratto concordato sconta notevoli agevolazioni in termini di IRPEF o CS, se non ricordo male anche IMU, ma si traduce in un canone stabilito da accordi territoriali, che in molti casi erano molto distanti dai valori di mercato. Questi ultimi oggi sono in fase calante per cui potrebbero ridiventare interessanti.
 

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