Consueta, grazie anche all'anonimato, la gratuita insolenza del giudizio 'estetico' alla risposta sub #9, ...
Mah...cosa ci fosse di "insolenza" resta un mistero.
Forse "lesa maestà"?
A volte "tacere" ed evitare di "arrampicarsi" evita di esporsi a maggior imbarazzo.... ma visto il sollecito analizziamo questa (in)felice clausoletta:
'A fronte della condizione sospensiva concessagli il promittente compratore sig.X s'intenderà liberato dall'obbligo alla stipula del contratto d'acquisto - nei termini del presente preliminare - se e nel momento in cui avrà fornita la prova documentata che la pratica accesa per l'acquisizione del mutuo bancario, richiesto per l'acquisto dell'immobile in oggetto, abbia avuto esito conclusivamente negativo per causa estranea e/o comunque indipendente dalla propria volontà.
Quali i "confini" della propria volontà se:
1-sceglie un Istituto che applica condizioni molto ristrettive per la erogazione
2-dispone di un reddito insufficente per il rispetto dei "canonici" requisiti di sostenibilità nella rata
3-non dispone di introiti "certi" (lavoro precario)
In caso contrario la somma già versata dal medesimo a mani dell'Agenzia d'intermediazione Y dovrà essere da questa automaticamente versata al promissario/venditore e da questi definitivamente trattenuta a titolo penitenziale'.
Posto che una caparra solitamente si aggira sul 20/30% del valore di compravendita... la clausoletta (ammesso e non concesso fosse "lecita") risulta molto più penalizzante si da far eclissare qualsiasi potenziale interessato.
Chi, sano di mente, incorrerebbe nel rischio di perdere somme considerevoli o dover affrontare iter processuali per dimostrare che il mancato finanziamento non dipendeva dalla propria volontà ?
così dell'assenza, 'more solito, nel motivarne il "facile" aggiramento.
Potrei anche dilettarmi nell'esemplificare... ma nulla me ne verrebbe in tasca quindi come diceva un suo conterraneo:
si fidi...si fidi ciecamente.
Messere ...siamo in un forum ...mica a "corte".